Background: Type 2 diabetes mellitus (T2DM) is a widespread disease, with a 5% prevalence in Italian adult population. To this day, the appropriate anti-diabetic therapy is chosen based on decisional algorithms which don’t include the patient’s body composition (BC) and this can have a big impact on cardiovascular risk and quality of life (QoL). Recent studies have shown that the pathological excess of visceral adipose tissue (VAT) can lead to a subclinical, widespread inflammatory state that contributing to the onset of microvascular damage associated with diabetes. About ten years ago a new class of hypoglicemic drugs was introduced, SGLT-2 inhibitors (SGLT2i), which have shown to significantly reduce VAT and [the] associated cardiovascular risk in T2DM patients. Objectives: The aim of this study is to evaluate T2DM patient’s BC and QoL to highlight an eventual significant correlation with the antidiabetic therapy in progress. Materials and Methods: This cross-sectional study was conducted on 52 outpatient patients belonging to the A.O.U. Città della Salute e della Scienza – San Giovanni Antica Sede in Turin. T2DM patients treated with metformin and SGLT2i were selected, using inclusion criteria such as HbA1c < 8.5%, eGFR > 45 ml/min, BMI < 35 kg/m2 and the absence of acute illnesses to limit confounding factors. Patients were then divided into four groups according to sex and administered drugs. Several questionnaires were administered to assess patients’ QoL (SF-23), physical activity level (IPAQ), caloric intake (EPIC) and bioelectrical reactance and resistance were measured through AkernBIA 101®. Reactance and resistance were analysed via BodyGramPlus® software to obtain the BC parameters and via BIVAconfidence and BIVAtolerance softwares to obtain the RXc graph. Collected data was analysed with appropriate statistical tests such as independent samples Student’s t-test. Results: No statistically significant difference was found between our groups of patients; difference in mean FFM between male patients taking SGLT2i + metformin and the ones treated with metformin only was -2.07 kg/m (CI95% -3.15 – +2.74), whereas for FM the difference was -1.17 kg/m (CI95% -5.55 – +3.20). ECW difference was not significant as well, with values ranging from -3.76% to +4.25% (CI95%). The same result emerged from female groups, with a FFM mean difference of 0.64 kg/m (CI95% -2.30 – +3.59) and FM mean difference of 5.99 kg/m (CI95% -0.39 – +12.38). ECW mean difference was 1.71% (CI95% -1.29 – +4.72). Phase angle was measured in all patients without finding significant difference between analysed groups. BIVA analysis highlighted a significant difference between both male and female groups and standard Italian population with  = 0.05, whereas no significant difference was found between groups taking different medications. Our groups resulted homogeneous in QoL and physical activity level. Conclusions: No significant difference was found between our groups of patients; nevertheless, given the different results of pre-existing studies, it is likely that further study with a longitudinal prospective are needed to highlight the effects of SLGT2i on BC and QoL.

