La pandemia da Covid-19 ha sollevato diverse questioni inerenti alle libertà fondamentali ed al trattamento dei dati personali, soprattutto nel contesto europeo. Il trattamento dei dati personali, ormai da diversi anni, è stato al centro di diversi dibattiti, e, nel 2018, con l’entrata in vigore del GDPR, si è arrivati ad una svolta. Lo stesso Regolamento, però, nel corso del 2020, è stato oggetto di discussione nelle varie sedi istituzionali, a causa del rapporto tra i dati e le varie applicazioni di contact tracing atte a contenere la pandemia in corso. Lo sforzo messo in atto da parte dell’Unione Europea ha riportato l’attenzione sul valore e sull'eventuale utilizzo del dato personale, in particolare in ambito sanitario. Dopo una breve introduzione del GDPR, infatti, è necessario analizzare il dato sanitario, la sua utilità, le finalità del trattamento e l’adozione del fascicolo sanitario elettronico, costituendo quest’ultimo uno strumento estremamente utile quanto pericoloso se non trattato adeguatamente. Infine, è estremamente importante dare un quadro più attuale e chiaro della situazione, ripercorrendo le tappe che hanno portato i vari governi, e nello specifico quello italiano, alla selezione delle varie app di contact tracing, analizzando, oltre alle caratteristiche, i dubbi e le fragilità che esse hanno portato con sé. Queste ultime, infatti, potrebbero essere definite solo “la punta dell'iceberg” di un’evoluzione tecnologica ormai inarrestabile.
L'impatto del Covid-19 sul GDPR: il caso delle app di tracciamento
ORSI, CARLO
2019/2020
Abstract
La pandemia da Covid-19 ha sollevato diverse questioni inerenti alle libertà fondamentali ed al trattamento dei dati personali, soprattutto nel contesto europeo. Il trattamento dei dati personali, ormai da diversi anni, è stato al centro di diversi dibattiti, e, nel 2018, con l’entrata in vigore del GDPR, si è arrivati ad una svolta. Lo stesso Regolamento, però, nel corso del 2020, è stato oggetto di discussione nelle varie sedi istituzionali, a causa del rapporto tra i dati e le varie applicazioni di contact tracing atte a contenere la pandemia in corso. Lo sforzo messo in atto da parte dell’Unione Europea ha riportato l’attenzione sul valore e sull'eventuale utilizzo del dato personale, in particolare in ambito sanitario. Dopo una breve introduzione del GDPR, infatti, è necessario analizzare il dato sanitario, la sua utilità, le finalità del trattamento e l’adozione del fascicolo sanitario elettronico, costituendo quest’ultimo uno strumento estremamente utile quanto pericoloso se non trattato adeguatamente. Infine, è estremamente importante dare un quadro più attuale e chiaro della situazione, ripercorrendo le tappe che hanno portato i vari governi, e nello specifico quello italiano, alla selezione delle varie app di contact tracing, analizzando, oltre alle caratteristiche, i dubbi e le fragilità che esse hanno portato con sé. Queste ultime, infatti, potrebbero essere definite solo “la punta dell'iceberg” di un’evoluzione tecnologica ormai inarrestabile.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/124234