Study design: single centre non-pharmacological transversal observational study. Objective: the main objective of the study is to assess whether there is, in patients with chronic musculoskeletal pain, a correlation between the extent of pain, assessed using Pain drawings, and direct and indirect measures of nociplasticity. In particular, in this thesis the relationship between pain extent and indirect measurements of nociplasticity was investigated, using self-filling scales and questionnaires. Background: nociplastic pain from central sensitization involves, in these patients, an increased sensitivity to painful stimuli, or a lowering of the pain threshold, associated with hyperalgesia and allodynia, and the tendency to maintain a severe symptomatological perception even if there's no evidence of physical damage. Furthermore, they frequently show an illogical and diffuse neuroanatomic distribution of pain, which can be identified with the compilation of the Pain Drawing. Eventually, identifying the presence of an altered central nervous system, through an precise assessment and the use of classification criteria, allows to identify personalized treatment programs. Materials and methods: this study was carried out on a sample of 59 patients who have had chronic musculoskeletal pain for at least three months. The data were collected at the San Camillo Hospital, where patients were subjected to a series of assessments. Particularly, some patient's general data were initially collected from the interview. Later, it has been asked to patients to fill in the body charts of the Pain Drawing, to evaluate the extent of pain, and some scales (PD-Q, CSI, PCS, HADS-A, HADS-D, CPGS, NRS of pain and sleep) that identify aspects that trigger and / or maintain basic mechanisms of central sensitization, thus resulting nociplastic pain predictors. Finally, the patients were subjected to the administration of QST, through the use of an algometer, to identify the pressure pain threshold and the temporal summation. Results: data obtained from the compilation of the Pain Drawing and scales and from the QST administration were related to each other, using Pearson correlation coefficient, to highlight possible associations between assessment instruments used. The correlations sought between the PD and the rating scales represent the main objective of my thesis. From the data analysis, a moderate statistically significant correlation was found with all scales, except for PCS and HADS-D in which the correlation is weak. Furthermore, weak to moderate correlations were also highlighted between direct and indirect measures and between scales. Conclusions: most of the indirect measurements found a moderate correlation with the pain extent. So, it could be argued, observing the results found from indirect measurements, that Pain Drawing is a factor that helps to evaluate nociplasticity. Considering that the study also included the analysis of the correlation between the pain extent and direct measurements and taking into account that this analysis did not find significant results, the prognostic validity of the Pain Drawing in the evaluation of nociplasticity still remains doubtful. Therefore, further studies investigating this contradiction will be needed to understand more clearly the ability of Pain Drawing to evaluate nociplasticity.
Disegno dello studio: studio osservazionale trasversale non farmacologico monocentrico. Obiettivo: l'obiettivo principale dello studio è quello di valutare se esiste, nei pazienti con dolore cronico muscolo-scheletrico, una correlazione tra l'estensione del dolore, valutata con Pain drawing, e i metodi di misurazione diretta ed indiretta della nociplasticità. In questa tesi si è indagata la relazione tra l'estensione dolorifica e le misurazioni indirette, attraverso l'impiego di questionari auto compilativi. Background: il dolore nociplastico da sensibilizzazione centrale comporta un'aumentata sensibilità agli stimoli dolorosi, associato a iperalgesia ed allodinia, e la tendenza a mantenere una percezione sintomatologica severa anche in assenza del danno fisico. Inoltre, presentano frequentemente una distribuzione neuroanatomica del dolore illogica e diffusa, che può essere identificata con la compilazione del Pain Drawing. Infine, identificare la presenza di un sistema nervoso centrale alterato, tramite una valutazione accurata e l'impiego di criteri di classificazione, permette di individuare programmi di trattamento specifici individualizzati. Materiali e metodi: lo studio è stato svolto su un campione di 59 pazienti che presentano dolore cronico, da almeno tre mesi, di tipo muscolo-scheletrico. I dati sono stati raccolti presso il Presidio Ospedaliero San Camillo. Inizialmente, sono stati ricavati dati di carattere generale dal colloquio con il paziente, e successivamente, è stata richiesta una compilazione delle body chart del Pain Drawing, per valutare l'estensione del dolore, e di alcune scale che identificano aspetti che scatenano e/o mantengono meccanismi di base della sensibilizzazione centrale, risultando quindi predittori dell'instaurarsi di un dolore nociplastico. Infine, i pazienti sono stati sottoposti alla somministrazione del QST, tramite l'utilizzo dell'algometro, per identificare la soglia dolorifica pressoria e la sommazione temporale. Risultati: i dati ottenuti dalla compilazione del Pain Drawing e delle scale e dalla somministrazione del QST sono stati messi in relazione tra di loro, attraverso l'utilizzo del coefficiente di correlazione di Pearson, per evidenziare le possibili associazioni tra gli strumenti di valutazione utilizzati. Le correlazioni ricercate tra il PD e le scale di valutazione rappresentano l'obiettivo principale della mia tesi. Dalle analisi dei dati si è riscontrata una correlazione moderata statisticamente significativa con tutte le scale, tranne che con la PCS e la HADS-D dove la correlazione risulta debole. Inoltre, correlazioni da deboli a moderate sono state evidenziate anche tra le misure dirette e indirette e tra le rispettive scale. Conclusioni: la maggior parte delle misurazioni indirette hanno trovato correlazione moderata con l'estensione del dolore. Quindi si potrebbe affermare, osservando i risultati riscontrati dalle misurazioni indirette, che il Pain Drawing sia un fattore che aiuti a valutare la nociplasticità. Considerato che lo studio prevedeva anche l'analisi della correlazione tra l'estensione del dolore e le misurazioni dirette e tenuto conto che tale analisi non ha dato riscontri significativi, rimane ancora dubbia la validità prognostica del Pain Drawing nella valutazione della nociplasticità. Saranno, quindi, necessari ulteriori studi che indaghino tale contraddizione per comprendere in maniera più chiara la capacità del Pain Drawing di valutare la nociplasticità.
