This dissertation aims at the examination of two effective cinematic transpositions of William Shakespeare's Macbeth by Orson Welles and Akira Kurosawa, in order to detect the aesthetic choices made by both directors and underline their personal conception of the last great Shakespearean tragedy. Chapter one begins with a brief excursus on the relation between Shakespeare and cinema from its beginnings up to the present; subsequently, there will be a short examination of other Macbeth transpositions in the history of the big screen, such as Roman Polanski's and Justin Kurzel's. Chapter two opens with the study of the relationship between Shakespeare and Orson Welles, pointing out how the American director managed to adapt in both theatre and cinema the works of the English playwright over his long career. Subsequently the dissertation will focus deeply on Welles' theatrical and dreamlike transpositions of Macbeth (1948). Chapter three is at first dedicated to Akira Kurosawa and his particular cosmopolitan soul, then it concentrates on Kurosawa's exotic adaptation of Macbeth, Kumonosu-Jō, set in a sixteenth century Japan (1957). Lastly, the dissertation ends with some conclusions in order to detect the way both directors shaped Shakespeare's tragedy for the big screen and underline their strong anti-naturalistic aesthetic.
Questa tesi si propone di analizzare due importanti trasposizioni cinematografiche di Orson Welles e Akira Kurosawa del Macbeth di William Shakespeare, con l'obiettivo di individuare le scelte estetiche di entrambi i registi ed evidenziare la loro lettura dell'ultima delle grandi tragedie shakespeariane. Partendo da un breve excursus sul rapporto tra Shakespeare e il cinema dai suoi albori fino ai giorni nostri, nell'introduzione si arriva a delineare concisamente il profilo di altre trasposizioni del Macbeth nella storia del cinema mondiale, come quelle di Roman Polanski e Justin Kurzel. Nel secondo capitolo della dissertazione si tratta del particolare rapporto tra Orson Welles e il drammaturgo inglese, ponendo l'accento sul suo lavoro di adattamento teatrale e cinematografico delle opere di Shakespeare nell'arco della sua lunghissima carriera. Successivamente, verrà analizzata dettagliatamente la trasposizione a carattere fortemente teatrale e onirico del Macbeth da parte del regista americano (1948). Nel terzo capitolo, invece, verrà inizialmente presa in esame la vita di Akira Kurosawa e il carattere cosmopolita del regista nipponico, per poi, in seguito, trattare di Kumonosu-Jō, il suo adattamento del Macbeth ambientato nel Giappone del XVI secolo (1957). Infine, nel quarto capitolo si tracceranno delle conclusioni per sintetizzare il modo in cui i due registi hanno lavorato sull'opera shakespeariana per adattarla al grande schermo e sottolineare la loro estetica a carattere fortemente antinaturalista.
Macbeth nel cinema: le versioni di Welles e Kurosawa
SEBASTIANI, GABRIELE
2014/2015
Abstract
Questa tesi si propone di analizzare due importanti trasposizioni cinematografiche di Orson Welles e Akira Kurosawa del Macbeth di William Shakespeare, con l'obiettivo di individuare le scelte estetiche di entrambi i registi ed evidenziare la loro lettura dell'ultima delle grandi tragedie shakespeariane. Partendo da un breve excursus sul rapporto tra Shakespeare e il cinema dai suoi albori fino ai giorni nostri, nell'introduzione si arriva a delineare concisamente il profilo di altre trasposizioni del Macbeth nella storia del cinema mondiale, come quelle di Roman Polanski e Justin Kurzel. Nel secondo capitolo della dissertazione si tratta del particolare rapporto tra Orson Welles e il drammaturgo inglese, ponendo l'accento sul suo lavoro di adattamento teatrale e cinematografico delle opere di Shakespeare nell'arco della sua lunghissima carriera. Successivamente, verrà analizzata dettagliatamente la trasposizione a carattere fortemente teatrale e onirico del Macbeth da parte del regista americano (1948). Nel terzo capitolo, invece, verrà inizialmente presa in esame la vita di Akira Kurosawa e il carattere cosmopolita del regista nipponico, per poi, in seguito, trattare di Kumonosu-Jō, il suo adattamento del Macbeth ambientato nel Giappone del XVI secolo (1957). Infine, nel quarto capitolo si tracceranno delle conclusioni per sintetizzare il modo in cui i due registi hanno lavorato sull'opera shakespeariana per adattarla al grande schermo e sottolineare la loro estetica a carattere fortemente antinaturalista.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/12505