La presente dissertazione tratta di bambini con disabilità, in età prescolare e scolare, provenienti da contesti migratori.Gli scopi di questa tesi sono due in particolare: indagare la letteratura, ciò che si dice in merito al ruolo dell'educatore, nello specifico il suo lavoro o potenziale lavoro che andrebbe svolto con i bambini con disabilità provenienti da contesti migratori, la loro famiglia e il rapporto con le istituzioni educative; il secondo scopo riguarda approfondire gli aspetti culturali della famiglia, coinvolgendola nella visione educativa del bambino e non escludendola. I tre capitoli, quindi, affrontano i seguenti temi:Nel primo capitolo, con titolo ¿La famiglia in migrazione e il bambino disabile¿, si analizzerà l'importanza della collaborazione di due discipline, la pedagogia speciale e la pedagogia interculturale, due prospettive che studiano la ¿diversità¿, seppur con approcci profondamente differenti; si cercherà di capire cosa la famiglia in migrazione deve affrontare nel ¿nuovo¿ paese; cosa significa far parte di due mondi; si tratterà del ¿vuoto¿ della ricerca nazionale ed internazionale che caratterizza questo campo; si presenterà lo studio sulla vulnerabilità dei bambini e della famiglia.Nel secondo capitolo, intitolato ¿Rappresentazione sociale della disabilità¿, si andrà a conoscere la teoria della rappresentazione sociale; si discuterà di possibili fattori di incertezza e protezione che possono presentarsi nella famiglia in migrazione, che ha un bambino con disabilità; dell'influenza della cultura d'origine della famiglia sul processo di inserimento del bambino nella società d'accoglienza; infine, verranno considerati tre livelli diversi di osservazione del bambino disabile e della sua famiglia. Nel terzo capitolo, intitolato ¿Il ruolo dell'educatore con bambini provenienti da contesti migratori e con disabilità, in contesti scolastici ed extra-scolastici¿, si prenderanno in considerazione le figure professionali operanti nel contesto scolastico: in particolare mi soffermerò sul contributo che l'educatore potrebbe offrire, ma che di fatto, secondo ricerche nazionali, non viene considerato. Perciò, si capirà come, per una buona collaborazione, nasca il bisogno di intendersi, al fine di progettare insieme ad altre risorse professionali interventi mirati ed efficaci. A questo proposito come prima sfida da superare per educatori e famiglia ci sarà la lingua, che assumerà un ruolo molto importante; si cercherà di trovare delle soluzioni possibili ai ¿vuoti¿ della ricerca in ambito educativo, e a questo punto proporrò una serie di suggerimenti alla luce dei riferimenti della letteratura, una specie di ¿guida¿ da tener presente nel caso ci si trovi a lavorare con bambini con disabilità e famiglie provenienti da contesti migratori. Obiettivo della tesi, infatti, è scoprire come rapportarsi e di quali fattori tener in conto, quando si è in relazione con bambini con disabilità e con le loro famiglie provenienti da contesti migratori.
Bambini con disabilità provenienti da contesti migratori: il ruolo dell'educatore
FERNANDEZ, SARA
2014/2015
Abstract
La presente dissertazione tratta di bambini con disabilità, in età prescolare e scolare, provenienti da contesti migratori.Gli scopi di questa tesi sono due in particolare: indagare la letteratura, ciò che si dice in merito al ruolo dell'educatore, nello specifico il suo lavoro o potenziale lavoro che andrebbe svolto con i bambini con disabilità provenienti da contesti migratori, la loro famiglia e il rapporto con le istituzioni educative; il secondo scopo riguarda approfondire gli aspetti culturali della famiglia, coinvolgendola nella visione educativa del bambino e non escludendola. I tre capitoli, quindi, affrontano i seguenti temi:Nel primo capitolo, con titolo ¿La famiglia in migrazione e il bambino disabile¿, si analizzerà l'importanza della collaborazione di due discipline, la pedagogia speciale e la pedagogia interculturale, due prospettive che studiano la ¿diversità¿, seppur con approcci profondamente differenti; si cercherà di capire cosa la famiglia in migrazione deve affrontare nel ¿nuovo¿ paese; cosa significa far parte di due mondi; si tratterà del ¿vuoto¿ della ricerca nazionale ed internazionale che caratterizza questo campo; si presenterà lo studio sulla vulnerabilità dei bambini e della famiglia.Nel secondo capitolo, intitolato ¿Rappresentazione sociale della disabilità¿, si andrà a conoscere la teoria della rappresentazione sociale; si discuterà di possibili fattori di incertezza e protezione che possono presentarsi nella famiglia in migrazione, che ha un bambino con disabilità; dell'influenza della cultura d'origine della famiglia sul processo di inserimento del bambino nella società d'accoglienza; infine, verranno considerati tre livelli diversi di osservazione del bambino disabile e della sua famiglia. Nel terzo capitolo, intitolato ¿Il ruolo dell'educatore con bambini provenienti da contesti migratori e con disabilità, in contesti scolastici ed extra-scolastici¿, si prenderanno in considerazione le figure professionali operanti nel contesto scolastico: in particolare mi soffermerò sul contributo che l'educatore potrebbe offrire, ma che di fatto, secondo ricerche nazionali, non viene considerato. Perciò, si capirà come, per una buona collaborazione, nasca il bisogno di intendersi, al fine di progettare insieme ad altre risorse professionali interventi mirati ed efficaci. A questo proposito come prima sfida da superare per educatori e famiglia ci sarà la lingua, che assumerà un ruolo molto importante; si cercherà di trovare delle soluzioni possibili ai ¿vuoti¿ della ricerca in ambito educativo, e a questo punto proporrò una serie di suggerimenti alla luce dei riferimenti della letteratura, una specie di ¿guida¿ da tener presente nel caso ci si trovi a lavorare con bambini con disabilità e famiglie provenienti da contesti migratori. Obiettivo della tesi, infatti, è scoprire come rapportarsi e di quali fattori tener in conto, quando si è in relazione con bambini con disabilità e con le loro famiglie provenienti da contesti migratori.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/12389