Per molto tempo l’infante è stato concepito come "oggetto" su cui esercitare potere, spesso confuso con un adulto, dimenticandosi dei propri bisogni psico-fisici e sociali. Ciò è avvenuto a causa di disvalori e modalità di intendere l’esercizio della genitorialità introiettati dai precedenti modelli famigliari. Da una vita famigliare scandita dai voleri del padre-padrone, caratterizzato da stili educativi rigidi, si è passati a due figure genitoriali, in alcuni casi, capaci di assistere attivamente il figlio nella crescita, e in altri, incapaci di svolgere ruoli autorevoli nei confronti dei figli.
Abuso all'infanzia: un'analisi storico-sociale
SANINO, ALESSIA
2019/2020
Abstract
Per molto tempo l’infante è stato concepito come "oggetto" su cui esercitare potere, spesso confuso con un adulto, dimenticandosi dei propri bisogni psico-fisici e sociali. Ciò è avvenuto a causa di disvalori e modalità di intendere l’esercizio della genitorialità introiettati dai precedenti modelli famigliari. Da una vita famigliare scandita dai voleri del padre-padrone, caratterizzato da stili educativi rigidi, si è passati a due figure genitoriali, in alcuni casi, capaci di assistere attivamente il figlio nella crescita, e in altri, incapaci di svolgere ruoli autorevoli nei confronti dei figli.File in questo prodotto:
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
866967_tesi.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
779.33 kB
Formato
Adobe PDF
|
779.33 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento:
https://hdl.handle.net/20.500.14240/124925