The inclusion in the nursery outlines the need to disseminate and develop models of coexistence open to encounter, solidarity, collaboration and dialogue with each other, in order to offer everyone equal opportunities for choice and growth. The goal of this work is to present the nursery as a right of the cancer child, for this reason in recent years, many services and educational projects relating to the "nursery in the hospital" have been finalized, with the aim of helping children to overcome the social and psychological isolation resulting from the disease. In 2017 in Turin, inside the Regina Margherita Children's Hospital, the first "nursery in hospital" was inaugurated, whose mission is to help children aged 0-36 months to overcome the risk factors caused by traumatic stress at which they are subjected to during their stay in hospital. The collaboration through a telephone conversation with the pedagogical coordinator of the "nursery in the hospital", allowed to know the typical day inside the nursery, the various manipulation activities presented to the children, in order to promote their identity construction, not enjoying the possibility of relating through a Peer Education (communication between peers), being immunosuppressed patients. Through extensive research, the importance of narrating and communicating the disease to the child was found through the use of the L.G. (Gray reading), mediated by metaphor, allowing the adult to use a language that is more accessible and understandable to the child himself. The result of this work is dedicated to information on the opening of new inclusive nurseries within the hospital environment, noting their importance above all for socially isolated children, putting the rights of the child and his family first, giving them, equal opportunities for growth and experience despite their health condition.
L'inclusione al nido delinea la necessità di diffondere e sviluppare modelli di convivenza aperta all'incontro , alla solidarietà , alla collaborazione e al dialogo con l'altro, al fine di offrire a tutti pari opportunità di scelta e di crescita. L'obiettivo di questo lavoro, è presentare il nido come un diritto del bambino oncologico, proprio per questo negli ultimi anni, sono stati finalizzati moltissimi servizi e progetti educativi relativi al “nido in ospedale” , con l'obiettivo di aiutare i bambini a superare l'isolamento sociale e psicologico derivante dalla malattia. Nel 2017 a Torino , all'interno dell' Ospedale infantile Regina Margherita , è stato inagurato il primo “nido in ospedale” , la cui mission , è aiutare i bambini dai 0-36 mesi a superare i fattori di rischio causati dallo stress traumatico al quale sono sottoposti durante la permanenza in ospedale. La collaborazione attraverso un colloquio telefonico con la coordinatrice pedagogica del “ nido in ospedale” , ha permesso di conoscere la giornata tipo all'interno del nido , le varie attività di manipolazione presentate ai bambini , al fine di promuovere la loro costruzione identitaria , non godendo della possibilità di relazione attraverso una Peer Education ( comunicazione tra pari) , essendo pazienti immunodepressi. Attraverso una lunga ricerca si è riscontrata l'importanza della narrazione e della comunicazione di malattia , al bambino , attraverso l'utilizzo della L.G. ( Lettura grigia) , mediata da metafora , permettendo all'adulto di utilizzare un linguaggio più accessibile e comprensibile al bambino stesso. Il risultato di questo lavoro è dedicato all'informazione relativa all'apertura di nuovi nidi inclusivi all'interno dell'ambiente ospedaliero , costatando la loro importanza soprattutto per bambini socialmente isolati , mettendo al primo posto i diritti del bambino e la sua famiglia , donando loro, pari opportunità di crescita e di esperienza nonostante la loro condizione di salute.
L'INCLUSIONE AL NIDO DI BAMBINI ONCOLOGICI.
PISANIELLO, ILARIA
2019/2020
Abstract
L'inclusione al nido delinea la necessità di diffondere e sviluppare modelli di convivenza aperta all'incontro , alla solidarietà , alla collaborazione e al dialogo con l'altro, al fine di offrire a tutti pari opportunità di scelta e di crescita. L'obiettivo di questo lavoro, è presentare il nido come un diritto del bambino oncologico, proprio per questo negli ultimi anni, sono stati finalizzati moltissimi servizi e progetti educativi relativi al “nido in ospedale” , con l'obiettivo di aiutare i bambini a superare l'isolamento sociale e psicologico derivante dalla malattia. Nel 2017 a Torino , all'interno dell' Ospedale infantile Regina Margherita , è stato inagurato il primo “nido in ospedale” , la cui mission , è aiutare i bambini dai 0-36 mesi a superare i fattori di rischio causati dallo stress traumatico al quale sono sottoposti durante la permanenza in ospedale. La collaborazione attraverso un colloquio telefonico con la coordinatrice pedagogica del “ nido in ospedale” , ha permesso di conoscere la giornata tipo all'interno del nido , le varie attività di manipolazione presentate ai bambini , al fine di promuovere la loro costruzione identitaria , non godendo della possibilità di relazione attraverso una Peer Education ( comunicazione tra pari) , essendo pazienti immunodepressi. Attraverso una lunga ricerca si è riscontrata l'importanza della narrazione e della comunicazione di malattia , al bambino , attraverso l'utilizzo della L.G. ( Lettura grigia) , mediata da metafora , permettendo all'adulto di utilizzare un linguaggio più accessibile e comprensibile al bambino stesso. Il risultato di questo lavoro è dedicato all'informazione relativa all'apertura di nuovi nidi inclusivi all'interno dell'ambiente ospedaliero , costatando la loro importanza soprattutto per bambini socialmente isolati , mettendo al primo posto i diritti del bambino e la sua famiglia , donando loro, pari opportunità di crescita e di esperienza nonostante la loro condizione di salute.File | Dimensione | Formato | |
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