Study design: systematic review of the literature. Objective: to determine whether the high-intensity rehabilitation intervention in patients undergoing elective hip and knee replacement is a safe and effective treatment with regard to the functional capabilities of the study participants. Background: joint replacement surgeries are by far among the most practiced by orthopedists all over the world. This outcome is closely correlated to the increase in the incidence of osteoarthritis, the primary cause of these operations. Despite the severe clinical and epidemiological impact that this type of intervention has on the population, there is little consensus in the literature on the duration and intensity that rehabilitation after prosthetic surgery should have. In addition, there is still no review that systematically investigates the effectiveness of high-intensity treatment, but reportely recent studies it seems to be one of the types of rehabilitation that bring the greatest benefits. Methods: we conducted a systematic literature search on 23rd January 2020 on the following databases: PubMed, Scopus, EMBASE, PEDro and CENTRAL. We included randomized controlled trials (RCTs) and pilot RCTs that read of patients operated for elective hip and knee replacement. Concerning experimental intervention, we included studies that provide high-intensity rehabilitation, in relation to the % of repetition maximum (% RM) used for strengthening, to the heart rate (HR) or %VO2 consumed during training or to perceived fatigue via the BORG scale or the visual analogic scale (VAS). Concerning the comparator treatment, we included studies providing standard, low intensity or no intervention rehabilitation to the control group. We assessed the risk of bias of each RCT using the Cochrane Musculoskeletal Group and the Cochrane Handbook for Systematic Reviews of Interventions criteria; we excluded studies of low methodological quality. Finally, where possible, we conducted a meta-analysis for functional outcomes and a descriptive analysis regarding the safety of the interventions provided. Results: we included 13 studies of high methodological quality in the systematic review. We performed meta-analysis for a single comparison (high-intensity rehabilitation versus low-intensity or standard rehabilitation or no intervention). The experimental intervention was found to be more effective in improving the strength of the knee extensors and the ability of the sit to stand passage. In the contrary, the comparator treatment is preferable to increase the active range of motion (ROM) of the knee flexion. For the other functional outcomes analyzed there were no statistically significant differences between the two comparison groups. With regard the safety of the intervention, no study included concludes that a high intensity treatment is unsafe, despite the fact that in some trials the onset of adverse events during its administration is reported by the authors. Conclusion: High-intensity rehabilitation surgery can be considered a safe treatment and is preferable to standard, low-intensity treatment or no intervention to improve knee extensor strength and sit-to-stand ability. Nevertheless, it is less effective than the interventions administered as a comparison in improving the active range of motion in knee flexion.
Disegno dello studio: revisione sistematica della letteratura. Obiettivo: determinare se l'intervento riabilitativo ad alta intensità in pazienti operati di protesi elettiva d'anca e di ginocchio sia sicuro ed efficace per quanto riguarda le capacità funzionali dei partecipanti dello studio. Background: gli interventi chirurgici di protesizzazione articolare sono tra quelli più praticati dagli ortopedici di tutto il mondo. Questo dato è strettamente correlato con l'aumento dell'incidenza di osteoartrosi, la causa primaria di queste operazioni. Nonostante il grande impatto clinico ed epidemiologico che questo tipo di intervento ha sulla popolazione, in letteratura c'è scarso consenso sulla durata e intensità che la riabilitazione dopo chirurgia protesica dovrebbe avere. Inoltre non esiste ancora una revisione che indaghi in modo sistematico e nello specifico l'efficacia del trattamento ad alta intensità, ma da recenti studi sembra far parte delle tipologie riabilitative che apportano i benefici maggiori. Metodi: è stata condotta una ricerca sistematica della letteratura il 23 Gennaio 2020 sulle seguenti banche dati: PubMed, Scopus, EMBASE, PEDro e CENTRAL. Sono stati inclusi randomized controlled trial (RCT) ed RCT pilota in cui pazienti operati di protesi elettiva d'anca e di ginocchio seguono nel gruppo sperimentale un intervento riabilitativo ad alta intensità, inteso rispetto alla % di repetition maximum (%RM) utilizzata per il rinforzo, alla frequenza cardiaca o %VO2 massima consumata durantel'allenamento o alla fatica percepita tramite scala BORG o la visual analogic scale (VAS). Rispetto al trattamento di confronto sono stati inclusi studi che erogano riabilitazione standard, a bassa intensità o nessun intervento al gruppo controllo. Di ciascun RCT è stata valutato il rischio di bias utilizzando i criteri del Cochrane Musculoskeletal Group e del Cochrane Handbook for Systematic Reviews of Interventions: sono quindi stati esclusi gli studi di bassa qualità metodologica. Infine è stata condotta, dove possibile, una metanalisi per gli outcome funzionali e un'analisi descrittiva riguardo alla sicurezza degli interventi erogati. Risultati: sono stati inclusi 13 studi di alta qualità metodologica nella revisione sistematica. È stata effettuata la metanalisi per un unico confronto (riabilitazione ad alta intensità versus riabilitazione a bassa intensità o standard o nessun intervento). L'intervento sperimentale è risultato essere più efficace nel migliorare la forza dei muscoli estensori di ginocchio e l'abilità del passaggio sit to stand. Al contrario il trattamento di confronto è preferibile per aumentare il range of motion (ROM) attivo di ginocchio in flessione. Per gli altri outcome funzionali analizzati non vi sono differenze statisticamente significative tra i due gruppi del confronto. Per quanto riguarda la sicurezza dell'intervento, nessuno studio conclude che un trattamento ad alta intensità sia poco sicuro, nonostante in alcuni trial venga riportata dagli autori l'insorgenza di eventi avversi durante la sua somministrazione. Conclusioni: l'intervento riabilitativo ad alta intensità può essere considerato un trattamento sicuro ed è preferibile a un trattamento standard, a bassa intensità o nessun intervento per migliorare la forza degli estensori di ginocchio e il passaggio sit to stand. Risulta invece meno efficace degli interventi somministrati come confronto nel migliorare l'articolarità attiva in fessione di ginocchio.
