Gli alberi grandi e vetusti ricoprono un ruolo centrale nella conservazione della biodiversità a livello globale, la relazione fra la taglia, l'età e la quantità di microhabitat presenti sull'albero costituiscono il punto di partenza della mia analisi. La quantità di microhabitat legati ad un albero aumenta in modo non lineare con l'età della pianta, la biodiversità saproxilica è correlata alla disponibilità di microhabitat. In breve tempo una specie arborea può andare incontro a modificazioni che ne accrescono il valore ecologico. Possiamo considerare un albero-habitat come una tessera ecologica. Il suo valore ecologico dipende anche dal tipo di matrice che lo circonda e dalla distanza dagli altri alberi-habitat. Per questi motivi molto spesso è impossibile sostituire la funzione ecologica di un albero vetusto con azioni di rimboschimento. I microhabitat legati agli alberi sono il risultato dell'interazione fra lo sviluppo dell'organismo vegetale e l'ecologia delle specie saproxiliche che li utilizzano, pertanto vengono descritti dettagliatamente sia in base alle loro caratteristiche fisiche che alla biodiversità associata secondo una classificazione gerarchica che prende in considerazione fisionomia, tipo di substrato e microclima associato. Il livello di interazione fra questi organismi e la biodiversità circostante li rende particolarmente difficili da inquadrare nel contesto ecologico ed evolutivo, specialmente considerando che il loro ciclo biologico è eccezionalmente lungo. Si è quindi cercato di fornire un quadro che tenga conto del maggior numero di aspetti tra cui: record fossile di animali, piante e possibili microhabitat associati; interazioni quantitative fra piante mediate da funghi micorrizzici; aspetti epigenetici legati agli alberi. Il ciclo vitale degli alberi si è dimostrato il più delle volte incompatibile con le conseguenze dei ritmi frenetici delle attività umane, che li minacciano attraverso cambiamento climatico, espansione cittadina, deforestazione e cattive pratiche forestali. Infatti gli alberi vetusti sono in declino anche nelle aree del pianeta in cui la copertura forestale è in aumento. Viene quindi trattata l'importanza della conservazione degli alberi vetusti in relazione ai benefici per le altre specie e alla loro importanza nel ciclo del carbonio. La tutela in Italia viene approfondita tramite una breve analisi dei punti forti e delle criticità della normativa vigente in materia di alberi monumentali e foreste. Infine, viene data una visione generale sulla conservazione della naturalità delle foreste europee in relazione all'importazione di legname da paesi tropicali con alcune considerazioni sulla conservazione della biodiversità forestale nel mondo.
Alberi vetusti e microhabitat legati agli alberi con particolare riferimento alle foreste mediterranee e temperate europee
RODI, ELIA STEFANO
2019/2020
Abstract
Gli alberi grandi e vetusti ricoprono un ruolo centrale nella conservazione della biodiversità a livello globale, la relazione fra la taglia, l'età e la quantità di microhabitat presenti sull'albero costituiscono il punto di partenza della mia analisi. La quantità di microhabitat legati ad un albero aumenta in modo non lineare con l'età della pianta, la biodiversità saproxilica è correlata alla disponibilità di microhabitat. In breve tempo una specie arborea può andare incontro a modificazioni che ne accrescono il valore ecologico. Possiamo considerare un albero-habitat come una tessera ecologica. Il suo valore ecologico dipende anche dal tipo di matrice che lo circonda e dalla distanza dagli altri alberi-habitat. Per questi motivi molto spesso è impossibile sostituire la funzione ecologica di un albero vetusto con azioni di rimboschimento. I microhabitat legati agli alberi sono il risultato dell'interazione fra lo sviluppo dell'organismo vegetale e l'ecologia delle specie saproxiliche che li utilizzano, pertanto vengono descritti dettagliatamente sia in base alle loro caratteristiche fisiche che alla biodiversità associata secondo una classificazione gerarchica che prende in considerazione fisionomia, tipo di substrato e microclima associato. Il livello di interazione fra questi organismi e la biodiversità circostante li rende particolarmente difficili da inquadrare nel contesto ecologico ed evolutivo, specialmente considerando che il loro ciclo biologico è eccezionalmente lungo. Si è quindi cercato di fornire un quadro che tenga conto del maggior numero di aspetti tra cui: record fossile di animali, piante e possibili microhabitat associati; interazioni quantitative fra piante mediate da funghi micorrizzici; aspetti epigenetici legati agli alberi. Il ciclo vitale degli alberi si è dimostrato il più delle volte incompatibile con le conseguenze dei ritmi frenetici delle attività umane, che li minacciano attraverso cambiamento climatico, espansione cittadina, deforestazione e cattive pratiche forestali. Infatti gli alberi vetusti sono in declino anche nelle aree del pianeta in cui la copertura forestale è in aumento. Viene quindi trattata l'importanza della conservazione degli alberi vetusti in relazione ai benefici per le altre specie e alla loro importanza nel ciclo del carbonio. La tutela in Italia viene approfondita tramite una breve analisi dei punti forti e delle criticità della normativa vigente in materia di alberi monumentali e foreste. Infine, viene data una visione generale sulla conservazione della naturalità delle foreste europee in relazione all'importazione di legname da paesi tropicali con alcune considerazioni sulla conservazione della biodiversità forestale nel mondo.File | Dimensione | Formato | |
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