"Il ruolo del fisioterapista nella gestione delle principali disfunzioni muscoloscheletriche delle modelle: Uno studio trasversale"

Study design: cross-sectional study, consisting of an epidemiological investigation and a descriptive observational study. Objectives: To analyze the type and frequency of musculoskeletal dysfunctions related to the modeling profession, going to deepen the relationship between exposure to risk factors and clinical manifestation. Propose, a targeted and specific rehabilitation approach through the fundamentals of prevention, applied to musculoskeletal dysfunction related to the profession. Background: Insufficient consideration has been given so far to musculoskeletal dysfunction by functional overload which can be met by models. In the literature there are many studies on models that only analyze anorexia and depression in models; there are almost no research studies that investigate the type and frequency of pathologies affecting the musculoskeletal, associated with the work of the models. However, the few studies found on sites not even certified have been highlighted as risk factors for the development of pathologies at the musculoskeletal of models: the prolonged use of high-heeled shoes, the long-term maintenance of upright posture. Materials and Methods: the cross sectional study was carried out through the administration of a questionnaire, distributed online anonymously, to some models employed by an agency in Italy. The data taken into consideration are: Age, BMI, female, years of work, weekly working days and daily hours, types of accidents, type, frequency. locations and intensity of the disorder, incidence on work, need to do rehabilitation or less height of the heel and daily hours of holding shoes with high heels, implications of the agency on the well-being and health of models. Results: 52 % of the models surveyed tested positive for musculoskeletal dysfunction. Among the most affected districts were identified the lower limb, mainly with tibiotarsica and the foot, lumbar area, cervical and knee. As risk factors related to the onset of dysfunction we find the working posture, the prolonged use of high-heeled shoes, age, years of work experience, daily working hours, a low BMI, eating disorders and psychological stress. The majority of positive models indicated as the main symptomatology the pain interfering on the work activity. Despite this, most of them said they felt it best not to consult a specialist, looking for faster solutions such as pharmaceuticals, general massages or cohabiting with symptomatology, Developing, therefore, incorrect motor patterns that over time generate other problems or aggravate the problems already present, with constant recurrence. Conclusions: like many other professions at risk of developing diseases associated with work, the modeling profession presents a real risk factor to develop musculoskeletal dysfunction. It has specific peculiarities that cannot be neglected by the rehabilitating therapist, during the identification of the problem, the individualization and the execution treatment. The physiotherapist must take into account all the specific risk factors of this profession, both psychological, physical and environmental in relation to the individual model and the manner of carrying out his duties. In this particular universe it would be appropriate for the physiotherapist to collaborate and work in teams with other professional figures, such as nutritionists, and in close harmony with the model.First of all by adopting a preventive and ergonomic.

Disegno dello studio: studio osservazionale trasversale. Obiettivi: analizzare la tipologia e la frequenza delle disfunzioni muscolo scheletriche correlate alla professione di modella, andando ad approfondire la relazione tra l'esposizione ai fattori di rischio e la manifestazione clinica. Proporre, un approccio riabilitativo mirato e specifico attraverso i fondamenti della prevenzione, applicati alle disfunzioni muscolo scheletriche correlate alla professione. Background: In letteratura sono presenti molti studi sulle modelle che si limitano ad analizzare l'anoressia e la depressione nelle modelle; sono pressoché inesistenti studi di ricerca che indaghino sulla tipologia e sulla frequenza delle patologie a carico dell'apparato muscolo scheletrico, associate all'attività lavorativa delle modelle. Tuttavia, dai pochi studi trovati su siti neanche certificati sono stati evidenziati come fattori di rischio per lo sviluppo di patologie a carico dell'apparato moscolo scheletrico nelle modelle: l'uso prolungato delle scarpe con il tacco alto, il mantenimento per tempi prolungati della postura eretta, disturbi alimentari, i fattori psicologici. Materiali e Metodi: lo studio osservazionale trasversale è stato realizzato attraverso la somministrazione di un questionario, distribuito online in forma anonima, a modelle dipendenti di un'agenzia in Italia. I dati presi in considerazione sono: L'età, BMI, sesso femminile, anni di attività lavorativa, giorni lavorativi settimanili ed ore giornaliere, tipi di infortuni, tipologia, frequenza. sedi ed intensità del disturbo, incidenza sull'attività lavorativa, necessità di fare riabilitazione o meno altezza del tacco ed ore giornaliere di tenuta delle scarpe con tacco alto, implicazioni dell'agenzia sul benessere e la salute delle modelle. Risultati: il 52 % delle modelle intervistate è risultato positivo alla presenza di disfunzioni muscolo scheletriche. Tra i distretti più coinvolti sono stati individuati l'arto inferiore, prevalentemente con la tibiotarsica ed il piede, la zona lombare, la cervicale ed il ginocchio. Come fattori di rischio correlati all'insorgenza delle disfunzioni troviamo la postura lavorativa, l'uso prolungato delle scarpe con il tacco alto, l'età, gli anni di esperienza lavorativa, le ore giornaliere di lavoro, un BMI basso e stress. La maggioranza delle modelle positive ha indicato come la sintomatologia principale il dolore interferente sull' attività lavorativa. Nonostante ciò gran parte di loro ha dichiarato di aver ritenuto meglio non consultare uno specialista ma di convivere con la sintomatologia, Sviluppando, quindi, pattern motori scorretti che con il tempo generanno altre problematiche o aggraveranno i problemi già presenti, con costanti recidive. Conclusioni: La professione di modella potrebbe rappresentare un fattore rischio di sviluppare disfunzioni muscolo scheletriche. Essa presenta delle peculiarità specifiche che non possono essere tralasciate dal terapista riabilitante, durante l'identificazione del problema, l'individualizzazione e l'esecuzione del trattamento. Il fisioterapista dovrà tenere presenti tutti i fattori di rischio specifici di questa professione, sia psicologici, fisici ed ambientali in relazione alla singola modella ed alle modalità di svolgimento delle sue mansioni. In questo particolare universo sarebbe opportuno che il fisioterapista collaborasse e lavorasse e lavorasse in team con altre figure professionali, quali i nutrizionista.