Background: The Autism Spectrum Disease is a neuro-evolutionary medical condition which appears during the early childhood and which characterises itself by communication difficulties, verbal and non-verbal, both in encoding and in decoding. Beside this, it is also associated to stereotyped behaviours and restricted interests. Because of the impact that the Disease has on not only the subject, but also on the agencies around him (family, school and so on), an early treatment, integrated and specific, aimed at the stimulation of the communicative and relational abilities of the subject, is suggested. Purpose: The purpose of the following dissertation is the identification of a speech therapy tool which enables the accomplishment of a functional evaluation of the subject suffering from ASD. Thus, the Grid on the communicative-relational abilities for children with Autism Spectrum Disease (ACRB) between the ages of 18 and 72 months, has been created. This was made possible thanks to the revision of the Grid previously organised by Dr. Martinelli Elena. The tool tries to define the functional profile of the child since it describes not only the strengthened communicative-relational abilities and difficulties, but also the ''emerging'' skills, namely the ones that are occasionally present. Starting from these abilities, the aims of direct speech therapy treatment are defined. Materials and methods: Once filled out the Grid ACRB (first administration: T0) for the 20 children taken as samples, the aims of individual direct treatment have been defined. The children have been divided into four groups in T0 depending on the characteristics of the disease and of the communicative-relational abilities, where they have received a focused and individualised treatment with evidence-based strategies and methods of intervention. After 6 months, the subjects have been reassessed with the Questionnaire (second administration: T1). Results: The different groups have globally shown a positive evolution in the communicative-relational abilities: some competences resulted emerging in the T0, have been acquired while other remained occasionally present. Instead, other abilities which were not direct object of work, have spontaneously developed (competences developed for dragging). Conclusions: The Grid resulted to be an efficient tool for the description of the functional profile of children with ASD, but it is considered worthwhile not only to increase the sample taken into account in order to define the sensibility and efficacy of the Questionnaire, but also eventually to identify the competences on which a necessary targeted intervention is needed, as these allow the spontaneous development of other skills.
Background: Il Disturbo dello Spettro Autistico è un disturbo neuro-evolutivo che appare nella prima infanzia, caratterizzato da difficoltà comunicative, verbali e non, sia in codifica che decodifica. Accanto a questo si associa a comportamenti stereotipati e interessi ristretti. Per l'impatto che questo Disturbo comporta non solo al soggetto ma anche alle agenzie che ruotano intorno a lui (famiglia, scuola…), è raccomandabile proporre un trattamento precoce, integrato e mirato volto alla stimolazione delle abilità comunicative e relazionali del soggetto. Obbiettivo: L'obiettivo del seguente elaborato di tesi è l'individuazione di uno strumento logopedico che permetta di effettuare una valutazione funzionale del soggetto con ASD. E' stata così ideata la Griglia sulle Abilità Comunicative Relazionali per Bambini con Disturbo dello Spettro Autistico (ACRB) di età compresa tra i 18 e 72 mesi; questo è stato possibile grazie alla revisione della Griglia precedentemente strutturata dalla Dott.ssa Martinelli Elena. Lo strumento tenta di definire il profilo funzionale del bambino, in quanto descrive non solo le abilità comunicative-relazionali consolidate e le difficoltà, ma anche le competenze “emergenti” ossia occasionalmente presenti. Ed è proprio a partire da queste abilità che sono definiti gli obiettivi di trattamento diretto logopedico. Materiali e metodi: Una volta compilata la Griglia ACRB (prima somministrazione: T0) per i 20 bambini presi a campione, sono stati definiti gli obiettivi di trattamento diretto individuale. I bambini sono stati suddivisi, in base alle caratteristiche del Disturbo e alle abilità comunicative-relazionali a T0 in quattro gruppi e hanno ricevuto un trattamento mirato e individualizzato, con strategie e modalità di intervento evidence based. Dopo 6 mesi, i soggetti sono stati rivalutati con il Questionario (seconda somministrazione: T1). Risultati: I diversi gruppi hanno mostrato globalmente un'evoluzione positiva nelle abilità comunicativo-relazionali: alcune competenze risultate emergenti a T0 sono state acquisite mentre altre sono rimaste occasionalmente presenti. Altre abilità, invece, che non sono state oggetto diretto di lavoro si sono evolute spontaneamente (competenze evolute per “trascinamento”). Conclusioni: La Griglia è risultata essere uno strumento valido per la descrizione del profilo funzionale dei bambini con ASD, ma sarebbe opportuno ampliare il campione preso in esame per poter non solo definire la sensibilità ed efficacia del Questionario; ma anche per individuare, eventualmente, le competenze sulle quali è necessario intervenire in modo mirato in quanto queste permettono lo sviluppo spontaneo di altre abilità.
