Lo stress è una risposta fisica, psichica e nervosa a compiti anche molto diversi tra loro, di natura emotiva, cognitiva o sociale, che si manifesta nell'organismo in forme più o meno gravi, come risposta patologica a stimoli negativi dell'ambiente. Le alterazioni indotte dallo stress psichico e fisico possono condurre a squilibri dei livelli ormonali che potenzialmente conseguono situazioni di overtraining e, in particolare nel sesso femminile, anche ad amenorrea. Nel caso specifico degli atleti d'élite, ogni sportivo aspira al miglioramento delle proprie abilità, effettuando allenamenti sempre più intensi, così da alterare tutti quei meccanismi che tendono a mantenere l'equilibrio dinamico del proprio organismo, detto omeostasi. Questa alterazione, se seguita da un adeguato recupero, induce ad un aumento delle riserve energetiche, dell'ipertrofia e dell'adattamento fisiologico al tipo di allenamento, che si traduce in maggiore resistenza, velocità o potenza; se non è seguita da una giusta pausa provoca alcune particolari condizioni, tra cui, l'overtraining che conduce l'atleta in un peggioramento delle prestazioni. Con maggiore attenzione al sesso femminile, vi sono degli indicatori, quali i disturbi mestruali ed in particolare l'amenorrea ipotalamica, che enfatizzano e riconduco alla sindrome da sovrallenamento. Lo scopo principale di questo elaborato è stato quello di indagare, attraverso una ricerca bibliografica sui principali motori di ricerca scientifici (Pubmed e Google Scholar), i meccanismi che insorgono a livello fisiopatologico nella amenorrea, con particolare riguardo a quella indotta da overtraining approfondendo il caso specifico delle atlete professioniste, nelle quali l'amenorrea è spesso associata ad una ridotta disponibilità energetica e a perdita di massa ossea, condizione più comunemente conosciuta come “Triade dell'atleta”. La ricerca ha quindi analizzato anche lo stato dell'arte relativo al trattamento dell'amenorrea indotta da overtraining ed il ruolo delle figure professionali coinvolte, con particolare attenzione al laureato in Scienze Motorie. Dai risultati ottenuti, è emersa la rilevanza fondamentale dei processi iniziali che sono precursori della sindrome di sovrallenamento e dei fattori correlati allo stress che vengono definiti risposte aspecifiche dell'organismo. Sono state prese in analisi le cause proprie degli squilibri ormonali dati da overtraining e le correlazioni che intercorrono tra questo e le disfunzioni mestruali, facendo riferimento alla triade dell'atleta. Per aumentare la consapevolezza dei fattori di rischio causati dai disturbi mestruali, dovuti ad overtraing, sarebbe necessario sviluppare programmi educativi per gli atleti, per i genitori, per gli allenatori e per le relative società e federazioni di appartenenza, nei quali potrebbe essere fondamentale il ruolo del laureato in Scienze Motorie. Allenamento, alimentazione e riposo sono i tre elementi fondamentali e la loro corretta coordinazione è la chiave per il successo sportivo. Ogni elemento richiede molta attenzione in quanto deve essere idoneo al soggetto e all'attività che si pratica, è fondamentale che vengano adattati al fine di poter "supercompensare" le abilità motorie-sportive dei soggetti per raggiungere i risultati tanto desiderati.

Il sovrallenamento e l'amenorrea

SANTANIELLO, FRANCESCA
2019/2020

Abstract

Lo stress è una risposta fisica, psichica e nervosa a compiti anche molto diversi tra loro, di natura emotiva, cognitiva o sociale, che si manifesta nell'organismo in forme più o meno gravi, come risposta patologica a stimoli negativi dell'ambiente. Le alterazioni indotte dallo stress psichico e fisico possono condurre a squilibri dei livelli ormonali che potenzialmente conseguono situazioni di overtraining e, in particolare nel sesso femminile, anche ad amenorrea. Nel caso specifico degli atleti d'élite, ogni sportivo aspira al miglioramento delle proprie abilità, effettuando allenamenti sempre più intensi, così da alterare tutti quei meccanismi che tendono a mantenere l'equilibrio dinamico del proprio organismo, detto omeostasi. Questa alterazione, se seguita da un adeguato recupero, induce ad un aumento delle riserve energetiche, dell'ipertrofia e dell'adattamento fisiologico al tipo di allenamento, che si traduce in maggiore resistenza, velocità o potenza; se non è seguita da una giusta pausa provoca alcune particolari condizioni, tra cui, l'overtraining che conduce l'atleta in un peggioramento delle prestazioni. Con maggiore attenzione al sesso femminile, vi sono degli indicatori, quali i disturbi mestruali ed in particolare l'amenorrea ipotalamica, che enfatizzano e riconduco alla sindrome da sovrallenamento. Lo scopo principale di questo elaborato è stato quello di indagare, attraverso una ricerca bibliografica sui principali motori di ricerca scientifici (Pubmed e Google Scholar), i meccanismi che insorgono a livello fisiopatologico nella amenorrea, con particolare riguardo a quella indotta da overtraining approfondendo il caso specifico delle atlete professioniste, nelle quali l'amenorrea è spesso associata ad una ridotta disponibilità energetica e a perdita di massa ossea, condizione più comunemente conosciuta come “Triade dell'atleta”. La ricerca ha quindi analizzato anche lo stato dell'arte relativo al trattamento dell'amenorrea indotta da overtraining ed il ruolo delle figure professionali coinvolte, con particolare attenzione al laureato in Scienze Motorie. Dai risultati ottenuti, è emersa la rilevanza fondamentale dei processi iniziali che sono precursori della sindrome di sovrallenamento e dei fattori correlati allo stress che vengono definiti risposte aspecifiche dell'organismo. Sono state prese in analisi le cause proprie degli squilibri ormonali dati da overtraining e le correlazioni che intercorrono tra questo e le disfunzioni mestruali, facendo riferimento alla triade dell'atleta. Per aumentare la consapevolezza dei fattori di rischio causati dai disturbi mestruali, dovuti ad overtraing, sarebbe necessario sviluppare programmi educativi per gli atleti, per i genitori, per gli allenatori e per le relative società e federazioni di appartenenza, nei quali potrebbe essere fondamentale il ruolo del laureato in Scienze Motorie. Allenamento, alimentazione e riposo sono i tre elementi fondamentali e la loro corretta coordinazione è la chiave per il successo sportivo. Ogni elemento richiede molta attenzione in quanto deve essere idoneo al soggetto e all'attività che si pratica, è fondamentale che vengano adattati al fine di poter "supercompensare" le abilità motorie-sportive dei soggetti per raggiungere i risultati tanto desiderati.
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