This work aims to describe the suffering that can occur within a relationship where the subject perceives that his identity is not recognized or accepted by the society or the other. To explain this I have chosen to use the Cassandra myth as a metaphor of "not being seen by others" and as the central thread of the entire script. The script then presents an exposure of the main psychodynamic thoughts about the construction of identity, the relationship with the primary figures, the relationship with both others than society. Lastly, it is proposed psychodynamic analysis of both the myth of Cassandra than the dreams collected in the book: ¿Cassandra¿ by Christa Wolf, in order to understand and explain the development of a history of dysfunctional relationships experienced by the main character and highlight the dynamic, emotional and transformative aspects that can arise against a relational suffering.
Il presente lavoro si propone di descrivere la sofferenza che può occorrere all'interno di una relazione, laddove il soggetto percepisca che la propria identità non venga riconosciuta o accolta dall'altro o dalla società. Per fare questo si è scelto di utilizzare il mito di Cassandra come metafora del ¿non essere visti dagli altri¿ e come fil rouge dell'intero scritto. L'elaborato presenta, quindi, una esposizione dei principali pensieri psicodinamici riguardo la costruzione dell'identità, la relazione con le figure primarie, la relazione con gli altri e la società. Infine, si propone un'analisi psicodinamica del mito di Cassandra e dei sogni raccolti nel libro Cassandra di Christa Wolf, ai fini di comprendere e illustrare lo sviluppo di una storia di relazioni disfunzionali vissute dalla protagonista ed evidenziarne gli aspetti dinamici, emotivi e trasformativi che possono insorgere a fronte di una sofferenza relazionale.
Cassandra: La sofferenza di non essere riconosciuti
RHON, ANDREA
2014/2015
Abstract
Il presente lavoro si propone di descrivere la sofferenza che può occorrere all'interno di una relazione, laddove il soggetto percepisca che la propria identità non venga riconosciuta o accolta dall'altro o dalla società. Per fare questo si è scelto di utilizzare il mito di Cassandra come metafora del ¿non essere visti dagli altri¿ e come fil rouge dell'intero scritto. L'elaborato presenta, quindi, una esposizione dei principali pensieri psicodinamici riguardo la costruzione dell'identità, la relazione con le figure primarie, la relazione con gli altri e la società. Infine, si propone un'analisi psicodinamica del mito di Cassandra e dei sogni raccolti nel libro Cassandra di Christa Wolf, ai fini di comprendere e illustrare lo sviluppo di una storia di relazioni disfunzionali vissute dalla protagonista ed evidenziarne gli aspetti dinamici, emotivi e trasformativi che possono insorgere a fronte di una sofferenza relazionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/12457