Estensione del dolore e misurazioni indirette nella valutazione della nociplasticità del paziente con disordini muscoloscheletrici
NELVA STELLIO, ARIANNA
2019/2020
Abstract
Disegno dello studio: studio osservazionale trasversale non farmacologico monocentrico. Obiettivo: l'obiettivo principale dello studio è quello di valutare se esiste, nei pazienti con dolore cronico muscolo-scheletrico, una correlazione tra l'estensione del dolore, valutata con Pain drawing, e i metodi di misurazione diretta ed indiretta della nociplasticità. In questa tesi si è indagata la relazione tra l'estensione dolorifica e le misurazioni indirette, attraverso l'impiego di questionari auto compilativi. Background: il dolore nociplastico da sensibilizzazione centrale comporta un'aumentata sensibilità agli stimoli dolorosi, associato a iperalgesia ed allodinia, e la tendenza a mantenere una percezione sintomatologica severa anche in assenza del danno fisico. Inoltre, presentano frequentemente una distribuzione neuroanatomica del dolore illogica e diffusa, che può essere identificata con la compilazione del Pain Drawing. Infine, identificare la presenza di un sistema nervoso centrale alterato, tramite una valutazione accurata e l'impiego di criteri di classificazione, permette di individuare programmi di trattamento specifici individualizzati. Materiali e metodi: lo studio è stato svolto su un campione di 59 pazienti che presentano dolore cronico, da almeno tre mesi, di tipo muscolo-scheletrico. I dati sono stati raccolti presso il Presidio Ospedaliero San Camillo. Inizialmente, sono stati ricavati dati di carattere generale dal colloquio con il paziente, e successivamente, è stata richiesta una compilazione delle body chart del Pain Drawing, per valutare l'estensione del dolore, e di alcune scale che identificano aspetti che scatenano e/o mantengono meccanismi di base della sensibilizzazione centrale, risultando quindi predittori dell'instaurarsi di un dolore nociplastico. Infine, i pazienti sono stati sottoposti alla somministrazione del QST, tramite l'utilizzo dell'algometro, per identificare la soglia dolorifica pressoria e la sommazione temporale. Risultati: i dati ottenuti dalla compilazione del Pain Drawing e delle scale e dalla somministrazione del QST sono stati messi in relazione tra di loro, attraverso l'utilizzo del coefficiente di correlazione di Pearson, per evidenziare le possibili associazioni tra gli strumenti di valutazione utilizzati. Le correlazioni ricercate tra il PD e le scale di valutazione rappresentano l'obiettivo principale della mia tesi. Dalle analisi dei dati si è riscontrata una correlazione moderata statisticamente significativa con tutte le scale, tranne che con la PCS e la HADS-D dove la correlazione risulta debole. Inoltre, correlazioni da deboli a moderate sono state evidenziate anche tra le misure dirette e indirette e tra le rispettive scale. Conclusioni: la maggior parte delle misurazioni indirette hanno trovato correlazione moderata con l'estensione del dolore. Quindi si potrebbe affermare, osservando i risultati riscontrati dalle misurazioni indirette, che il Pain Drawing sia un fattore che aiuti a valutare la nociplasticità. Considerato che lo studio prevedeva anche l'analisi della correlazione tra l'estensione del dolore e le misurazioni dirette e tenuto conto che tale analisi non ha dato riscontri significativi, rimane ancora dubbia la validità prognostica del Pain Drawing nella valutazione della nociplasticità. Saranno, quindi, necessari ulteriori studi che indaghino tale contraddizione per comprendere in maniera più chiara la capacità del Pain Drawing di valutare la nociplasticità.File | Dimensione | Formato | |
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