Anyone approaching the Arabic language will find himself having to deal with its many dialectal specimens throughout his studies. Nowadays, the usage of Modern Standard Arabic (MSA) is in fact still limited to formal contexts and mostly to the written language, while local dialects are used almost anywhere else, typically while speaking. In this paper, therefore, we will put aside MSA to have a deeper look on one of the regional varieties of this Semitic language: Moroccan. This analysis founds itself upon the recording of a native speaker coming from the Rabat region, who lived in an urban context first in Morocco and later in Italy. His words have been transcribed with a scientific notation in Latin characters, making it easier to enlighten specific phonetic and morphosyntactic phenomena, which would be less evident by employing the Arabic writing system. The aim of studying this sample through a linguistic perspective is thus to bring out the main features of this dialect, highlighting its peculiar characteristics by means of concrete examples. The first section is dedicated to the phonetic and phonological phenomena encountered: here the vowel and consonant system of the language are outlined, giving an account of its syllabic structure. The second section, the most extensive one, focuses on the analysis of the different parts of speech, such as verbs, nouns, pronouns, attributes, connectors, both from a morphological and syntactic point of view. The third and final section tries to expand the field of work to underline those linguistic phenomena typical to a subject living in a condition of diglossia, such as loans and code-switching.

Chiunque si approcci alla lingua araba, nel corso dei suoi studi si ritrova ad avere a che fare con le sue molteplici realizzazioni dialettali. L'uso dell'Arabo Moderno Standard (MSA) è infatti limitato ancora oggi a contesti formali ed in particolare alla lingua scritta, mentre in tutte le altre occasioni, e preminentemente nel parlato, viene quasi sempre utilizzata una forma dialettale locale. In questo elaborato, quindi, ci lasceremo alle spalle l'MSA e approfondiremo lo studio di una delle varietà regionali di questa lingua semitica: il marocchino. La base da cui parte quest'analisi è la registrazione di un parlante madrelingua proveniente dalla regione di Rabat, vissuto in un contesto urbano prima in Marocco e poi in Italia. In questa sede, le sue parole sono state trascritte con una notazione scientifica in caratteri latini, per rendere più facile segnalare determinati fenomeni fonetici e morfosintattici, che andrebbero persi con una trascrizione in caratteri arabi. Studiando da un punto di vista linguistico questo campione si intende dunque far emergere i tratti principali del dialetto in questione, evidenziandone le caratteristiche peculiari per mezzo di esempi concreti. La prima sezione è dedicata ai fenomeni fonetici e fonologici riscontrati: qui viene delineato il patrimonio vocalico e consonantico della lingua, dando conto dei suoi principali meccanismi di sillabazione. La seconda sezione, la più estesa, si concentra sull'analisi dei diversi elementi del discorso, quali verbi, sostantivi, pronomi, attributi, connettori, sia da un punto di vista morfologico che sintattico. La terza ed ultima sezione prova ad ampliare lo sguardo per evidenziare quei fenomeni linguistici tipici di un soggetto che vive in una situazione di diglossia, come prestiti e code-switching.

L'Arabo parlato in Marocco: disamina delle fonti e analisi di testi autentici

ELIA, ANDREA
2019/2020

Abstract

Chiunque si approcci alla lingua araba, nel corso dei suoi studi si ritrova ad avere a che fare con le sue molteplici realizzazioni dialettali. L'uso dell'Arabo Moderno Standard (MSA) è infatti limitato ancora oggi a contesti formali ed in particolare alla lingua scritta, mentre in tutte le altre occasioni, e preminentemente nel parlato, viene quasi sempre utilizzata una forma dialettale locale. In questo elaborato, quindi, ci lasceremo alle spalle l'MSA e approfondiremo lo studio di una delle varietà regionali di questa lingua semitica: il marocchino. La base da cui parte quest'analisi è la registrazione di un parlante madrelingua proveniente dalla regione di Rabat, vissuto in un contesto urbano prima in Marocco e poi in Italia. In questa sede, le sue parole sono state trascritte con una notazione scientifica in caratteri latini, per rendere più facile segnalare determinati fenomeni fonetici e morfosintattici, che andrebbero persi con una trascrizione in caratteri arabi. Studiando da un punto di vista linguistico questo campione si intende dunque far emergere i tratti principali del dialetto in questione, evidenziandone le caratteristiche peculiari per mezzo di esempi concreti. La prima sezione è dedicata ai fenomeni fonetici e fonologici riscontrati: qui viene delineato il patrimonio vocalico e consonantico della lingua, dando conto dei suoi principali meccanismi di sillabazione. La seconda sezione, la più estesa, si concentra sull'analisi dei diversi elementi del discorso, quali verbi, sostantivi, pronomi, attributi, connettori, sia da un punto di vista morfologico che sintattico. La terza ed ultima sezione prova ad ampliare lo sguardo per evidenziare quei fenomeni linguistici tipici di un soggetto che vive in una situazione di diglossia, come prestiti e code-switching.
ITA
Anyone approaching the Arabic language will find himself having to deal with its many dialectal specimens throughout his studies. Nowadays, the usage of Modern Standard Arabic (MSA) is in fact still limited to formal contexts and mostly to the written language, while local dialects are used almost anywhere else, typically while speaking. In this paper, therefore, we will put aside MSA to have a deeper look on one of the regional varieties of this Semitic language: Moroccan. This analysis founds itself upon the recording of a native speaker coming from the Rabat region, who lived in an urban context first in Morocco and later in Italy. His words have been transcribed with a scientific notation in Latin characters, making it easier to enlighten specific phonetic and morphosyntactic phenomena, which would be less evident by employing the Arabic writing system. The aim of studying this sample through a linguistic perspective is thus to bring out the main features of this dialect, highlighting its peculiar characteristics by means of concrete examples. The first section is dedicated to the phonetic and phonological phenomena encountered: here the vowel and consonant system of the language are outlined, giving an account of its syllabic structure. The second section, the most extensive one, focuses on the analysis of the different parts of speech, such as verbs, nouns, pronouns, attributes, connectors, both from a morphological and syntactic point of view. The third and final section tries to expand the field of work to underline those linguistic phenomena typical to a subject living in a condition of diglossia, such as loans and code-switching.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/125679