Il WTO (acronimo di World Trade Organization, in italiano “Organizzazione Mondiale del Commercio”) è stato istituito nel 1995 con la cessazione del GATT e riprende i suoi principi basilari, ovvero la promozione di un commercio libero attraverso il graduale abbattimento delle barriere commerciali. Con l'ingresso della Cina nel WTO nel 2001 si ebbe un cambiamento epocale negli schemi del commercio internazionale, definito “China Shock”, che comportò una forte espansione dell'export cinese in tutto il mondo. Gli Stati Uniti sono uno dei Paesi che ha risentito maggiormente dell'espansione commerciale cinese, in particolar modo nel settore manifatturiero, per questo motivo il Presidente Trump, eletto nel 2016, ha intrapreso una politica fortemente protezionistica volta a tutelare i settori più esposti alla concorrenza cinese e a riequilibrare la bilancia commerciale. Nel 2018 ha inizio un'autentica guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina che porterà le tariffe medie tra i due paesi ad aumentare esponenzialmente nel corso dei due anni successivi. Nonostante l'evidente criticità della situazione, il WTO non ha potuto prendere provvedimenti in quanto, a causa del Presidente Trump, i giudici dell'Organo d'Appello non erano stati approvati e la corte non aveva sufficienti membri per poter operare. Questa fase di stallo ha offerto numerosi spunti di riflessione sulla necessità di riformare l'Organizzazione Mondiale del Commercio che ha un ruolo fondamentale nella risoluzione delle controversie commerciali.

Il WTO e la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina

LORENZINI, GIULIA
2019/2020

Abstract

Il WTO (acronimo di World Trade Organization, in italiano “Organizzazione Mondiale del Commercio”) è stato istituito nel 1995 con la cessazione del GATT e riprende i suoi principi basilari, ovvero la promozione di un commercio libero attraverso il graduale abbattimento delle barriere commerciali. Con l'ingresso della Cina nel WTO nel 2001 si ebbe un cambiamento epocale negli schemi del commercio internazionale, definito “China Shock”, che comportò una forte espansione dell'export cinese in tutto il mondo. Gli Stati Uniti sono uno dei Paesi che ha risentito maggiormente dell'espansione commerciale cinese, in particolar modo nel settore manifatturiero, per questo motivo il Presidente Trump, eletto nel 2016, ha intrapreso una politica fortemente protezionistica volta a tutelare i settori più esposti alla concorrenza cinese e a riequilibrare la bilancia commerciale. Nel 2018 ha inizio un'autentica guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina che porterà le tariffe medie tra i due paesi ad aumentare esponenzialmente nel corso dei due anni successivi. Nonostante l'evidente criticità della situazione, il WTO non ha potuto prendere provvedimenti in quanto, a causa del Presidente Trump, i giudici dell'Organo d'Appello non erano stati approvati e la corte non aveva sufficienti membri per poter operare. Questa fase di stallo ha offerto numerosi spunti di riflessione sulla necessità di riformare l'Organizzazione Mondiale del Commercio che ha un ruolo fondamentale nella risoluzione delle controversie commerciali.
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