Lo sfruttamento delle grotte a fini turistici comporta delle significative trasformazioni ambientali, tra cui lo sviluppo della lampenflora, comunità di organismi fotosintetici che si sviluppano nell’ambiente ipogeo grazie alla presenza di luci artificiali. Poiché la crescita di questi organismi comporta alterazioni estetiche e chimico-fisiche delle pareti della grotta, il loro monitoraggio è necessario per garantire la conservazione dell’ambiente sotterraneo. Scopo del presente elaborato di tesi è confrontare i dati raccolti nella grotta turistica di Bossea (Frabosa Soprana, CN) con quelli raccolti nel 2020, rilevazione effettuata al termine del periodo di lockdown istituito per il contenimento della pandemia di COVID-19. L’obbiettivo di questo confronto è verificare la crescita della lampenflora nel corso di questi 8 anni e rilevare il possibile effetto della chiusura al pubblico della grotta. La presente ricerca si colloca nel quadro del progetto di ricerca di interesse nazionale “SHOWCAVE”, dedicato allo studio degli impatti del turismo sulle grotte aperte al pubblico. La crescita della lampenflora è stata valutata misurando la concentrazione di clorofilla-a dei tre gruppi principali di microorganismi fotosintetici, ovvero cianobatteri, diatomee e alghe verdi, negli stessi siti monitorati nel 2012. La raccolta dati è stata effettuata in situ mediante l’utilizzo del BenthoTorch, un fluorimetro da campo che consente di quantificare il contributo di ciascuno dei tre gruppi di microorganismi alla crescita complessiva della lampenflora. Attraverso delle regressioni lineari, è stato possibile dimostrare che non sussistono variazioni significative rispetto ai dati raccolti nel 2012. Gli alti valori registrati, in particolare di cianobatteri e diatomee, nonchè l’assenza di variazione rispetto alle indagini precedenti riflettono un probabile effetto plateau raggiunto dalla lampenflora nel sito di indagine, mentre pare ipotizzabile che la chiusura della grotta al pubblico nel periodo di lockdown non abbia influenzato significativamente la lampenflora. È stata inoltre osservata una relazione che dimostra una associazione positiva tra cianobatteri e diatomee, mentre le alghe verdi presentano concentrazioni sempre molto basse. Questi risultati suggeriscono, vista la dipendenza tra cianobatteri e diatomee, il monitoraggio della crescita dei cianobatteri come indicatori dell’impatto dello sfruttamento turistico delle grotte aperte al pubblico.
“Il disturbo turistico in grotta: monitoraggio della crescita della lampenflora nella grotta di Bossea (CN)”
CUMINO, ELENA
2020/2021
Abstract
Lo sfruttamento delle grotte a fini turistici comporta delle significative trasformazioni ambientali, tra cui lo sviluppo della lampenflora, comunità di organismi fotosintetici che si sviluppano nell’ambiente ipogeo grazie alla presenza di luci artificiali. Poiché la crescita di questi organismi comporta alterazioni estetiche e chimico-fisiche delle pareti della grotta, il loro monitoraggio è necessario per garantire la conservazione dell’ambiente sotterraneo. Scopo del presente elaborato di tesi è confrontare i dati raccolti nella grotta turistica di Bossea (Frabosa Soprana, CN) con quelli raccolti nel 2020, rilevazione effettuata al termine del periodo di lockdown istituito per il contenimento della pandemia di COVID-19. L’obbiettivo di questo confronto è verificare la crescita della lampenflora nel corso di questi 8 anni e rilevare il possibile effetto della chiusura al pubblico della grotta. La presente ricerca si colloca nel quadro del progetto di ricerca di interesse nazionale “SHOWCAVE”, dedicato allo studio degli impatti del turismo sulle grotte aperte al pubblico. La crescita della lampenflora è stata valutata misurando la concentrazione di clorofilla-a dei tre gruppi principali di microorganismi fotosintetici, ovvero cianobatteri, diatomee e alghe verdi, negli stessi siti monitorati nel 2012. La raccolta dati è stata effettuata in situ mediante l’utilizzo del BenthoTorch, un fluorimetro da campo che consente di quantificare il contributo di ciascuno dei tre gruppi di microorganismi alla crescita complessiva della lampenflora. Attraverso delle regressioni lineari, è stato possibile dimostrare che non sussistono variazioni significative rispetto ai dati raccolti nel 2012. Gli alti valori registrati, in particolare di cianobatteri e diatomee, nonchè l’assenza di variazione rispetto alle indagini precedenti riflettono un probabile effetto plateau raggiunto dalla lampenflora nel sito di indagine, mentre pare ipotizzabile che la chiusura della grotta al pubblico nel periodo di lockdown non abbia influenzato significativamente la lampenflora. È stata inoltre osservata una relazione che dimostra una associazione positiva tra cianobatteri e diatomee, mentre le alghe verdi presentano concentrazioni sempre molto basse. Questi risultati suggeriscono, vista la dipendenza tra cianobatteri e diatomee, il monitoraggio della crescita dei cianobatteri come indicatori dell’impatto dello sfruttamento turistico delle grotte aperte al pubblico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/124244