Il packaging è un metodo di contenimento e di protezione, utilizzato a livello industriale, per proteggere il prodotto dagli effetti di deterioramento. Questo sistema di imballaggio è molto utilizzato nel settore alimentare e farmaceutico. Negli ultimi decenni, per rispondere alle richieste dei consumatori, si è giunti allo sviluppo di un nuovo sistema di packaging: l'active packaging. Questo nuovo metodo di imballaggio si basa su un'interazione funzionale tra il film di rivestimento e il prodotto, fornendo una protezione attiva all'alimento. Lo scopo dell'active packaging è quello di prolungare la durata di conservazione e di mantenere la freschezza dei prodotti. Per fare ciò vengono applicate diverse strategie, quali ad esempio l'utilizzo di scavengers o sistemi di rilascio che controllano la presenza di O2, CO2, umidità e altri composti all'interno delle confezioni. Questi rivestimenti caratterizzanti l'active packaging sono costituiti da film a base di bio-polimeri. L'impiego di questo tipo di film conferisce al packaging alte caratteristiche di biodegradabilità, biocompatibilità, commestibilità e proprietà di barriera verso sostanze liquide e gas. I materiali utilizzati per creare questi imballaggi derivano da risorse rinnovabili molto abbondanti in natura, e sono considerati sottoprodotti o rifiuti di processi industriali e per questo motivo hanno il vantaggio di essere poco costosi. I polisaccaridi più utilizzati sono la cellulosa, il chitosano, l'amido e la pectina e ognuno di essi possiede particolari proprietà meccaniche e di barriera. Il packaging a base di polisaccaridi è più disponibile e presenta specifiche proprietà e funzionalità, in quanto devono essere rispettare le condizioni per garantire la sicurezza e il mantenimento dell'alimento.

Active packaging: impiego di film di rivestimento a base di bio-polimeri

BERTOLINO, MARTINA
2019/2020

Abstract

Il packaging è un metodo di contenimento e di protezione, utilizzato a livello industriale, per proteggere il prodotto dagli effetti di deterioramento. Questo sistema di imballaggio è molto utilizzato nel settore alimentare e farmaceutico. Negli ultimi decenni, per rispondere alle richieste dei consumatori, si è giunti allo sviluppo di un nuovo sistema di packaging: l'active packaging. Questo nuovo metodo di imballaggio si basa su un'interazione funzionale tra il film di rivestimento e il prodotto, fornendo una protezione attiva all'alimento. Lo scopo dell'active packaging è quello di prolungare la durata di conservazione e di mantenere la freschezza dei prodotti. Per fare ciò vengono applicate diverse strategie, quali ad esempio l'utilizzo di scavengers o sistemi di rilascio che controllano la presenza di O2, CO2, umidità e altri composti all'interno delle confezioni. Questi rivestimenti caratterizzanti l'active packaging sono costituiti da film a base di bio-polimeri. L'impiego di questo tipo di film conferisce al packaging alte caratteristiche di biodegradabilità, biocompatibilità, commestibilità e proprietà di barriera verso sostanze liquide e gas. I materiali utilizzati per creare questi imballaggi derivano da risorse rinnovabili molto abbondanti in natura, e sono considerati sottoprodotti o rifiuti di processi industriali e per questo motivo hanno il vantaggio di essere poco costosi. I polisaccaridi più utilizzati sono la cellulosa, il chitosano, l'amido e la pectina e ognuno di essi possiede particolari proprietà meccaniche e di barriera. Il packaging a base di polisaccaridi è più disponibile e presenta specifiche proprietà e funzionalità, in quanto devono essere rispettare le condizioni per garantire la sicurezza e il mantenimento dell'alimento.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
847109_tesiactivepackagingmartinabertolino.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.42 MB
Formato Adobe PDF
1.42 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/125801