L'antrace è una malattia che tipicamente si manifesta negli animali erbivori selvatici e domestici, ma può colpire anche gli uomini. L'ultimo focolaio umano, nella zona della Russia, risale al 1941 fino a quando nell'estate del 2016 si è verificata una nuova epidemia. Gli scienziati hanno dichiarato che il motivo principale dell'epidemia è il riscaldamento globale, che con l'aumento della temperatura ha provocato lo scioglimento del permafrost, liberando le spore di B. anthracis. L'infezione si trasmette mediante il contatto con le spore batteriche provocando tre forme della malattia nell'uomo, l'antrace cutanea, polmonare e intestinale. Attualmente è presente in commercio un vaccino contro l'Antrace, chiamato AVA, che utilizza come adiuvante l'idrossido di alluminio, adsorbito con l'antigene PA. Il vaccino AVA richiede un programma di dosaggio complicato per suscitare i corretti anticorpi protettivi contro la malattia, inoltre la presenza dell'idrossido di alluminio, nonostante questo sia stato approvato dalla FDA USA per uso umano e impiegato in centinaia di vaccini, ha un'efficacia che rischia di diminuire nel tempo a causa di problemi di stabilità nella conservazione e può generare reazioni avverse nel sito di iniezione e talvolta sistemiche. Per questi motivi, numerosi studi cercano di svilup- pare un nuovo vaccino alternativo a quello attualmente in commercio. Un gruppo di ricercatori ha testato l'antigene rPA formulato con la piattaforma DPX, che permette di rilasciare l'antigene lentamente nel sito di iniezione, consentendo di interagire e stimolare continuamente il sistema immunitario per un periodo di tempo prolungato e producendo una risposta immunitaria più rapida, robusta e sostenuta. La formulazione DPX-rPA viene sperimentata sui topi, conigli e primati non umani al fine di dimostrare che il vaccino genera titoli IgG anti rPA elevati e ha un'attività di neutralizzazione della tossina dopo una singola dose. Questo studio, in aggiunta, vuole evidenziare che la formulazione DPX-rPA fornisce protezione negli animali infettati con spore di Bacillus anthracis, di- mostrando che può offrire un profilo di efficacia migliorato rispetto ad AVA. Un altro studio ha utilizzato nuovi adiuvanti a base di nanoparticelle, in particolare l'idrossido di alluminio (AH) nps in forma amorfa e cristallina, per creare una nuova formulazione del vaccino, che dopo essere stata testata sui topi ha dimostrato aver prodotto elevati titoli IgG anti rPA contro l'antigene D4 dell'antrace. Per comprendere la natura della risposta immunitaria indotta dal vaccino con AH nps amorfo e cristallino, sono stati misurati i livelli delle citochine nei topi, i risultati hanno dimostrato che l'adiuvante AH nps ha indotto una forte risposta immunitaria cellulare e umorale contro l'antigene D4 dell'antrace. Mediante il test di neutralizzazione delle tossine è stato possibile valutare come l'adiuvante AH nps sia in grado di fornire una protezione fino al 90%; inoltre, nel gruppo di topi immunizzati, il vaccino ha conferito una protezione efficace contro l'infezione da B. anthracis. I risultati prodotti da queste due ricerche potrebbero in un futuro portare alla formulazione di un vaccino alternativo, maggiormente efficace e di più facile somministrazione, contro l'infezione da antrace nell'uomo.
Vaccino contro l'antrace: nuove frontiere
MONTESANO, GIULIA
2019/2020
Abstract
L'antrace è una malattia che tipicamente si manifesta negli animali erbivori selvatici e domestici, ma può colpire anche gli uomini. L'ultimo focolaio umano, nella zona della Russia, risale al 1941 fino a quando nell'estate del 2016 si è verificata una nuova epidemia. Gli scienziati hanno dichiarato che il motivo principale dell'epidemia è il riscaldamento globale, che con l'aumento della temperatura ha provocato lo scioglimento del permafrost, liberando le spore di B. anthracis. L'infezione si trasmette mediante il contatto con le spore batteriche provocando tre forme della malattia nell'uomo, l'antrace cutanea, polmonare e intestinale. Attualmente è presente in commercio un vaccino contro l'Antrace, chiamato AVA, che utilizza come adiuvante l'idrossido di alluminio, adsorbito con l'antigene PA. Il vaccino AVA richiede un programma di dosaggio complicato per suscitare i corretti anticorpi protettivi contro la malattia, inoltre la presenza dell'idrossido di alluminio, nonostante questo sia stato approvato dalla FDA USA per uso umano e impiegato in centinaia di vaccini, ha un'efficacia che rischia di diminuire nel tempo a causa di problemi di stabilità nella conservazione e può generare reazioni avverse nel sito di iniezione e talvolta sistemiche. Per questi motivi, numerosi studi cercano di svilup- pare un nuovo vaccino alternativo a quello attualmente in commercio. Un gruppo di ricercatori ha testato l'antigene rPA formulato con la piattaforma DPX, che permette di rilasciare l'antigene lentamente nel sito di iniezione, consentendo di interagire e stimolare continuamente il sistema immunitario per un periodo di tempo prolungato e producendo una risposta immunitaria più rapida, robusta e sostenuta. La formulazione DPX-rPA viene sperimentata sui topi, conigli e primati non umani al fine di dimostrare che il vaccino genera titoli IgG anti rPA elevati e ha un'attività di neutralizzazione della tossina dopo una singola dose. Questo studio, in aggiunta, vuole evidenziare che la formulazione DPX-rPA fornisce protezione negli animali infettati con spore di Bacillus anthracis, di- mostrando che può offrire un profilo di efficacia migliorato rispetto ad AVA. Un altro studio ha utilizzato nuovi adiuvanti a base di nanoparticelle, in particolare l'idrossido di alluminio (AH) nps in forma amorfa e cristallina, per creare una nuova formulazione del vaccino, che dopo essere stata testata sui topi ha dimostrato aver prodotto elevati titoli IgG anti rPA contro l'antigene D4 dell'antrace. Per comprendere la natura della risposta immunitaria indotta dal vaccino con AH nps amorfo e cristallino, sono stati misurati i livelli delle citochine nei topi, i risultati hanno dimostrato che l'adiuvante AH nps ha indotto una forte risposta immunitaria cellulare e umorale contro l'antigene D4 dell'antrace. Mediante il test di neutralizzazione delle tossine è stato possibile valutare come l'adiuvante AH nps sia in grado di fornire una protezione fino al 90%; inoltre, nel gruppo di topi immunizzati, il vaccino ha conferito una protezione efficace contro l'infezione da B. anthracis. I risultati prodotti da queste due ricerche potrebbero in un futuro portare alla formulazione di un vaccino alternativo, maggiormente efficace e di più facile somministrazione, contro l'infezione da antrace nell'uomo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/125577