La mia tesi è il risultato di un intreccio di considerazioni filosofiche, pedagogiche e sociologiche sulla realtà umana e planetaria e sull'esigenza di una nuova forma di educazione per l'epoca presente. Il progetto fa riferimento al pensiero complesso di Edgar Morin, filosofo e sociologo contemporaneo che considera la necessità di un'educazione indirizzata alla piena consapevolezza dell'essere umano nell'ottica di un avvio alla cittadinanza terrestre, in grado di porre le fondamenta per un comportamento eticamente orientato che sia rispettoso degli altri e dell'ambiente. La missione dell'educazione e dell'insegnamento, nella prospettiva dell'autore in riferimento al suo saggio Insegnare a vivere. Manifesto per cambiare l'educazione, è di trasmettere una cultura che permetta di comprendere la nostra condizione umana all'interno del pianeta per aiutarci a vivere, sviluppando pienamente se stessi e imparando a considerare il complesso della realtà per un pensiero e un'azione che siano liberi e responsabili. La trilogia pedagogica dell'autore, dedicata a questo pensiero complesso che viene riconosciuto come forza del cambiamento, considera proprio la necessità di una riforma dell'educazione per poter affrontare i problemi dell'epoca globale, un'educazione che sostenga l'attitudine indagatrice della mente umana per affrontare i problemi fondamentali della nostra condizione attuale attraverso la comprensione dell'uomo in relazione alla natura. In questa prospettiva l'educazione può offrire un pensiero ecologizzante che sia capace di interconnettere le conoscenze, in grado di comprendere il contesto reale e le sue interconnessioni: proprio dalla consapevolezza dell'identità terrestre comune a tutti, quale unione degli umani e di questi con la biosfera, emergerà un umanesimo rigenerato capace di considerare i problemi globali. Il riconoscimento della solidarietà tra gli umani e della relazione inscindibile con la natura permette infatti una percezione globale, capace di rafforzare il senso di responsabilità in ognuno per un comportamento rispettoso degli altri, dell'ambiente e della Terra quale casa dell'uomo. Sono gli educatori i portatori di questa missione, interessati e impegnati nella trasmissione della consapevolezza della multidimensionalità dei problemi per saperli affrontare e per la scommessa in un mondo migliore. Riconoscendo la fertilità del gruppo infantile per un avvio alla cittadinanza terrestre, è possibile credere in un mondo in cui il rispetto sia alla base della convivenza tra le specie che popolano il pianeta, per abitare in un posto migliore per tutti e meno pericoloso per la biosfera. Questo è il tipo di accomodamento di cui c'è bisogno oggi, per creare un nuovo rapporto dell'uomo con la natura che sia in grado di sfruttarne i servizi senza rovinarla. L'educazione ambientale si configura, quindi, come principale necessità educativa nelle società attuali, per sensibilizzare i giovani nei confronti della natura e per poter prendere coscienza delle problematiche che caratterizzano la nostra epoca globalizzata, sapendo così affrontarle nel modo migliore. È quello che ci ha insegnato indirettamente anche la pandemia di questo periodo, che con il blocco totale delle fabbriche non di prima necessità ci ha fatto riconoscere l'eccessività dello sfruttamento del pianeta da parte dell'umanità e ci ha reso coscienti che la vita su questa Terra non è di dominio umano.
L'educazione come arte filosofica. Il pensiero pedagogico rivoluzionario di Morin.
ALEANDRI, ALICE
2019/2020
Abstract
La mia tesi è il risultato di un intreccio di considerazioni filosofiche, pedagogiche e sociologiche sulla realtà umana e planetaria e sull'esigenza di una nuova forma di educazione per l'epoca presente. Il progetto fa riferimento al pensiero complesso di Edgar Morin, filosofo e sociologo contemporaneo che considera la necessità di un'educazione indirizzata alla piena consapevolezza dell'essere umano nell'ottica di un avvio alla cittadinanza terrestre, in grado di porre le fondamenta per un comportamento eticamente orientato che sia rispettoso degli altri e dell'ambiente. La missione dell'educazione e dell'insegnamento, nella prospettiva dell'autore in riferimento al suo saggio Insegnare a vivere. Manifesto per cambiare l'educazione, è di trasmettere una cultura che permetta di comprendere la nostra condizione umana all'interno del pianeta per aiutarci a vivere, sviluppando pienamente se stessi e imparando a considerare il complesso della realtà per un pensiero e un'azione che siano liberi e responsabili. La trilogia pedagogica dell'autore, dedicata a questo pensiero complesso che viene riconosciuto come forza del cambiamento, considera proprio la necessità di una riforma dell'educazione per poter affrontare i problemi dell'epoca globale, un'educazione che sostenga l'attitudine indagatrice della mente umana per affrontare i problemi fondamentali della nostra condizione attuale attraverso la comprensione dell'uomo in relazione alla natura. In questa prospettiva l'educazione può offrire un pensiero ecologizzante che sia capace di interconnettere le conoscenze, in grado di comprendere il contesto reale e le sue interconnessioni: proprio dalla consapevolezza dell'identità terrestre comune a tutti, quale unione degli umani e di questi con la biosfera, emergerà un umanesimo rigenerato capace di considerare i problemi globali. Il riconoscimento della solidarietà tra gli umani e della relazione inscindibile con la natura permette infatti una percezione globale, capace di rafforzare il senso di responsabilità in ognuno per un comportamento rispettoso degli altri, dell'ambiente e della Terra quale casa dell'uomo. Sono gli educatori i portatori di questa missione, interessati e impegnati nella trasmissione della consapevolezza della multidimensionalità dei problemi per saperli affrontare e per la scommessa in un mondo migliore. Riconoscendo la fertilità del gruppo infantile per un avvio alla cittadinanza terrestre, è possibile credere in un mondo in cui il rispetto sia alla base della convivenza tra le specie che popolano il pianeta, per abitare in un posto migliore per tutti e meno pericoloso per la biosfera. Questo è il tipo di accomodamento di cui c'è bisogno oggi, per creare un nuovo rapporto dell'uomo con la natura che sia in grado di sfruttarne i servizi senza rovinarla. L'educazione ambientale si configura, quindi, come principale necessità educativa nelle società attuali, per sensibilizzare i giovani nei confronti della natura e per poter prendere coscienza delle problematiche che caratterizzano la nostra epoca globalizzata, sapendo così affrontarle nel modo migliore. È quello che ci ha insegnato indirettamente anche la pandemia di questo periodo, che con il blocco totale delle fabbriche non di prima necessità ci ha fatto riconoscere l'eccessività dello sfruttamento del pianeta da parte dell'umanità e ci ha reso coscienti che la vita su questa Terra non è di dominio umano.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/125622