La tesi intende analizzare il fenomeno globale delle emoji, dall'origine alla fine degli anni Novanta in Giappone ad oggi, osservando anche da un punto di vista comparativo come queste vengono utilizzate in contesti culturali diversi. Da non confondere con le emoticon testuali, create dagli stessi utenti attraverso la composizione di caratteri alfanumerici, le emoji sono dei pittogrammi digitali ispirati ai kanji (i caratteri giapponesi di origine cinese) e alle convenzioni visuali dei fumetti manga. Usate principalmente nelle conversazioni mediate, le emoji svolgono la stessa funzione degli elementi paraverbali di una conversazione faccia a faccia, come il tono di voce o le espressioni facciali. Facendo riferimento alle teorie della semiotica, l’analisi delle emoji dimostra come questi segni costituiscano un vero e proprio codice linguistico, la cui padronanza permette di comunicare stati d’animo ed altri aspetti emotivi che il solo testo scritto non è in grado di esprimere altrettanto efficacemente. La capacità di “mostrare” il proprio significato rende inoltre universale questo particolare mezzo di comunicazione, abbattendo le barriere linguistiche nelle conversazioni interculturali.

Emoji: dal Giappone a fenomeno globale

CORSETTI, ERIKA
2019/2020

Abstract

La tesi intende analizzare il fenomeno globale delle emoji, dall'origine alla fine degli anni Novanta in Giappone ad oggi, osservando anche da un punto di vista comparativo come queste vengono utilizzate in contesti culturali diversi. Da non confondere con le emoticon testuali, create dagli stessi utenti attraverso la composizione di caratteri alfanumerici, le emoji sono dei pittogrammi digitali ispirati ai kanji (i caratteri giapponesi di origine cinese) e alle convenzioni visuali dei fumetti manga. Usate principalmente nelle conversazioni mediate, le emoji svolgono la stessa funzione degli elementi paraverbali di una conversazione faccia a faccia, come il tono di voce o le espressioni facciali. Facendo riferimento alle teorie della semiotica, l’analisi delle emoji dimostra come questi segni costituiscano un vero e proprio codice linguistico, la cui padronanza permette di comunicare stati d’animo ed altri aspetti emotivi che il solo testo scritto non è in grado di esprimere altrettanto efficacemente. La capacità di “mostrare” il proprio significato rende inoltre universale questo particolare mezzo di comunicazione, abbattendo le barriere linguistiche nelle conversazioni interculturali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/124927