Circular economy ‹‹è un termine generico per definire un'economia pensata per potersi rigenerare da sola. Al suo interno i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera››. Tale è la definizione che la Fondazione Ellen MacArthur fornisce dell'economia circolare, un “nuovo” paradigma economico sviluppatosi in risposta alla crisi del modello tradizionale dovuta alla necessità di confrontarsi con la limitatezza delle risorse utilizzate. Questo elaborato nasce con l'obiettivo di studiare le caratteristiche di tale fenomeno ed approfondirne il legame con la mobilità elettrica. Inizialmente è possibile indagare sulle origini dell'economia circolare esaminandone l'evoluzione, i vantaggi e le differenze con il precedente modello di economia lineare. Ci si sofferma, poi, sui cinque pilastri dell'economia circolare e attraverso essi si guarda alla mobilità sostenibile, non più esclusivamente come una scelta alternativa ai mezzi a combustione, ma come rappresentante del futuro stesso della mobilità in quanto parte integrante del paradigma dell'economia circolare. L'integrazione tra i due modelli è spiegata al meglio attraverso il caso aziendale trattato nella parte finale di tale elaborato. Si è presa in considerazione l'azienda GaiaGo che ha fatto della circolarità la propria linea guida. L'azienda ha sviluppato una soluzione di mobilità innovativa per permettere all'utente di spostarsi in modo comodo e sostenibile grazie all'uso di un'unica applicazione. Si parla di Mobilità Circolare, in quanto ogni azione compiuta dalla community si basa su un uso ottimizzato del servizio nonché su un fondamentale scambio di mobilità. L'idea GaiaGo prevede la condivisione all'interno di una determinata community (condominio, hotel, centro commerciale, municipalità o azienda) di un parco di vettori elettrici e della relativa infrastruttura di ricarica, accessibile tramite l'apposita applicazione. Il primo progetto di Community Mobility Sharing è stato lanciato insieme alla collaborazione di Sorgenia. In esso sono visibili i caratteri principali dell'economia circolare, infatti i veicoli elettrici rappresentano “input sostenibili”, concorrendo alla riduzione del consumo energetico e delle emissioni nocive. Il car sharing, invece, è un'applicazione del pilastro “product as a service” in quanto il fornitore anziché vendere al cliente l'autovettura, vende il servizio di mobilità, riducendo il numero di veicoli in circolazione con evidenti benefici per le nostre città.
Circular economy: il nuovo paradigma circolare della mobilità. Caso aziendale GaiaGo.
D'ORSI, VALERIA
2019/2020
Abstract
Circular economy ‹‹è un termine generico per definire un'economia pensata per potersi rigenerare da sola. Al suo interno i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera››. Tale è la definizione che la Fondazione Ellen MacArthur fornisce dell'economia circolare, un “nuovo” paradigma economico sviluppatosi in risposta alla crisi del modello tradizionale dovuta alla necessità di confrontarsi con la limitatezza delle risorse utilizzate. Questo elaborato nasce con l'obiettivo di studiare le caratteristiche di tale fenomeno ed approfondirne il legame con la mobilità elettrica. Inizialmente è possibile indagare sulle origini dell'economia circolare esaminandone l'evoluzione, i vantaggi e le differenze con il precedente modello di economia lineare. Ci si sofferma, poi, sui cinque pilastri dell'economia circolare e attraverso essi si guarda alla mobilità sostenibile, non più esclusivamente come una scelta alternativa ai mezzi a combustione, ma come rappresentante del futuro stesso della mobilità in quanto parte integrante del paradigma dell'economia circolare. L'integrazione tra i due modelli è spiegata al meglio attraverso il caso aziendale trattato nella parte finale di tale elaborato. Si è presa in considerazione l'azienda GaiaGo che ha fatto della circolarità la propria linea guida. L'azienda ha sviluppato una soluzione di mobilità innovativa per permettere all'utente di spostarsi in modo comodo e sostenibile grazie all'uso di un'unica applicazione. Si parla di Mobilità Circolare, in quanto ogni azione compiuta dalla community si basa su un uso ottimizzato del servizio nonché su un fondamentale scambio di mobilità. L'idea GaiaGo prevede la condivisione all'interno di una determinata community (condominio, hotel, centro commerciale, municipalità o azienda) di un parco di vettori elettrici e della relativa infrastruttura di ricarica, accessibile tramite l'apposita applicazione. Il primo progetto di Community Mobility Sharing è stato lanciato insieme alla collaborazione di Sorgenia. In esso sono visibili i caratteri principali dell'economia circolare, infatti i veicoli elettrici rappresentano “input sostenibili”, concorrendo alla riduzione del consumo energetico e delle emissioni nocive. Il car sharing, invece, è un'applicazione del pilastro “product as a service” in quanto il fornitore anziché vendere al cliente l'autovettura, vende il servizio di mobilità, riducendo il numero di veicoli in circolazione con evidenti benefici per le nostre città.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/125582