Il tumore al seno è una malattia potenzialmente grave, tra le più comuni nella donna: una su otto viene colpita nel corso della vita e l'incidenza è in continuo aumento. Diversi sono i fattori di rischio che concorrono alla sua patogenesi: mutazioni geniche, invecchiamento, storia familiare, fattori riproduttivi o ormonali e stile di vita. Su quest'ultimo punto ho voluto incentrare l'argomento del mio elaborato, evidenziando come una maggiore consapevolezza verso le scelte e i comportamenti della quotidianità, possano influenzare la qualità della nostra salute in futuro. In quest'ottica i fattori che maggiormente influiscono lo sviluppo della malattia sono: eccessivo consumo di alcol e l'obesità caratterizzata da un elevato Indice di Massa Corporea e un alto rapporto tra vita e fianchi. Per quanto riguarda il consumo di fonti proteiche, quelle di origine vegetale, come fagioli e legumi, hanno mostrato un effetto protettivo rispetto alla carne rossa e processata. Una dieta salutare e bilanciata, ricca di fibre, alimenti integrali e il mantenimento dello stile di vita attivo si sono mostrati fattori positivi in grado di diminuire l'incidenza del tumore. Sulla tematica della prevenzione primaria, il World Cancer Research Fund (WCRF) insieme all'American Insitute Cancer Research (AICR) portano avanti dal 1997 un progetto atto ad aumentare la consapevolezza delle donne sul cancro e sulle diverse pratiche da adottare per diminuirne il rischio. Insieme hanno stilato una serie di raccomandazioni che se seguite in modo sinergico possono portare ad una riduzione dell'incidenza fino al 30%. Si può dunque concludere, sulla base delle ricerche svolte, che la qualità dello stile di vita di un individuo ricopra un ruolo fondamentale nella prevenzione della malattia.

Alimentazione e stile di vita come fattori della prevenzione primaria del tumore al seno.

CRAVERI, BEATRICE
2019/2020

Abstract

Il tumore al seno è una malattia potenzialmente grave, tra le più comuni nella donna: una su otto viene colpita nel corso della vita e l'incidenza è in continuo aumento. Diversi sono i fattori di rischio che concorrono alla sua patogenesi: mutazioni geniche, invecchiamento, storia familiare, fattori riproduttivi o ormonali e stile di vita. Su quest'ultimo punto ho voluto incentrare l'argomento del mio elaborato, evidenziando come una maggiore consapevolezza verso le scelte e i comportamenti della quotidianità, possano influenzare la qualità della nostra salute in futuro. In quest'ottica i fattori che maggiormente influiscono lo sviluppo della malattia sono: eccessivo consumo di alcol e l'obesità caratterizzata da un elevato Indice di Massa Corporea e un alto rapporto tra vita e fianchi. Per quanto riguarda il consumo di fonti proteiche, quelle di origine vegetale, come fagioli e legumi, hanno mostrato un effetto protettivo rispetto alla carne rossa e processata. Una dieta salutare e bilanciata, ricca di fibre, alimenti integrali e il mantenimento dello stile di vita attivo si sono mostrati fattori positivi in grado di diminuire l'incidenza del tumore. Sulla tematica della prevenzione primaria, il World Cancer Research Fund (WCRF) insieme all'American Insitute Cancer Research (AICR) portano avanti dal 1997 un progetto atto ad aumentare la consapevolezza delle donne sul cancro e sulle diverse pratiche da adottare per diminuirne il rischio. Insieme hanno stilato una serie di raccomandazioni che se seguite in modo sinergico possono portare ad una riduzione dell'incidenza fino al 30%. Si può dunque concludere, sulla base delle ricerche svolte, che la qualità dello stile di vita di un individuo ricopra un ruolo fondamentale nella prevenzione della malattia.
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