The aim of the thesis is to analyze the Indeterminacy Argument against vague existence, formulated by David Lewis and Theodore Sider. The argument is a reductio ad absurdum that comes to the following conclusion: if the existential quantifier is absolutely unrestricted, then 'there is' is not vague. If this conclusion is correct, we must accept some non-trivial philosophical consequences. One consequence of the impossibility of vague existence is that the mereological relation of 'composition' is unrestricted. Another one is that the fundamental quantification, which describes the ontological structure of the world, is unrestricted. A further aspect concerns the meta-ontology: when two ontologies have a disagreement about what there is, they disagree about the structure of the world and not just on something verbal. Moreover, a particular objection is formulated on the basis of 'ontological pluralism'. This account holds that, since the refusal of vague existence is compatible with a description of the structure of reality using a plurality of restricted quantifiers, the indeterminacy argument is incorrect. In the last part of the study a number of criticisms, concerning the central role played by precisifications in the argument, are analyzed. The last one is the recent 'meta-linguistic objection': given that 'precisification' could be vague, the argument is not a legitimate reductio ad absurdum and existence could be vague.
L'obiettivo della tesi è analizzare l'argomento dell'indeterminatezza contro l'esistenza vaga, formulato da David Lewis e Theodore Sider. L'argomento è una reductio ad absurdum che giunge alla seguente conclusione: se il quantificatore esistenziale è assolutamente non-ristretto, allora 'esiste' non è vago. Se questa conclusione è corretta, derivano conseguenze filosofiche rilevanti. Una prima conseguenza afferma che la nozione mereologica di 'composizione' è assolutamente non-ristretta. Una seconda afferma che la quantificazione fondamentale, adatta a descrivere la struttura ontologica del mondo, è non-ristretta. Una conseguenza ulteriore concerne la metaontologia: quando due ontologie non sono d'accordo su cosa esiste, sono in disaccordo sulla struttura del mondo e non solo su qualcosa di verbale. Un'obiezione particolare è articolata a partire dal 'pluralismo ontologico'. Questo resoconto evidenzia che, poiché è possibile asserire la precisione di 'esiste' ed allo stesso tempo descrivere la realtà usando più quantificatori ristretti, la struttura dell'argomento di Lewis-Sider non è corretta. L'ultima parte dello studio si occupa di una serie di critiche che analizzano il ruolo centrale che, nell'argomento, hanno le precisificazioni. L'ultima è la recente obiezione metalinguistica: dal momento che 'precisificazione' può essere vago, l'argomento non è una reductio ad absurdum legittima e l'esistenza può essere vaga.
L'argomento dell'indeterminatezza contro l'esistenza vaga
RODIGHIERO, ROBERTO
2014/2015
Abstract
L'obiettivo della tesi è analizzare l'argomento dell'indeterminatezza contro l'esistenza vaga, formulato da David Lewis e Theodore Sider. L'argomento è una reductio ad absurdum che giunge alla seguente conclusione: se il quantificatore esistenziale è assolutamente non-ristretto, allora 'esiste' non è vago. Se questa conclusione è corretta, derivano conseguenze filosofiche rilevanti. Una prima conseguenza afferma che la nozione mereologica di 'composizione' è assolutamente non-ristretta. Una seconda afferma che la quantificazione fondamentale, adatta a descrivere la struttura ontologica del mondo, è non-ristretta. Una conseguenza ulteriore concerne la metaontologia: quando due ontologie non sono d'accordo su cosa esiste, sono in disaccordo sulla struttura del mondo e non solo su qualcosa di verbale. Un'obiezione particolare è articolata a partire dal 'pluralismo ontologico'. Questo resoconto evidenzia che, poiché è possibile asserire la precisione di 'esiste' ed allo stesso tempo descrivere la realtà usando più quantificatori ristretti, la struttura dell'argomento di Lewis-Sider non è corretta. L'ultima parte dello studio si occupa di una serie di critiche che analizzano il ruolo centrale che, nell'argomento, hanno le precisificazioni. L'ultima è la recente obiezione metalinguistica: dal momento che 'precisificazione' può essere vago, l'argomento non è una reductio ad absurdum legittima e l'esistenza può essere vaga.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/12499