The thesis aims to study the Philoctetes of Sophocles, a drama whose importance lies in the figure of the wounded hero, and its main themes. First, we analyze the myth of Philoctetes in the epos and in the Homeric poems. It then passes to the treatment of the dramas of Acheus, Philocles and Theodette, minor authors who tell the deeds of the son of Peante in Lemnos or Troy, and the analysis of the tragedies of the same name of Aeschylus and Euripides. It then dwells on the Philoctetes of Sophocles and on the most relevant aspects: the abandonment of the hero on the island, the desolation of the latter, the marginalization and solitude that characterize its existence: the game of mirrors makes Lemnos and the hero similar entities for their diversity. These themes then allow us to reflect on the human condition and its unpredictability, and on the crisis and corruption of traditional Greek values, thanks above all to the figure of Odysseus and, by contrast, to that of Neoptolemus. Later, fundamental themes such as the presence of the voice and the word, the crisis of evil and the sacredness of the body of the hero, violated by the bite of the guardian of Crise, are studied in depth. In addition, attention is paid to the dimension of the divine: the pain and marginalization of the main character are explained only as part of a higher plan. Finally, we analyze the permanence of Philoctetes and the presence of the young Neoptolemus on the desert island as part of a rite of passage.
La tesi si propone di studiare il Filottete di Sofocle, dramma la cui importanza risiede nella figura dell’eroe ferito, e le sue principali tematiche. Innanzitutto, si analizza il mito di Filottete nei poemi omerici e nell’epos. Si passa quindi alla trattazione dei drammi di Acheo, Filocle e Teodette, autori minori che narrano le gesta del figlio di Peante a Lemno o a Troia, e all’analisi delle tragedie omonime di Eschilo ed Euripide. Ci si sofferma quindi sul Filottete sofocleo e sugli aspetti più rilevanti: l’abbandono dell’eroe sull’isola, la desolazione di quest’ultima, l’emarginazione e la solitudine che caratterizzano la sua esistenza: il gioco di specchi rende Lemno e l’eroe entità assimilabili per la loro diversità. Tali tematiche permettono poi di riflettere sulla condizione umana e sulla sua imprevedibilità, e sulla crisi e corruzione dei valori tradizionali greci, grazie soprattutto alla figura di Odisseo e, per contrasto, a quella di Neottolemo. Successivamente, si studiano in maniera approfondita temi fondamentali quali la presenza della voce e della parola, la crisi del male e la sacralità del corpo dell’eroe, violata dal morso del custode di Crise. Inoltre, si pone attenzione alla dimensione del divino: il dolore e l’emarginazione del protagonista si spiegano soltanto come parte di un disegno superiore. Infine, si analizzano la permanenza di Filottete e la presenza del giovane Neottolemo sull’isola deserta come tappa fondamentale di un rito di passaggio.
Filottete: la solitudine del diverso
SOLARO, CHIARA
2019/2020
Abstract
La tesi si propone di studiare il Filottete di Sofocle, dramma la cui importanza risiede nella figura dell’eroe ferito, e le sue principali tematiche. Innanzitutto, si analizza il mito di Filottete nei poemi omerici e nell’epos. Si passa quindi alla trattazione dei drammi di Acheo, Filocle e Teodette, autori minori che narrano le gesta del figlio di Peante a Lemno o a Troia, e all’analisi delle tragedie omonime di Eschilo ed Euripide. Ci si sofferma quindi sul Filottete sofocleo e sugli aspetti più rilevanti: l’abbandono dell’eroe sull’isola, la desolazione di quest’ultima, l’emarginazione e la solitudine che caratterizzano la sua esistenza: il gioco di specchi rende Lemno e l’eroe entità assimilabili per la loro diversità. Tali tematiche permettono poi di riflettere sulla condizione umana e sulla sua imprevedibilità, e sulla crisi e corruzione dei valori tradizionali greci, grazie soprattutto alla figura di Odisseo e, per contrasto, a quella di Neottolemo. Successivamente, si studiano in maniera approfondita temi fondamentali quali la presenza della voce e della parola, la crisi del male e la sacralità del corpo dell’eroe, violata dal morso del custode di Crise. Inoltre, si pone attenzione alla dimensione del divino: il dolore e l’emarginazione del protagonista si spiegano soltanto come parte di un disegno superiore. Infine, si analizzano la permanenza di Filottete e la presenza del giovane Neottolemo sull’isola deserta come tappa fondamentale di un rito di passaggio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/125347