Premesse: Il diabete mellito di tipo 2 (DMT2) è una patologia largamente diffusa, con una prevalenza del 5% nella popolazione adulta in Italia. La scelta della terapia antidiabetica più appropriata è oggi guidata da algoritmi decisionali che non tengono conto della composizione corporea (BC) dei pazienti, aspetto che tuttavia ha un grosso impatto sul rischio cardiovascolare e sulla qualità di vita (QoL). Studi recenti dimostrano come la presenza di tessuto adiposo viscerale in eccesso porti ad un quadro infiammatorio subclinico diffuso che contribuisce alla genesi del danno microvascolare associato al diabete. Da alcuni anni si è resa disponibile una nuova classe di farmaci ipoglicemizzanti, gli inibitori del SGLT-2 (SGLT2i), che ha dimostrato di ridurre significativamente il tessuto adiposo viscerale e il rischio cardiovascolare nei pazienti diabetici. Obiettivi: L’obiettivo di questo studio è di analizzare la composizione corporea e la qualità di vita di un campione di pazienti affetti da DMT2 con lo scopo di valutare l’eventuale associazione con la terapia antidiabetica in atto. Materiali e metodi: Lo studio trasversale è stato condotto su 52 pazienti afferenti all’Ambulatorio di Diabetologia della SCDU Endocrinologia, Diabetologia e Metabolismo c/o il San Giovanni Antica Sede – A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino. Sono stati selezionati soggetti affetti da DMT2 trattati con metformina e SGLT2i, utilizzando criteri di inclusione come HbA1c < 8.5%, eGFR > 45 ml/min, BMI < 35 kg/m2 e assenza di condizioni di flogosi acuta per limitare i fattori confondenti. I pazienti così selezionati sono stati divisi in quattro gruppi a seconda del sesso e della terapia in atto. Sono stati somministrati questionari relativi alla QoL (SF-23), al livello di attività fisica (IPAQ), all’introito calorico (EPIC) e sono state misurate reattanza e resistenza tramite AkernBIA 101®. Reattanza e resistenza sono state analizzate tramite software BodyGramPlus® per ottenere le variabili della BC e tramite software BIVAconfidence e BIVAtolerance per ottenere il grafico vettoriale BIVA. I dati sono stati studiati attraverso test statistici appropriati come il t-test per campioni indipendenti con uguale varianza. Risultati: Non è stata trovata una differenza statisticamente significativa tra i gruppi analizzati; la differenza tra la FFM media dei pazienti maschi che assumono SGLT2i + metformina e il gruppo che assume sola metformina è di -2.07 kg/m (IC95% -3.15 – +2.74), mentre per la FM è di -1.17 kg/m (IC95% -5.55 – +3.20). Anche per quanto riguarda la ECW la differenza non è significativa, con valori di 0.24% (IC95% -3.76 – +4.25). Lo stesso risultato è emerso nei campioni femminili, con una differenza della FFM media di 0.64 kg/m (IC95% -2.30 – +3.59) e della FM media di 5.99 kg/m (IC95% -0.39 – +12.38). La differenza di ECW media è risultata essere di 1.71% (IC95% -1.29 – +4.72). Anche l’angolo di fase è stato misurato in tutti i soggetti, senza rilevare differenze significative tra i gruppi analizzati. L’analisi BIVA ha evidenziato una differenza significativa tra il nostro campione e la popolazione di riferimento italiana con una significatività  = 0.05, mentre non è stata rilevata differenza tra i gruppi trattati con farmaci differenti. Il campione risulta omogeneo per QoL e livello di attività fisica. Conclusioni: Non sono state evidenziate differenze significative tra i gruppi di soggetti studiati; tuttavia, visti i risultati differenti degli studi preesistenti, è probabile che siano necessari studi con una prospettiva longitudinale per evidenziare gli effetti dei SGLT2i sulla BC e QoL dei pazienti.

Effetti dei farmaci antidiabetici su composizione corporea e qualità della vita nel diabete mellito tipo 2. Studio trasversale.

