This thesis is dedicated to a topic that is still in a continuous and uncontrolled change, the COVID-19 (Corona Virus Disease). The goal of my research is to specifically examine the anti-crisis response implemented by the various countries affected by COVID-19, identifying the main economic and social differences starting from February 2020 and emphasizing, where possible, the success or less of such responses. In this thesis will be analyzed, through the consultation of articles and statistics, primarily the different strategies adopted by the Scandinavian countries to protect the economic system and the labor market, reserving a small parenthesis also for the psychological impact generated by the arrival of a virus of such scope. This paper is structured in three different chapters. The dissertation starts from the analysis of the data, found during the research, useful for providing a general contextualization regarding the initial modalities of the onset and spread of COVID-19, first on a European scale and then in the rest of the world. Subsequently, in the second chapter, the socio-economic data and the strategies adopted in response to the virus are examined, more specifically, of the Nordic countries mentioned above: Finland, Norway and Sweden. At the end of this chapter a comparison is also made between the different responses implemented by the three countries. The title of the thesis in fact provides a first starting point for reflection. Sweden, unlike its neighbors, has adopted a strategy of its own, totally unique of its kind, also called the “Stockholm strategy”. In fact, it did not use the lockdown period to contain the spread of the virus, unlike other countries. In the third and last chapter the more purely social and psychological part of the thesis is dealt with. COVID-19, in addition to the economic and health damage, has also brought a situation of generalized psychological disease and uncertainty within the populations severely affected by the virus. At the end of the chapter we will see a comparison between the European countries that have imposed almost two months of lockdown, and the Swedish country that has instead exercised "recommendations", to contain the spread of the virus, towards its citizens. The thesis ends with a paragraph dedicated to the results of the research and to the analysis of the various critical points identified during the drafting.
Questa tesi è dedicata ad un argomento che si trova tutt'ora in un continuo ed incontrollato mutamento, il COVID-19 (Corona Virus Disease). L'obbiettivo della mia ricerca è esaminare specificamente la risposta anti-crisi messa in atto dai diversi Paesi colpiti dal COVID-19, individuando le principali differenze a livello economico e sociale a partire dal mese di Febbraio 2020 e sottolineando, ove possibile, la riuscita o meno di tali risposte. In questa tesi verranno analizzate, attraverso la consultazione di articoli e statistiche, primariamente le differenti strategie adottate dai Paesi scandinavi per tutelare il sistema economico ed il mercato del lavoro, riservando una piccola parentesi anche all'impatto psicologico generato dall'arrivo di un virus di tale portata. Il presente elaborato è strutturato in tre differenti capitoli. La dissertazione prende avvio dall'analisi dei dati, rinvenuti nel corso della ricerca, utile a fornire una contestualizzazione generale riguardo le iniziali modalità di esordio e diffusione del COVID-19 anzitutto su scala europea e poi nel resto del mondo. Successivamente nel secondo capitolo vengono esaminati i dati economico-sociali e le strategie adottate in risposta al virus, più nello specifico, dei Paesi nordici sopra citati: Finlandia, Norvegia e Svezia. Al termine di questo capitolo viene inoltre realizzata una comparazione tra le differenti risposte messe in atto dai tre Paesi. Il titolo della tesi fornisce infatti un primo spunto di riflessione. La Svezia, differentemente dai suoi vicini, ha adottato una strategia a sé, totalmente unica nel suo genere, denominata anche “la strategia di Stoccolma”. Essa infatti non si è avvalsa del periodo di lockdown per contenere la diffusione del virus, differentemente dagli altri Paesi. Nel terzo ed ultimo capitolo viene invece affrontata la parte più prettamente sociale e psicologica della tesi. Il COVID-19, oltre ai danni economici e sanitari, ha portato con sé anche una situazione di malessere ed incertezza psicologica generalizzata all'interno delle popolazioni fortemente colpite dal virus. Vedremo al termine del capitolo un confronto tra i paesi europei che hanno imposto quasi due mesi di lockdown, ed il paese svedese che ha invece esercitato delle “raccomandazioni”, per contenere la diffusione del virus, nei confronti dei suoi cittadini. La tesi si conclude con un paragrafo dedicato agli esiti a cui è giunta la ricerca ed all'analisi dei vari punti critici individuati nel corso della stesura.
COVID-19: La risposta dei Paesi nordici alla pandemia e la strategia svedese
PAUTASSO, FEDERICA
2019/2020
Abstract
Questa tesi è dedicata ad un argomento che si trova tutt'ora in un continuo ed incontrollato mutamento, il COVID-19 (Corona Virus Disease). L'obbiettivo della mia ricerca è esaminare specificamente la risposta anti-crisi messa in atto dai diversi Paesi colpiti dal COVID-19, individuando le principali differenze a livello economico e sociale a partire dal mese di Febbraio 2020 e sottolineando, ove possibile, la riuscita o meno di tali risposte. In questa tesi verranno analizzate, attraverso la consultazione di articoli e statistiche, primariamente le differenti strategie adottate dai Paesi scandinavi per tutelare il sistema economico ed il mercato del lavoro, riservando una piccola parentesi anche all'impatto psicologico generato dall'arrivo di un virus di tale portata. Il presente elaborato è strutturato in tre differenti capitoli. La dissertazione prende avvio dall'analisi dei dati, rinvenuti nel corso della ricerca, utile a fornire una contestualizzazione generale riguardo le iniziali modalità di esordio e diffusione del COVID-19 anzitutto su scala europea e poi nel resto del mondo. Successivamente nel secondo capitolo vengono esaminati i dati economico-sociali e le strategie adottate in risposta al virus, più nello specifico, dei Paesi nordici sopra citati: Finlandia, Norvegia e Svezia. Al termine di questo capitolo viene inoltre realizzata una comparazione tra le differenti risposte messe in atto dai tre Paesi. Il titolo della tesi fornisce infatti un primo spunto di riflessione. La Svezia, differentemente dai suoi vicini, ha adottato una strategia a sé, totalmente unica nel suo genere, denominata anche “la strategia di Stoccolma”. Essa infatti non si è avvalsa del periodo di lockdown per contenere la diffusione del virus, differentemente dagli altri Paesi. Nel terzo ed ultimo capitolo viene invece affrontata la parte più prettamente sociale e psicologica della tesi. Il COVID-19, oltre ai danni economici e sanitari, ha portato con sé anche una situazione di malessere ed incertezza psicologica generalizzata all'interno delle popolazioni fortemente colpite dal virus. Vedremo al termine del capitolo un confronto tra i paesi europei che hanno imposto quasi due mesi di lockdown, ed il paese svedese che ha invece esercitato delle “raccomandazioni”, per contenere la diffusione del virus, nei confronti dei suoi cittadini. La tesi si conclude con un paragrafo dedicato agli esiti a cui è giunta la ricerca ed all'analisi dei vari punti critici individuati nel corso della stesura.File | Dimensione | Formato | |
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