Questionario sulle Abilità Comunicative Relazionali nel Bambino con Disturbo dello Spettro Autistico (ACRB): costruzione di uno strumento di competenza logopedica per la valutazione funzionale
MARENCO, ANNALISA
2019/2020
Abstract
Background: Il Disturbo dello Spettro Autistico è un disturbo neuro-evolutivo che appare nella prima infanzia, caratterizzato da difficoltà comunicative, verbali e non, sia in codifica che decodifica. Accanto a questo si associa a comportamenti stereotipati e interessi ristretti. Per l'impatto che questo Disturbo comporta non solo al soggetto ma anche alle agenzie che ruotano intorno a lui (famiglia, scuola…), è raccomandabile proporre un trattamento precoce, integrato e mirato volto alla stimolazione delle abilità comunicative e relazionali del soggetto. Obbiettivo: L'obiettivo del seguente elaborato di tesi è l'individuazione di uno strumento logopedico che permetta di effettuare una valutazione funzionale del soggetto con ASD. E' stata così ideata la Griglia sulle Abilità Comunicative Relazionali per Bambini con Disturbo dello Spettro Autistico (ACRB) di età compresa tra i 18 e 72 mesi; questo è stato possibile grazie alla revisione della Griglia precedentemente strutturata dalla Dott.ssa Martinelli Elena. Lo strumento tenta di definire il profilo funzionale del bambino, in quanto descrive non solo le abilità comunicative-relazionali consolidate e le difficoltà, ma anche le competenze “emergenti” ossia occasionalmente presenti. Ed è proprio a partire da queste abilità che sono definiti gli obiettivi di trattamento diretto logopedico. Materiali e metodi: Una volta compilata la Griglia ACRB (prima somministrazione: T0) per i 20 bambini presi a campione, sono stati definiti gli obiettivi di trattamento diretto individuale. I bambini sono stati suddivisi, in base alle caratteristiche del Disturbo e alle abilità comunicative-relazionali a T0 in quattro gruppi e hanno ricevuto un trattamento mirato e individualizzato, con strategie e modalità di intervento evidence based. Dopo 6 mesi, i soggetti sono stati rivalutati con il Questionario (seconda somministrazione: T1). Risultati: I diversi gruppi hanno mostrato globalmente un'evoluzione positiva nelle abilità comunicativo-relazionali: alcune competenze risultate emergenti a T0 sono state acquisite mentre altre sono rimaste occasionalmente presenti. Altre abilità, invece, che non sono state oggetto diretto di lavoro si sono evolute spontaneamente (competenze evolute per “trascinamento”). Conclusioni: La Griglia è risultata essere uno strumento valido per la descrizione del profilo funzionale dei bambini con ASD, ma sarebbe opportuno ampliare il campione preso in esame per poter non solo definire la sensibilità ed efficacia del Questionario; ma anche per individuare, eventualmente, le competenze sulle quali è necessario intervenire in modo mirato in quanto queste permettono lo sviluppo spontaneo di altre abilità.File | Dimensione | Formato | |
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