L’elaborato analizza l’evoluzione dei diritti umani, in particolare il concetto di dignità. La dignità è l’elemento nuovo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948, ma si pone il quesito sulla sua origine, se questa fosse già presente in altre forme nelle dichiarazioni precedenti. A questo proposito viene approfondita l’evoluzione storica del concetto di diritti umani partendo dalle origini del diritto naturale, fino ad arrivare alla Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789. In quest’ultima si può già individuare la dignità? Nel testo si procede poi a mettere in relazione le due dichiarazioni tenendo in considerazione i drammi delle due guerre mondiali che mettono in luce il motivo per cui si è sentita la necessità di riconoscere, con la nuova carta dei diritti del 1948, la dignità come diritto primario. Si evidenzia la sua presenza anche nelle carte costituzionali del dopoguerra, nonché la loro relazione con la Dichiarazione. Successivamente si procede ad analizzare il legame della Dichiarazione Universale con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU) e la Carta di Nizza, in particolare su come queste abbiano interpretato la dignità, per adattarla ai temi contemporanei. Su questa base si ribadisce l’importanza della dignità nel diritto contemporaneo, mettendo in luce i quesiti interpretativi, di come questa possa essere utilizzata per decidere sui temi moralmente più complessi, quali sono i rischi e di come la dignità possa essere integrata e classificata nell’ordinamento giuridico.

Intangibile e Inviolabile: Il concetto di Dignità nelle carte dei diritti contemporanee

VALMORBIDA, LORENZO
2019/2020

Abstract

L’elaborato analizza l’evoluzione dei diritti umani, in particolare il concetto di dignità. La dignità è l’elemento nuovo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948, ma si pone il quesito sulla sua origine, se questa fosse già presente in altre forme nelle dichiarazioni precedenti. A questo proposito viene approfondita l’evoluzione storica del concetto di diritti umani partendo dalle origini del diritto naturale, fino ad arrivare alla Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789. In quest’ultima si può già individuare la dignità? Nel testo si procede poi a mettere in relazione le due dichiarazioni tenendo in considerazione i drammi delle due guerre mondiali che mettono in luce il motivo per cui si è sentita la necessità di riconoscere, con la nuova carta dei diritti del 1948, la dignità come diritto primario. Si evidenzia la sua presenza anche nelle carte costituzionali del dopoguerra, nonché la loro relazione con la Dichiarazione. Successivamente si procede ad analizzare il legame della Dichiarazione Universale con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU) e la Carta di Nizza, in particolare su come queste abbiano interpretato la dignità, per adattarla ai temi contemporanei. Su questa base si ribadisce l’importanza della dignità nel diritto contemporaneo, mettendo in luce i quesiti interpretativi, di come questa possa essere utilizzata per decidere sui temi moralmente più complessi, quali sono i rischi e di come la dignità possa essere integrata e classificata nell’ordinamento giuridico.
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