A causa della variabilità delle viti e quindi dello sviluppo fogliare differente, i viticoltori devono scegliere e regolare il volume di applicazione da distribuire sulla superficie (L/ha), mantenendo un dosaggio uniforme su tutta l'area fogliare per l'intero appezzamento. Questa pratica è appropriata per quei vigneti con regolare crescita e con “pareti omogenee”; meno adatta, invece, ad appezzamenti con una marcata variabilità spaziale, determinata da fenomeni di vigoria differenti, anche molto variabili, talvolta presenti sullo stesso filare. Gil et al., nel 2007 applicarono equipaggiamenti che permettono di modificare il volume di applicazione in funzione della presenza del bersaglio, tramite dei sistemi di rilevamento, per evitare un sovradosaggio e, al contrario, un sottodosaggio. Un'applicazione a rateo variabile tramite l'utilizzo di sensori ad ultrasuoni, ha permesso un risparmio in media del 58% di liquido rispetto all'applicazione a volume costante, con una deposizione simile sulle foglie per entrambi i trattamenti. A livello sperimentale, non sono state rivelate differenze significative nell'uniformità di distribuzione e nella capacità di raggiungere le parti interne della pianta. La riduzione del volume di irrorazione, comporta una riduzione del prodotto fitosanitario, ma al momento sono necessari ulteriori lavori di ricerca riguardo l'efficacia biologica. Sempre per ottimizzare il dosaggio si sono sviluppate metodologie con l'impiego di sistemi geostatistici in grado di determinare il LAI, tramite uno scanner laser terrestre (LiDAR) ad alta risoluzione. Il metodo si basa su l'ottenimento di differenti mappe di probabilità LAI (Del Moral-Marinez et al. 2020). Il risultato ottenuto permette ai viticoltori di mappare e localizzare le aree all'interno dell'appezzamento che, entro un dato livello attendibile, superano o non superano i valori del LAI originale e di impostare il LAI utile alla ricerca del più appropriato tasso di volume da distribuire, per evitare il rischio di aree con dosi inferiori o superiori a quelle necessarie. La determinazione dell'Indice di area fogliare (LAI) permette, tramite un sistema di supporto decisionale come DOSA3D, di determinare il tasso di volume più appropriato. Al termine degli esperimenti svolti, oltre ad aver ottenuto una riduzione del volume di applicazione, resta in sospeso la valutazione dell'efficacia biologica, pur sempre ricordando, che non si osservano riduzioni significative di deposito sulla vegetazione.
Applicazione a rateo variabile di fitofarmaci in vigneto
ALBARELLO, LEONARDO
2019/2020
Abstract
A causa della variabilità delle viti e quindi dello sviluppo fogliare differente, i viticoltori devono scegliere e regolare il volume di applicazione da distribuire sulla superficie (L/ha), mantenendo un dosaggio uniforme su tutta l'area fogliare per l'intero appezzamento. Questa pratica è appropriata per quei vigneti con regolare crescita e con “pareti omogenee”; meno adatta, invece, ad appezzamenti con una marcata variabilità spaziale, determinata da fenomeni di vigoria differenti, anche molto variabili, talvolta presenti sullo stesso filare. Gil et al., nel 2007 applicarono equipaggiamenti che permettono di modificare il volume di applicazione in funzione della presenza del bersaglio, tramite dei sistemi di rilevamento, per evitare un sovradosaggio e, al contrario, un sottodosaggio. Un'applicazione a rateo variabile tramite l'utilizzo di sensori ad ultrasuoni, ha permesso un risparmio in media del 58% di liquido rispetto all'applicazione a volume costante, con una deposizione simile sulle foglie per entrambi i trattamenti. A livello sperimentale, non sono state rivelate differenze significative nell'uniformità di distribuzione e nella capacità di raggiungere le parti interne della pianta. La riduzione del volume di irrorazione, comporta una riduzione del prodotto fitosanitario, ma al momento sono necessari ulteriori lavori di ricerca riguardo l'efficacia biologica. Sempre per ottimizzare il dosaggio si sono sviluppate metodologie con l'impiego di sistemi geostatistici in grado di determinare il LAI, tramite uno scanner laser terrestre (LiDAR) ad alta risoluzione. Il metodo si basa su l'ottenimento di differenti mappe di probabilità LAI (Del Moral-Marinez et al. 2020). Il risultato ottenuto permette ai viticoltori di mappare e localizzare le aree all'interno dell'appezzamento che, entro un dato livello attendibile, superano o non superano i valori del LAI originale e di impostare il LAI utile alla ricerca del più appropriato tasso di volume da distribuire, per evitare il rischio di aree con dosi inferiori o superiori a quelle necessarie. La determinazione dell'Indice di area fogliare (LAI) permette, tramite un sistema di supporto decisionale come DOSA3D, di determinare il tasso di volume più appropriato. Al termine degli esperimenti svolti, oltre ad aver ottenuto una riduzione del volume di applicazione, resta in sospeso la valutazione dell'efficacia biologica, pur sempre ricordando, che non si osservano riduzioni significative di deposito sulla vegetazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/123929