INTRODUCTION: Pain is an unpleasant sensory and emotional experience that constitutes the conscious component of the defense system capable of alerting the body to the presence or potential of damage. The nociceptive system in fact encodes noxious stimuli and leads them to the brain, where the painful experience is processed. In some cases, the functioning of this system can alter, and the pain become chronic: the neurons become more excitable, activating themselves after less intense noxious stimuli and after non-noxious stimuli. This phenomenon, called central sensitization, clinically involves the presence of nociplastic pain, that is pain that occurs without the presence of actual or potential tissue damage or injury to the somatosensory nervous system. The typical signs of this clinical condition are the presence of pain disproportionate to the lesion, diffuse pain, secondary hyperalgesia, allodynia and temporal summation of the stimuli. In the evaluation of nociplastic pain, it may be useful to use the pain drawing to assess the extent of pain and the pressure algometer to measure the pain threshold and to assess the presence of temporal summation of noxious stimuli. MATERIALS AND METHODS: To deepen the knowledge regarding the relationships between pain extension and signs of central sensitization, the University of Turin, SUPSI and the University of Birmingham have created an international research network and in 2019 they launched monocentric non-pharmacological transverse observation study with the aim of examining whether the extent of pain was associated with direct or indirect measures of central sensitization in patients with chronic musculoskeletal pain. Fiftynine patients with pain for at least three months and suffering from a musculoskeletal pathology were selected. They were initially assessed with pain drawing, noting the extent of pain perceived by the patient in the last month, and then with indirect measures of evaluation of the signs of central sensitization. Finally, the participants underwent Quantitative Sensory Testing, as a direct measure of central sensitization, with the use of the manual pressure algometer to evaluate the pain threshold and the temporal summation in a local and a remote point. RESULTS: The collected data were analyzed using the Pearson correlation coefficient and a significance level p <0.05. Statistical analysis led to the following results: - there are no significant correlations between the extent of pain and direct QST measurements; - moderate significant negative correlations are present: local pain threshold with sleep NRS and with remote pain threshold; remote pain threshold with PDQ, CSI and CPGSD; local temporal summation with NRS of current pain and with PDQ and with remote temporal summation. CONCLUSIONS: The measurements made with the QST are not related to the extent of pain. Consequently, the presence of a widespread pain extension does not predict low pain thresholds and / or the presence of temporal summation, and vice versa. Therefore, pain drawing does not seem to be useful in evaluating the signs of nociplasticity in the same way as direct measurements made with the algometer.

INTRODUZIONE: Il dolore è un'esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole che costituisce la componente conscia del sistema di difesa in grado di allertare l'organismo della presenza o della potenzialità di un danno. Il sistema nocicettivo infatti codifica gli stimoli nocivi e li conduce all'encefalo, dove avviene l'elaborazione dell'esperienza dolorifica. In alcuni casi il funzionamento di tale sistema può alterarsi ed il dolore cronicizzare: i neuroni diventano maggiormente eccitabili, attivandosi in seguito a stimoli nocivi meno intensi e anche in seguito a stimoli non nocivi. Questo fenomeno, chiamato sensibilizzazione centrale, clinicamente comporta la presenza di dolore nociplastico, ovvero di dolore che si manifesta senza la presenza di danno tissutale reale o potenziale o di lesione del sistema nervoso somatosensoriale. I segni tipici di questa condizione clinica sono la presenza di un dolore sproporzionato rispetto alla lesione, di dolore diffuso, di iperalgesia secondaria, di allodinia e di sommazione temporale degli stimoli. Nella valutazione del dolore nociplastico, può essere utile avvalersi del pain drawing per valutare l'estensione del dolore e dell'algometro pressorio per misurare la soglia dolorifica e per valutare la presenza di sommazione temporale degli stimoli nocivi. MATERIALI E METODI: Per approfondire le conoscenze presenti riguardo le relazioni tra estensione del dolore e segni di sensibilizzazione centrale, l'Università di Torino, la SUPSI e l'Università di Birmingham hanno creato un network di ricerca internazionale e nel 2019 hanno avviato uno studio osservazione trasversale non farmacologico monocentrico con l'obiettivo di esaminare se l'estensione del dolore fosse associata a misure dirette o indirette di sensibilizzazione centrale in pazienti con dolore muscoloscheletrico cronico. Sono stati quindi selezionati 59 pazienti con dolore da almeno tre mesi e affetti da una patologia muscoloscheletrica. Essi sono stati inizialmente valutati con il pain drawing, rilevando l'estensione del dolore percepito dal paziente nell'ultimo mese, ed in seguito con misure di valutazione indirette dei segni della sensibilizzazione centrale. Infine, i partecipanti sono stati sottoposti al Quantitative Sensory Testing, come misura diretta di sensibilizzazione centrale, con l'utilizzo dell'algometro pressorio manuale per valutare la soglia dolorifica e la sommazione temporale in un punto locale ed uno remoto. RISULTATI: I dati raccolti sono stati analizzati utilizzando il coefficiente di correlazione di Pearson ed un livello di significatività p < 0.05. L'analisi statistica ha condotto ai seguenti risultati: - sono assenti correlazioni significative tra l'estensione del dolore e le misurazioni dirette del QST; - sono presenti correlazioni negative significative moderate: soglia dolorifica locale con NRS del sonno e con soglia dolorifica remota; soglia dolorifica remota con PDQ, CSI e CPGSD; sommazione temporale locale con NRS del dolore attuale e con PDQ e con sommazione temporale remota. CONCLUSIONI: Le misurazioni effettuate con il QST non sono correlate all'estensione del dolore. Di conseguenza, la presenza di un'estensione dolorifica diffusa non predice basse soglie dolorifiche e/o presenza di sommazione temporale, e viceversa. Pertanto, il pain drawing non sembra essere utile nel valutare i segni della nociplasticità allo stesso modo delle misurazioni dirette effettuate con l'algometro.