Outcome funzionali della riabilitazione ad alta intensità in pazienti con esiti di protesi elettiva di ginocchio e anca: una revisione sistematica
DI PARDO, FEDERICA
2019/2020
Abstract
Disegno dello studio: revisione sistematica della letteratura. Obiettivo: determinare se l'intervento riabilitativo ad alta intensità in pazienti operati di protesi elettiva d'anca e di ginocchio sia sicuro ed efficace per quanto riguarda le capacità funzionali dei partecipanti dello studio. Background: gli interventi chirurgici di protesizzazione articolare sono tra quelli più praticati dagli ortopedici di tutto il mondo. Questo dato è strettamente correlato con l'aumento dell'incidenza di osteoartrosi, la causa primaria di queste operazioni. Nonostante il grande impatto clinico ed epidemiologico che questo tipo di intervento ha sulla popolazione, in letteratura c'è scarso consenso sulla durata e intensità che la riabilitazione dopo chirurgia protesica dovrebbe avere. Inoltre non esiste ancora una revisione che indaghi in modo sistematico e nello specifico l'efficacia del trattamento ad alta intensità, ma da recenti studi sembra far parte delle tipologie riabilitative che apportano i benefici maggiori. Metodi: è stata condotta una ricerca sistematica della letteratura il 23 Gennaio 2020 sulle seguenti banche dati: PubMed, Scopus, EMBASE, PEDro e CENTRAL. Sono stati inclusi randomized controlled trial (RCT) ed RCT pilota in cui pazienti operati di protesi elettiva d'anca e di ginocchio seguono nel gruppo sperimentale un intervento riabilitativo ad alta intensità, inteso rispetto alla % di repetition maximum (%RM) utilizzata per il rinforzo, alla frequenza cardiaca o %VO2 massima consumata durantel'allenamento o alla fatica percepita tramite scala BORG o la visual analogic scale (VAS). Rispetto al trattamento di confronto sono stati inclusi studi che erogano riabilitazione standard, a bassa intensità o nessun intervento al gruppo controllo. Di ciascun RCT è stata valutato il rischio di bias utilizzando i criteri del Cochrane Musculoskeletal Group e del Cochrane Handbook for Systematic Reviews of Interventions: sono quindi stati esclusi gli studi di bassa qualità metodologica. Infine è stata condotta, dove possibile, una metanalisi per gli outcome funzionali e un'analisi descrittiva riguardo alla sicurezza degli interventi erogati. Risultati: sono stati inclusi 13 studi di alta qualità metodologica nella revisione sistematica. È stata effettuata la metanalisi per un unico confronto (riabilitazione ad alta intensità versus riabilitazione a bassa intensità o standard o nessun intervento). L'intervento sperimentale è risultato essere più efficace nel migliorare la forza dei muscoli estensori di ginocchio e l'abilità del passaggio sit to stand. Al contrario il trattamento di confronto è preferibile per aumentare il range of motion (ROM) attivo di ginocchio in flessione. Per gli altri outcome funzionali analizzati non vi sono differenze statisticamente significative tra i due gruppi del confronto. Per quanto riguarda la sicurezza dell'intervento, nessuno studio conclude che un trattamento ad alta intensità sia poco sicuro, nonostante in alcuni trial venga riportata dagli autori l'insorgenza di eventi avversi durante la sua somministrazione. Conclusioni: l'intervento riabilitativo ad alta intensità può essere considerato un trattamento sicuro ed è preferibile a un trattamento standard, a bassa intensità o nessun intervento per migliorare la forza degli estensori di ginocchio e il passaggio sit to stand. Risulta invece meno efficace degli interventi somministrati come confronto nel migliorare l'articolarità attiva in fessione di ginocchio.File | Dimensione | Formato | |
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