Ciò che attraversa le pagine di questa tesi è il tempo. Ogni percezione del tempo porta con sé una percezione della storia, che a sua volta determina la portata del pensiero e dell'azione politica. Aggredire le rappresentazioni spazializzate del tempo è lo scopo dei due pensatori che dialogano in questa tesi. Obiettivo dello studio è verificare se, effettivamente, si possano accostare le filosofie della storia di Carl Schmitt e Walter Benjamin. A tal fine si è reso necessario indagare là dove sono alcuni dei loro punti di contatto. Nel primo capitolo si trova una panoramica dei rapporti che i due filosofi intrattengono con le tradizioni filosofiche che li precedono. In questo modo si tenta di comprendere quali siano i presupposti filosofici che regolano le loro domande e le loro elaborazioni, ma anche attorno a cosa nasce il pensiero teologico-politico comune a entrambi. In seguito, il secondo capitolo si sofferma su affinità e divergenze tra l'eccezione schmittiana e quella benjaminiana. Le differenti funzionalità che vengono conferite a questo elemento sono la cartina tornasole di due vite vissute “ai lati opposti delle barricate”. Infine, si è trattato il concetto di tempo e di storia alla luce dei precedenti capitoli nel tentativo di coagularli. Quest'ultima parte è infatti dedicata nello specifico alla narrazione contro-egemonica dell'esperienza del tempo e della storia che i pensatori hanno costruito e sostenuto. Il risultato ottenuto dalla ricerca verifica la possibilità della messa in dialogo dei due filosofi, basandosi su elementi cardine comuni e sull'impianto teologico politico anch'esso condiviso, benché orientato a finalità differenti.
Sparare agli orologi: Walter Benjamin e Carl Schmitt per un arresto della storia
CARAMASSI, ROSA
2019/2020
Abstract
Ciò che attraversa le pagine di questa tesi è il tempo. Ogni percezione del tempo porta con sé una percezione della storia, che a sua volta determina la portata del pensiero e dell'azione politica. Aggredire le rappresentazioni spazializzate del tempo è lo scopo dei due pensatori che dialogano in questa tesi. Obiettivo dello studio è verificare se, effettivamente, si possano accostare le filosofie della storia di Carl Schmitt e Walter Benjamin. A tal fine si è reso necessario indagare là dove sono alcuni dei loro punti di contatto. Nel primo capitolo si trova una panoramica dei rapporti che i due filosofi intrattengono con le tradizioni filosofiche che li precedono. In questo modo si tenta di comprendere quali siano i presupposti filosofici che regolano le loro domande e le loro elaborazioni, ma anche attorno a cosa nasce il pensiero teologico-politico comune a entrambi. In seguito, il secondo capitolo si sofferma su affinità e divergenze tra l'eccezione schmittiana e quella benjaminiana. Le differenti funzionalità che vengono conferite a questo elemento sono la cartina tornasole di due vite vissute “ai lati opposti delle barricate”. Infine, si è trattato il concetto di tempo e di storia alla luce dei precedenti capitoli nel tentativo di coagularli. Quest'ultima parte è infatti dedicata nello specifico alla narrazione contro-egemonica dell'esperienza del tempo e della storia che i pensatori hanno costruito e sostenuto. Il risultato ottenuto dalla ricerca verifica la possibilità della messa in dialogo dei due filosofi, basandosi su elementi cardine comuni e sull'impianto teologico politico anch'esso condiviso, benché orientato a finalità differenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/123978