Negli ultimi anni l'interesse di numerosi studiosi si è mosso verso la ricerca di nuovi metodi di trattamento non farmacologici che potessero sostituire o perlomeno affiancare gli interventi farmacologici nella cura di alcuni disturbi: una di queste nuove terapie è la musicoterapia. Nel seguente elaborato si pone l'attenzione sull'utilizzo della musicoterapia per curare i pazienti affetti da demenza: la musicoterapia sembra infatti avere effetti benefici sulle disfunzioni cognitive e comportamentali di questi pazienti, indipendentemente dalla gravità del disturbo. Verranno esposte le conoscenze e le scoperte più recenti sui processi mentali di elaborazione della musica, focalizzandosi in particolare sulle aree cerebrali che si attivano in tali processi e sulla stretta relazione tra musica, emozioni e memoria. Successivamente l'elaborato si concentra sull'utilizzo innovativo della musicoterapia quale valida alternativa alle terapie farmacologiche, in particolare per il trattamento di pazienti affetti da demenza. Nella demenza, la cui forma più comune è la malattia di Alzheimer, si verifica un lento e progressivo deterioramento delle funzioni mentali cognitive e comportamentali. Molti sono gli studi che confermano gli effetti positivi della musicoterapia sulle disfunzioni mentali, e soprattutto sui disturbi della memoria, di questi pazienti: le sessioni di terapia musicale hanno portato notevoli benefici, soprattutto se i pazienti vengono invitati a partecipare in modo attivo, per esempio creando melodie o improvvisando. L'elaborato si conclude con uno studio di Tan e colleghi (2019), i quali hanno sviluppato e validato la Music Therapy Engagement scale for Dementia (MTED), una nuova scala che si pone l'obiettivo di valutare il grado di coinvolgimento dei pazienti durante le sessioni di musicoterapia e che rappresenta un valido strumento non solo per migliorare i disturbi comportamentali ma soprattutto per promuovere il benessere socio-emotivo. La musicoterapia dunque rappresenta un metodo di intervento innovativo, nonché relativamente economico, che apre la strada a nuovi scenari nel trattamento di pazienti con disturbi clinici.
Musica e benefici nei pazienti affetti da demenza
OLIVERO FUGERA, CHIARA
2019/2020
Abstract
Negli ultimi anni l'interesse di numerosi studiosi si è mosso verso la ricerca di nuovi metodi di trattamento non farmacologici che potessero sostituire o perlomeno affiancare gli interventi farmacologici nella cura di alcuni disturbi: una di queste nuove terapie è la musicoterapia. Nel seguente elaborato si pone l'attenzione sull'utilizzo della musicoterapia per curare i pazienti affetti da demenza: la musicoterapia sembra infatti avere effetti benefici sulle disfunzioni cognitive e comportamentali di questi pazienti, indipendentemente dalla gravità del disturbo. Verranno esposte le conoscenze e le scoperte più recenti sui processi mentali di elaborazione della musica, focalizzandosi in particolare sulle aree cerebrali che si attivano in tali processi e sulla stretta relazione tra musica, emozioni e memoria. Successivamente l'elaborato si concentra sull'utilizzo innovativo della musicoterapia quale valida alternativa alle terapie farmacologiche, in particolare per il trattamento di pazienti affetti da demenza. Nella demenza, la cui forma più comune è la malattia di Alzheimer, si verifica un lento e progressivo deterioramento delle funzioni mentali cognitive e comportamentali. Molti sono gli studi che confermano gli effetti positivi della musicoterapia sulle disfunzioni mentali, e soprattutto sui disturbi della memoria, di questi pazienti: le sessioni di terapia musicale hanno portato notevoli benefici, soprattutto se i pazienti vengono invitati a partecipare in modo attivo, per esempio creando melodie o improvvisando. L'elaborato si conclude con uno studio di Tan e colleghi (2019), i quali hanno sviluppato e validato la Music Therapy Engagement scale for Dementia (MTED), una nuova scala che si pone l'obiettivo di valutare il grado di coinvolgimento dei pazienti durante le sessioni di musicoterapia e che rappresenta un valido strumento non solo per migliorare i disturbi comportamentali ma soprattutto per promuovere il benessere socio-emotivo. La musicoterapia dunque rappresenta un metodo di intervento innovativo, nonché relativamente economico, che apre la strada a nuovi scenari nel trattamento di pazienti con disturbi clinici.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/125659