La tesi indaga i processi storici che hanno portato alla caduta dell'Impero ottomano, investigandone le principali cause. L'Impero ha dominato ininterrottamente dal 1300 fino al 1920 su un vastissimo territorio che si estendeva dall'Asia centrale fino alle regioni berbere dell'Africa del nord, e su larga parte del Mediterraneo orientale e settentrionale, riuscendo quasi a raggiungere il cuore dell'Europa. Gli immensi possedimenti Ottomani inglobavano un insieme di popolazioni eterogenee. In questa tesi sono stati analizzati gli ultimi concitati anni dell'Impero, segnati da profondi cambiamenti interni ed esterni. Una particolare attenzione è stata rivolta al ruolo svolto dalle potenze europee. L'elaborato parte dall'analisi del sistema organizzativo, politico e militare ottomano, passando in rassegna i cedimenti strutturali dovuti alla “ricetta” imperiale stessa e come questi predispongano il sultanato all'introduzione di correnti rivoluzionarie in tutto il territorio ottomano. La ricerca storica e l'analisi delle fonti offrono uno spaccato dell'epoca, grazie a punti di vista “esterni” ma anche a testimonianze di personalità di spicco all'interno dell'Impero. L'obiettivo è quello di illustrare anche il dinamismo storico della vicenda, attraverso la spiegazione dei principali eventi militari e sociali che hanno caratterizzato il declino imperiale. L'elaborato parte da un'analisi generale dei principali elementi di arretratezza per poi compiere un graduale spostamento verso le vicende più significative. Lo studio si concentra poi sulle idee rivoluzionarie ed etno-nazionalistiche figlie della Rivoluzione francese e della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino del 1789, nonché sulla diffusione e la loro accoglienza tra le popolazioni inglobate nell'Impero. La tesi si sofferma in particolare sulle società balcaniche cristiane nonché sulle rigide comunità musulmane del Medioriente. Uno dei processi di maggiore rilevanza all'interno della tesi è il cambiamento politico dell'Impero causato dalla nascita del nazionalismo turco, con la nascita dei Giovani Turchi e il successivo progetto di turchizzazione, che causò attraverso politiche esclusiviste, forti tensioni sociali e la conseguente violenza sulle minoranze etniche bulgare, albanesi e soprattutto armene. L'Ottocento è un secolo di separatismo nazionalista ed espansionismo imperiale; potenti idee coinvolgono l'impero ottomano e l'influenza ideologica della Rivoluzione francese, il lungo indebolimento provocato dalle guerre con la Russia e specialmente le influenze europee nella penisola balcanica minano i già deboli tentativi di rinnovamento e riforma dell'Impero. L'Europa, infatti, già attraversata da correnti espansionistiche e frizioni interne spinte anche dalla Rivoluzione industriale (1870 – 1914), venne sconquassata dallo scoppio della Prima guerra mondiale, un evento fatale e decisivo anche per le sorti dell'Impero Ottomano. Le tensioni economiche e militari, in larga parte legate ai fenomeni coloniali e agli interessi ad essi collegati, favorirono infine il veloce collasso dell'Impero.
L'IMPERO E I NAZIONALISMI: RAGIONI E CONSEGUENZE DEL DECLINO OTTOMANO
TREVIA, MARCO
2019/2020
Abstract
La tesi indaga i processi storici che hanno portato alla caduta dell'Impero ottomano, investigandone le principali cause. L'Impero ha dominato ininterrottamente dal 1300 fino al 1920 su un vastissimo territorio che si estendeva dall'Asia centrale fino alle regioni berbere dell'Africa del nord, e su larga parte del Mediterraneo orientale e settentrionale, riuscendo quasi a raggiungere il cuore dell'Europa. Gli immensi possedimenti Ottomani inglobavano un insieme di popolazioni eterogenee. In questa tesi sono stati analizzati gli ultimi concitati anni dell'Impero, segnati da profondi cambiamenti interni ed esterni. Una particolare attenzione è stata rivolta al ruolo svolto dalle potenze europee. L'elaborato parte dall'analisi del sistema organizzativo, politico e militare ottomano, passando in rassegna i cedimenti strutturali dovuti alla “ricetta” imperiale stessa e come questi predispongano il sultanato all'introduzione di correnti rivoluzionarie in tutto il territorio ottomano. La ricerca storica e l'analisi delle fonti offrono uno spaccato dell'epoca, grazie a punti di vista “esterni” ma anche a testimonianze di personalità di spicco all'interno dell'Impero. L'obiettivo è quello di illustrare anche il dinamismo storico della vicenda, attraverso la spiegazione dei principali eventi militari e sociali che hanno caratterizzato il declino imperiale. L'elaborato parte da un'analisi generale dei principali elementi di arretratezza per poi compiere un graduale spostamento verso le vicende più significative. Lo studio si concentra poi sulle idee rivoluzionarie ed etno-nazionalistiche figlie della Rivoluzione francese e della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino del 1789, nonché sulla diffusione e la loro accoglienza tra le popolazioni inglobate nell'Impero. La tesi si sofferma in particolare sulle società balcaniche cristiane nonché sulle rigide comunità musulmane del Medioriente. Uno dei processi di maggiore rilevanza all'interno della tesi è il cambiamento politico dell'Impero causato dalla nascita del nazionalismo turco, con la nascita dei Giovani Turchi e il successivo progetto di turchizzazione, che causò attraverso politiche esclusiviste, forti tensioni sociali e la conseguente violenza sulle minoranze etniche bulgare, albanesi e soprattutto armene. L'Ottocento è un secolo di separatismo nazionalista ed espansionismo imperiale; potenti idee coinvolgono l'impero ottomano e l'influenza ideologica della Rivoluzione francese, il lungo indebolimento provocato dalle guerre con la Russia e specialmente le influenze europee nella penisola balcanica minano i già deboli tentativi di rinnovamento e riforma dell'Impero. L'Europa, infatti, già attraversata da correnti espansionistiche e frizioni interne spinte anche dalla Rivoluzione industriale (1870 – 1914), venne sconquassata dallo scoppio della Prima guerra mondiale, un evento fatale e decisivo anche per le sorti dell'Impero Ottomano. Le tensioni economiche e militari, in larga parte legate ai fenomeni coloniali e agli interessi ad essi collegati, favorirono infine il veloce collasso dell'Impero.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/125678