GAIDO, ANDREA
2020/2021

Abstract

Premesse: Il diabete mellito di tipo 2 (DMT2) è una patologia largamente diffusa, con una prevalenza del 5% nella popolazione adulta in Italia. La scelta della terapia antidiabetica più appropriata è oggi guidata da algoritmi decisionali che non tengono conto della composizione corporea (BC) dei pazienti, aspetto che tuttavia ha un grosso impatto sul rischio cardiovascolare e sulla qualità di vita (QoL). Studi recenti dimostrano come la presenza di tessuto adiposo viscerale in eccesso porti ad un quadro infiammatorio subclinico diffuso che contribuisce alla genesi del danno microvascolare associato al diabete. Da alcuni anni si è resa disponibile una nuova classe di farmaci ipoglicemizzanti, gli inibitori del SGLT-2 (SGLT2i), che ha dimostrato di ridurre significativamente il tessuto adiposo viscerale e il rischio cardiovascolare nei pazienti diabetici. Obiettivi: L’obiettivo di questo studio è di analizzare la composizione corporea e la qualità di vita di un campione di pazienti affetti da DMT2 con lo scopo di valutare l’eventuale associazione con la terapia antidiabetica in atto. Materiali e metodi: Lo studio trasversale è stato condotto su 52 pazienti afferenti all’Ambulatorio di Diabetologia della SCDU Endocrinologia, Diabetologia e Metabolismo c/o il San Giovanni Antica Sede – A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino. Sono stati selezionati soggetti affetti da DMT2 trattati con metformina e SGLT2i, utilizzando criteri di inclusione come HbA1c < 8.5%, eGFR > 45 ml/min, BMI < 35 kg/m2 e assenza di condizioni di flogosi acuta per limitare i fattori confondenti. I pazienti così selezionati sono stati divisi in quattro gruppi a seconda del sesso e della terapia in atto. Sono stati somministrati questionari relativi alla QoL (SF-23), al livello di attività fisica (IPAQ), all’introito calorico (EPIC) e sono state misurate reattanza e resistenza tramite AkernBIA 101®. Reattanza e resistenza sono state analizzate tramite software BodyGramPlus® per ottenere le variabili della BC e tramite software BIVAconfidence e BIVAtolerance per ottenere il grafico vettoriale BIVA. I dati sono stati studiati attraverso test statistici appropriati come il t-test per campioni indipendenti con uguale varianza. Risultati: Non è stata trovata una differenza statisticamente significativa tra i gruppi analizzati; la differenza tra la FFM media dei pazienti maschi che assumono SGLT2i + metformina e il gruppo che assume sola metformina è di -2.07 kg/m (IC95% -3.15 – +2.74), mentre per la FM è di -1.17 kg/m (IC95% -5.55 – +3.20). Anche per quanto riguarda la ECW la differenza non è significativa, con valori di 0.24% (IC95% -3.76 – +4.25). Lo stesso risultato è emerso nei campioni femminili, con una differenza della FFM media di 0.64 kg/m (IC95% -2.30 – +3.59) e della FM media di 5.99 kg/m (IC95% -0.39 – +12.38). La differenza di ECW media è risultata essere di 1.71% (IC95% -1.29 – +4.72). Anche l’angolo di fase è stato misurato in tutti i soggetti, senza rilevare differenze significative tra i gruppi analizzati. L’analisi BIVA ha evidenziato una differenza significativa tra il nostro campione e la popolazione di riferimento italiana con una significatività  = 0.05, mentre non è stata rilevata differenza tra i gruppi trattati con farmaci differenti. Il campione risulta omogeneo per QoL e livello di attività fisica. Conclusioni: Non sono state evidenziate differenze significative tra i gruppi di soggetti studiati; tuttavia, visti i risultati differenti degli studi preesistenti, è probabile che siano necessari studi con una prospettiva longitudinale per evidenziare gli effetti dei SGLT2i sulla BC e QoL dei pazienti.
Effects of anti-diabetic drugs on body composition and quality of life in type 2 diabetes mellitus. Cross-sectional study.
Background: Type 2 diabetes mellitus (T2DM) is a widespread disease, with a 5% prevalence in Italian adult population. To this day, the appropriate anti-diabetic therapy is chosen based on decisional algorithms which don’t include the patient’s body composition (BC) and this can have a big impact on cardiovascular risk and quality of life (QoL). Recent studies have shown that the pathological excess of visceral adipose tissue (VAT) can lead to a subclinical, widespread inflammatory state that contributing to the onset of microvascular damage associated with diabetes. About ten years ago a new class of hypoglicemic drugs was introduced, SGLT-2 inhibitors (SGLT2i), which have shown to significantly reduce VAT and [the] associated cardiovascular risk in T2DM patients. Objectives: The aim of this study is to evaluate T2DM patient’s BC and QoL to highlight an eventual significant correlation with the antidiabetic therapy in progress. Materials and Methods: This cross-sectional study was conducted on 52 outpatient patients belonging to the A.O.U. Città della Salute e della Scienza – San Giovanni Antica Sede in Turin. T2DM patients treated with metformin and SGLT2i were selected, using inclusion criteria such as HbA1c < 8.5%, eGFR > 45 ml/min, BMI < 35 kg/m2 and the absence of acute illnesses to limit confounding factors. Patients were then divided into four groups according to sex and administered drugs. Several questionnaires were administered to assess patients’ QoL (SF-23), physical activity level (IPAQ), caloric intake (EPIC) and bioelectrical reactance and resistance were measured through AkernBIA 101®. Reactance and resistance were analysed via BodyGramPlus® software to obtain the BC parameters and via BIVAconfidence and BIVAtolerance softwares to obtain the RXc graph. Collected data was analysed with appropriate statistical tests such as independent samples Student’s t-test. Results: No statistically significant difference was found between our groups of patients; difference in mean FFM between male patients taking SGLT2i + metformin and the ones treated with metformin only was -2.07 kg/m (CI95% -3.15 – +2.74), whereas for FM the difference was -1.17 kg/m (CI95% -5.55 – +3.20). ECW difference was not significant as well, with values ranging from -3.76% to +4.25% (CI95%). The same result emerged from female groups, with a FFM mean difference of 0.64 kg/m (CI95% -2.30 – +3.59) and FM mean difference of 5.99 kg/m (CI95% -0.39 – +12.38). ECW mean difference was 1.71% (CI95% -1.29 – +4.72). Phase angle was measured in all patients without finding significant difference between analysed groups. BIVA analysis highlighted a significant difference between both male and female groups and standard Italian population with  = 0.05, whereas no significant difference was found between groups taking different medications. Our groups resulted homogeneous in QoL and physical activity level. Conclusions: No significant difference was found between our groups of patients; nevertheless, given the different results of pre-existing studies, it is likely that further study with a longitudinal prospective are needed to highlight the effects of SLGT2i on BC and QoL.
GHIGO, EZIO
IMPORT TESI SOLO SU ESSE3 DAL 2018
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