The work that will be presented brings the attention to the delicate field of the taking charge of hearing aid in subjects in which deafness is related to a picture of autism. After a careful review of the literature that has already started from the definition of the two pathologies, it has been tried to structure the evaluation and diagnostic path that these subjects, especially in developmental age, must accomplish in order to get to the conclusive diagnosis. It is emphasized the fact that they appear more and more recognized and recognizable, in particular in the electrophysiological evaluations, clinical evidence that is revealed expecially in clinical settings where the two pathologies are correlated and that can lead, in ever shorter time, to differential diagnosis. At the same time we can not rely on traditional paths where the careful and patient observation of the subject leads to create a profile whose relational, cognitive and behavioral characteristics can not be disregarded for a proper remedy (prosthetic and rehabilitative /qualifying). As a result, we have subsequently set up and structured a path of hearing aid proposal that makes use, of course, of the multidisciplinary contribution but that leads to a role of relevance to the figure of the hearing care professional and the importance that an adequate prosthetization has in these cases. This is because it is now scientifically recognized that an adequate prosthetization in subjects suffering from deafness and associated autism involves important advances related not only to hearing ability and perception but also to communication (and not only linguistic), cognitive, relational and social aspects.

L'elaborato che verrà presentato porta l'attenzione sul delicato ambito della presa in carico audioprotesica in soggetti nei quali si correla sordità ad un quadro di autismo. Dopo un'attenta revisione della letteratura che è partita già dalla definizione delle due patologie, si è cercato di strutturare il percorso valutativo e diagnostico che questi soggetti, in particolar modo in età evolutiva, devono compiere per arrivare alla diagnosi conclusiva. Si sottolinea il fatto che appaiono sempre più riconosciuti e riconoscibili, in particolare nelle valutazioni elettrofisiologiche, evidenze cliniche che si palesano in particolare in quadri clinici dove le due patologie si correlano e che possono portare in tempi sempre più brevi a diagnosi differenziali. Parallelamente non ci si può non affidare a percorsi tradizionali dove l'osservazione, attenta e paziente del soggetto portano a creare un profilo le cui caratteristiche relazionali, cognitive e comportamentali non possono non essere non considerate per un adeguato percorso di rimediazione (protesico e riabilitativo/abilitativo). Si è di conseguenza in seguito impostato e strutturato un percorso di proposta audioprotesica che si avvalga, ovviamente, del contributo multidisciplinare ma che porti ad un ruolo di rilevanza la figura dell'audioprotesista e dell'importanza che un'adeguata protesizzazione ha in questi casi. Questo perché è ormai scientificamente riconosciuto che un'adeguata protesizzazione in soggetti affetti da sordità ed autismo associati comporti importanti progressi legati oltre che alla capacità e percezione uditiva anche agli aspetti comunicativi (e non solo prettamente linguistici), cognitivi, relazionali e sociali. ​

PROPOSTA DI APPROCCIO PROTESICO IN SOGGETTI CON IPOACUSIA E CORRELATO DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO

CAPPELLO, RITA
2019/2020

Abstract

L'elaborato che verrà presentato porta l'attenzione sul delicato ambito della presa in carico audioprotesica in soggetti nei quali si correla sordità ad un quadro di autismo. Dopo un'attenta revisione della letteratura che è partita già dalla definizione delle due patologie, si è cercato di strutturare il percorso valutativo e diagnostico che questi soggetti, in particolar modo in età evolutiva, devono compiere per arrivare alla diagnosi conclusiva. Si sottolinea il fatto che appaiono sempre più riconosciuti e riconoscibili, in particolare nelle valutazioni elettrofisiologiche, evidenze cliniche che si palesano in particolare in quadri clinici dove le due patologie si correlano e che possono portare in tempi sempre più brevi a diagnosi differenziali. Parallelamente non ci si può non affidare a percorsi tradizionali dove l'osservazione, attenta e paziente del soggetto portano a creare un profilo le cui caratteristiche relazionali, cognitive e comportamentali non possono non essere non considerate per un adeguato percorso di rimediazione (protesico e riabilitativo/abilitativo). Si è di conseguenza in seguito impostato e strutturato un percorso di proposta audioprotesica che si avvalga, ovviamente, del contributo multidisciplinare ma che porti ad un ruolo di rilevanza la figura dell'audioprotesista e dell'importanza che un'adeguata protesizzazione ha in questi casi. Questo perché è ormai scientificamente riconosciuto che un'adeguata protesizzazione in soggetti affetti da sordità ed autismo associati comporti importanti progressi legati oltre che alla capacità e percezione uditiva anche agli aspetti comunicativi (e non solo prettamente linguistici), cognitivi, relazionali e sociali. ​
ITA
The work that will be presented brings the attention to the delicate field of the taking charge of hearing aid in subjects in which deafness is related to a picture of autism. After a careful review of the literature that has already started from the definition of the two pathologies, it has been tried to structure the evaluation and diagnostic path that these subjects, especially in developmental age, must accomplish in order to get to the conclusive diagnosis. It is emphasized the fact that they appear more and more recognized and recognizable, in particular in the electrophysiological evaluations, clinical evidence that is revealed expecially in clinical settings where the two pathologies are correlated and that can lead, in ever shorter time, to differential diagnosis. At the same time we can not rely on traditional paths where the careful and patient observation of the subject leads to create a profile whose relational, cognitive and behavioral characteristics can not be disregarded for a proper remedy (prosthetic and rehabilitative /qualifying). As a result, we have subsequently set up and structured a path of hearing aid proposal that makes use, of course, of the multidisciplinary contribution but that leads to a role of relevance to the figure of the hearing care professional and the importance that an adequate prosthetization has in these cases. This is because it is now scientifically recognized that an adequate prosthetization in subjects suffering from deafness and associated autism involves important advances related not only to hearing ability and perception but also to communication (and not only linguistic), cognitive, relational and social aspects.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/125692