L’obiettivo di questo elaborato è di indagare il tema della comprensione del linguaggio musicale nella filosofia del “secondo” Wittgenstein, in particolare considerando due interpretazioni proposte rispettivamente da Anne Ahonen e da Roger Scruton. Il primo capitolo dell’elaborato è dedicato all’analisi dello sviluppo dell’analogia tra comprensione del linguaggio ordinario e comprensione del linguaggio musicale, che si trova per la prima volta nel Big Typescript, per poi ripresentarsi con delle variazioni nel Libro marrone e nelle Ricerche Filosofiche. Nel secondo capitolo sono messe a confronto le due proposte teoriche di Scruton e Ahonen e si mostra come quella di Ahonen sia più affine ai capisaldi della filosofia del “secondo” Wittgenstein. Scruton ritiene che la comprensione del linguaggio musicale abbia a che fare con la capacità di un ascoltatore di cogliere lo stato mentale del compositore, e che seppure sia in qualche modo simile alla comprensione del linguaggio ordinario, per riuscire a fornirne un resoconto soddisfacente bisogna concentrarsi sulle differenze che intercorrono tra i due processi. Ahonen ritiene invece che la comprensione del linguaggio musicale, allo stesso modo di quella del linguaggio ordinario, abbia a che fare con la capacità di seguire regole, di essere padroni di una tecnica e non riguardi stati o processi mentali privati. Nel terzo capitolo si evidenzia come non sia possibile formulare una teoria che dia conto di tutte le problematicità della comprensione musicale, ma che, tuttavia, la proposta di Ahonen è la più affine all’idea che Wittgenstein sembra proporre nelle numerose osservazioni dedicate al tema. Infine si fornisce un’analisi di che cosa si intende con regole del linguaggio musicale.

Ascoltare e comprendere: Wittgenstein e il linguaggio musicale

BRUNELLO, PIETRO
2019/2020

Abstract

L’obiettivo di questo elaborato è di indagare il tema della comprensione del linguaggio musicale nella filosofia del “secondo” Wittgenstein, in particolare considerando due interpretazioni proposte rispettivamente da Anne Ahonen e da Roger Scruton. Il primo capitolo dell’elaborato è dedicato all’analisi dello sviluppo dell’analogia tra comprensione del linguaggio ordinario e comprensione del linguaggio musicale, che si trova per la prima volta nel Big Typescript, per poi ripresentarsi con delle variazioni nel Libro marrone e nelle Ricerche Filosofiche. Nel secondo capitolo sono messe a confronto le due proposte teoriche di Scruton e Ahonen e si mostra come quella di Ahonen sia più affine ai capisaldi della filosofia del “secondo” Wittgenstein. Scruton ritiene che la comprensione del linguaggio musicale abbia a che fare con la capacità di un ascoltatore di cogliere lo stato mentale del compositore, e che seppure sia in qualche modo simile alla comprensione del linguaggio ordinario, per riuscire a fornirne un resoconto soddisfacente bisogna concentrarsi sulle differenze che intercorrono tra i due processi. Ahonen ritiene invece che la comprensione del linguaggio musicale, allo stesso modo di quella del linguaggio ordinario, abbia a che fare con la capacità di seguire regole, di essere padroni di una tecnica e non riguardi stati o processi mentali privati. Nel terzo capitolo si evidenzia come non sia possibile formulare una teoria che dia conto di tutte le problematicità della comprensione musicale, ma che, tuttavia, la proposta di Ahonen è la più affine all’idea che Wittgenstein sembra proporre nelle numerose osservazioni dedicate al tema. Infine si fornisce un’analisi di che cosa si intende con regole del linguaggio musicale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/125083