La pubblicità composta da immagini ed ognuna al suo interno ha degli elementi che la compongono. Questi ultimi di per sé hanno il loro significato ma mentre si relazionano tra di loro, all’interno di essa, ne acquisiscono altri: producono un messaggio. Nella lettura dell’immagine vi è qualcosa di condiviso socialmente, viene compresa perché possediamo gli strumenti per leggerla, ovvero la connessione tra segno e struttura mentale. Nel corso del tempo cambia la modalità di lettura di determinati segni e di conseguenza è cambiato il modo di rappresentarli. Come detto in precedenza associamo l’idea a qualcosa di percepibile materialmente e se quest’idea muta nel tempo deve cambiare anche il modo di rappresentarla per non rischiare che venga interpretata diversamente. L’evolversi dei fenomeni sociali ha avuto un significativo impatto sulla vita delle persone, influenzando inevitabilmente lo loro percezione della realtà e dell’ambiente circostante: sono cambiate le attribuzioni di significato che esse danno a ciò che le circonda. La centralità delle trasformazioni suddette si riflette anche nelle pubblicità, le quali sottolineano i cambiamenti dell’ambiente circostante, i nuovi valori sociali e ne rappresentano il significato rafforzando l’ideologia attuale. Affinché la pubblicità non sia anacronistica, le imprese sono state spinte ad adattare la loro identità affinché il target di riferimento si sentisse rappresentato e quindi fidelizzato al brand. Il modo di rappresentare deve essere coerente con il modo di pensare, in questo caso, del target. Grazie alla pubblicità possiamo comprendere cosa sta cambiando nel mondo, quali sono le tematiche che stanno più a cuore, o semplicemente ciò a cui si fornisce più attenzione in quel dato momento. Verrà sottolineato come la scelta delle aziende di dare più importanza alle questioni sociali, insieme ai valori intangibili che veicolano, creano più engagement rispetto alla valorizzazione di determinate caratteristiche associate alle qualità intrinseche del prodotto. In questa tesi, ho scelto appositamente spot che parlassero di temi appartenenti a minoranze come il razzismo, l’omofobia, il body shaming, per evidenziare come questi siano sempre di più al centro del mirino sociale, proprio grazie ad una maggiore sensibilizzazione che nel corso del tempo ha colpito le diverse generazioni, facendoli diventare molto sentiti dall’opinione pubblica. In questo senso, vorrei analizzare il modo in cui le aziende costituiscono le loro strategie pubblicitarie, dimostrando come sia sempre più diffusa la corrispondenza tra brand e persone: l’identità della marca è caratterizzata da valori, principi ed idee che vengono rappresentate attraverso gli spot come se fossero la voce dell’individuo. Le persone si legano ai valori dell’azienda come se si legassero ai valori di un’altra persona, creando così una relazione che si basa sull’emozione. Il mio elaborato vuole dimostrare la teoria sopra esplicata tramite l’analisi valoriale dei seguenti brand: Sprite, Colgate e Zalando. L’analisi si concentrerà sugli spot negli anni 2014-2019 sottolineando l’evidente cambiamento della modalità di rappresentare la realtà contemporanea. In questo momento storico, tra le principali tendenze di fidelizzazione applicate vi è quella in cui le aziende valorano l’opposizione agli stereotipi interiorizzati tra cui il razzismo, l’omofobia e il body shaming.
L’evoluzione rappresentativa della pubblicità: dalla narrazione alla passione
ALTIERI, ELEONORA
2019/2020
Abstract
La pubblicità composta da immagini ed ognuna al suo interno ha degli elementi che la compongono. Questi ultimi di per sé hanno il loro significato ma mentre si relazionano tra di loro, all’interno di essa, ne acquisiscono altri: producono un messaggio. Nella lettura dell’immagine vi è qualcosa di condiviso socialmente, viene compresa perché possediamo gli strumenti per leggerla, ovvero la connessione tra segno e struttura mentale. Nel corso del tempo cambia la modalità di lettura di determinati segni e di conseguenza è cambiato il modo di rappresentarli. Come detto in precedenza associamo l’idea a qualcosa di percepibile materialmente e se quest’idea muta nel tempo deve cambiare anche il modo di rappresentarla per non rischiare che venga interpretata diversamente. L’evolversi dei fenomeni sociali ha avuto un significativo impatto sulla vita delle persone, influenzando inevitabilmente lo loro percezione della realtà e dell’ambiente circostante: sono cambiate le attribuzioni di significato che esse danno a ciò che le circonda. La centralità delle trasformazioni suddette si riflette anche nelle pubblicità, le quali sottolineano i cambiamenti dell’ambiente circostante, i nuovi valori sociali e ne rappresentano il significato rafforzando l’ideologia attuale. Affinché la pubblicità non sia anacronistica, le imprese sono state spinte ad adattare la loro identità affinché il target di riferimento si sentisse rappresentato e quindi fidelizzato al brand. Il modo di rappresentare deve essere coerente con il modo di pensare, in questo caso, del target. Grazie alla pubblicità possiamo comprendere cosa sta cambiando nel mondo, quali sono le tematiche che stanno più a cuore, o semplicemente ciò a cui si fornisce più attenzione in quel dato momento. Verrà sottolineato come la scelta delle aziende di dare più importanza alle questioni sociali, insieme ai valori intangibili che veicolano, creano più engagement rispetto alla valorizzazione di determinate caratteristiche associate alle qualità intrinseche del prodotto. In questa tesi, ho scelto appositamente spot che parlassero di temi appartenenti a minoranze come il razzismo, l’omofobia, il body shaming, per evidenziare come questi siano sempre di più al centro del mirino sociale, proprio grazie ad una maggiore sensibilizzazione che nel corso del tempo ha colpito le diverse generazioni, facendoli diventare molto sentiti dall’opinione pubblica. In questo senso, vorrei analizzare il modo in cui le aziende costituiscono le loro strategie pubblicitarie, dimostrando come sia sempre più diffusa la corrispondenza tra brand e persone: l’identità della marca è caratterizzata da valori, principi ed idee che vengono rappresentate attraverso gli spot come se fossero la voce dell’individuo. Le persone si legano ai valori dell’azienda come se si legassero ai valori di un’altra persona, creando così una relazione che si basa sull’emozione. Il mio elaborato vuole dimostrare la teoria sopra esplicata tramite l’analisi valoriale dei seguenti brand: Sprite, Colgate e Zalando. L’analisi si concentrerà sugli spot negli anni 2014-2019 sottolineando l’evidente cambiamento della modalità di rappresentare la realtà contemporanea. In questo momento storico, tra le principali tendenze di fidelizzazione applicate vi è quella in cui le aziende valorano l’opposizione agli stereotipi interiorizzati tra cui il razzismo, l’omofobia e il body shaming.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
804445_levoluzionerappresentativadellapubblicitdallanarrazioneallapassione.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
3.93 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.93 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/124899