Il termine microbiota si riferisce all'insieme dei microorganismi presenti in un ambiente specifico. Il microbiota umano contiene più di 3 milioni di geni ed è essenziale per il corretto sviluppo dell'individuo. In particolare, il microbiota intestinale influenza profondamente la digestione e l'assorbimento dei nutrienti, ha effetti sull'immunità adattativa già a livello fetale, e ha un ruolo importante nella modulazione del comportamento dell'individuo. Negli ultimi decenni è stato definito un nuovo sistema identificato con il termine asse cervello- intestino (“gut-brain axis”), che mette in evidenza come il Sistema Nervoso Centrale (SNC) dia forma alla microflora intestinale attraverso stimoli nervosi e come il microbiota intestinale, a sua volta, sia capace di influenzare lo sviluppo e l'omeostasi del SNC stesso attraverso vie nervose o vie che coinvolgono il sistema immunitario e circolatorio. Questo sistema definisce l'esistenza di interazioni bi-direzionali tra cervello ed intestino e dimostra come una disfunzione di questo asse possa portare all'alterazione del comportamento o della cognizione dell'individuo (come ansia, depressione e schizofrenia), allo sviluppo di disturbi neurodegenerativi (come Alzheimer e morbo di Parkinson) o allo sviluppo di patologie che colpiscono il SNC (come il disturbo dello spettro autistico, ASD). Nonostante non sia possibile definire universalmente le caratteristiche di un microbiota sano, data la diversità individuale, è possibile distinguere alcune caratteristiche principali che esso deve avere: diversità, resilienza e stabilità. In pazienti affetti da disturbi psichiatrici è stata evidenziata una disbiosi nel microbiota, ovvero uno squilibrio della popolazione microbica anormale rispetto a quella di individui sani. Da questo ne consegue il rischio più alto rispetto alla media di sviluppare inoltre disturbi gastrointestinali, come costipazione e dolori addominali, suggerendo un ruolo del microbiota nell'eziologia dei diversi disturbi psichiatrici. Il microbiota è estremamente importante non solo nell'assorbimento di nutrienti e nella produzione di metaboliti, ma anche nel mantenimento della barriera gastrointestinale e nella farmacocinetica di vari composti, tra cui i farmaci psicotropi.
I farmaci psicotropi sono farmaci utilizzati nel trattamento di disturbi neurologici o psichiatrici, agiscono generalmente a livello del SNC e modulano la trasmissione degli impulsi nervosi. Il microbiota influenza attivamente l'assorbimento e la metabolizzazione di questi farmaci, ed è quindi capace di influire sull'efficacia dei trattamenti, determinando la generazione di effetti terapeutici, collaterali, tossici o nulli.
I farmaci psicotropi, d'altra parte, sono capaci di modificare la composizione del microbiota: in particolare, alcuni antipsicotici atipici (AAP) mostrano come effetto collaterale l'aumento di peso, mentre alcuni antidepressivi sono in grado di aumentare l'infezione da particolari batteri, come Clostriudium difficile. È evidente come il microbiota possa influenzare lo sviluppo di malattie psichiatriche e come l'utilizzo di farmaci psicotropi possa determinare effetti differenti sugli individui che ne fanno uso, ma è ancora necessario approfondire la ricerca a riguardo, in modo da poter sia comprendere tali patologie in ambito clinico per ideare terapie appropriate ed efficaci ad ogni paziente, sia partecipare significativamente nella ricerca farmacologica.

Il microbiota e i disturbi psichiatrici: relazioni e potenziale dei trattamenti farmacologici

HOTI, JENNIFER
2019/2020

Abstract

Il termine microbiota si riferisce all'insieme dei microorganismi presenti in un ambiente specifico. Il microbiota umano contiene più di 3 milioni di geni ed è essenziale per il corretto sviluppo dell'individuo. In particolare, il microbiota intestinale influenza profondamente la digestione e l'assorbimento dei nutrienti, ha effetti sull'immunità adattativa già a livello fetale, e ha un ruolo importante nella modulazione del comportamento dell'individuo. Negli ultimi decenni è stato definito un nuovo sistema identificato con il termine asse cervello- intestino (“gut-brain axis”), che mette in evidenza come il Sistema Nervoso Centrale (SNC) dia forma alla microflora intestinale attraverso stimoli nervosi e come il microbiota intestinale, a sua volta, sia capace di influenzare lo sviluppo e l'omeostasi del SNC stesso attraverso vie nervose o vie che coinvolgono il sistema immunitario e circolatorio. Questo sistema definisce l'esistenza di interazioni bi-direzionali tra cervello ed intestino e dimostra come una disfunzione di questo asse possa portare all'alterazione del comportamento o della cognizione dell'individuo (come ansia, depressione e schizofrenia), allo sviluppo di disturbi neurodegenerativi (come Alzheimer e morbo di Parkinson) o allo sviluppo di patologie che colpiscono il SNC (come il disturbo dello spettro autistico, ASD). Nonostante non sia possibile definire universalmente le caratteristiche di un microbiota sano, data la diversità individuale, è possibile distinguere alcune caratteristiche principali che esso deve avere: diversità, resilienza e stabilità. In pazienti affetti da disturbi psichiatrici è stata evidenziata una disbiosi nel microbiota, ovvero uno squilibrio della popolazione microbica anormale rispetto a quella di individui sani. Da questo ne consegue il rischio più alto rispetto alla media di sviluppare inoltre disturbi gastrointestinali, come costipazione e dolori addominali, suggerendo un ruolo del microbiota nell'eziologia dei diversi disturbi psichiatrici. Il microbiota è estremamente importante non solo nell'assorbimento di nutrienti e nella produzione di metaboliti, ma anche nel mantenimento della barriera gastrointestinale e nella farmacocinetica di vari composti, tra cui i farmaci psicotropi.
I farmaci psicotropi sono farmaci utilizzati nel trattamento di disturbi neurologici o psichiatrici, agiscono generalmente a livello del SNC e modulano la trasmissione degli impulsi nervosi. Il microbiota influenza attivamente l'assorbimento e la metabolizzazione di questi farmaci, ed è quindi capace di influire sull'efficacia dei trattamenti, determinando la generazione di effetti terapeutici, collaterali, tossici o nulli.
I farmaci psicotropi, d'altra parte, sono capaci di modificare la composizione del microbiota: in particolare, alcuni antipsicotici atipici (AAP) mostrano come effetto collaterale l'aumento di peso, mentre alcuni antidepressivi sono in grado di aumentare l'infezione da particolari batteri, come Clostriudium difficile. È evidente come il microbiota possa influenzare lo sviluppo di malattie psichiatriche e come l'utilizzo di farmaci psicotropi possa determinare effetti differenti sugli individui che ne fanno uso, ma è ancora necessario approfondire la ricerca a riguardo, in modo da poter sia comprendere tali patologie in ambito clinico per ideare terapie appropriate ed efficaci ad ogni paziente, sia partecipare significativamente nella ricerca farmacologica.
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