L'algometro e l'estensione del dolore per la valutazione della nociplasticità nel paziente con disordini muscoloscheletrici

CHAUVIE, ALESSIA
2019/2020

Abstract

INTRODUZIONE: Il dolore è un'esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole che costituisce la componente conscia del sistema di difesa in grado di allertare l'organismo della presenza o della potenzialità di un danno. Il sistema nocicettivo infatti codifica gli stimoli nocivi e li conduce all'encefalo, dove avviene l'elaborazione dell'esperienza dolorifica. In alcuni casi il funzionamento di tale sistema può alterarsi ed il dolore cronicizzare: i neuroni diventano maggiormente eccitabili, attivandosi in seguito a stimoli nocivi meno intensi e anche in seguito a stimoli non nocivi. Questo fenomeno, chiamato sensibilizzazione centrale, clinicamente comporta la presenza di dolore nociplastico, ovvero di dolore che si manifesta senza la presenza di danno tissutale reale o potenziale o di lesione del sistema nervoso somatosensoriale. I segni tipici di questa condizione clinica sono la presenza di un dolore sproporzionato rispetto alla lesione, di dolore diffuso, di iperalgesia secondaria, di allodinia e di sommazione temporale degli stimoli. Nella valutazione del dolore nociplastico, può essere utile avvalersi del pain drawing per valutare l'estensione del dolore e dell'algometro pressorio per misurare la soglia dolorifica e per valutare la presenza di sommazione temporale degli stimoli nocivi. MATERIALI E METODI: Per approfondire le conoscenze presenti riguardo le relazioni tra estensione del dolore e segni di sensibilizzazione centrale, l'Università di Torino, la SUPSI e l'Università di Birmingham hanno creato un network di ricerca internazionale e nel 2019 hanno avviato uno studio osservazione trasversale non farmacologico monocentrico con l'obiettivo di esaminare se l'estensione del dolore fosse associata a misure dirette o indirette di sensibilizzazione centrale in pazienti con dolore muscoloscheletrico cronico. Sono stati quindi selezionati 59 pazienti con dolore da almeno tre mesi e affetti da una patologia muscoloscheletrica. Essi sono stati inizialmente valutati con il pain drawing, rilevando l'estensione del dolore percepito dal paziente nell'ultimo mese, ed in seguito con misure di valutazione indirette dei segni della sensibilizzazione centrale. Infine, i partecipanti sono stati sottoposti al Quantitative Sensory Testing, come misura diretta di sensibilizzazione centrale, con l'utilizzo dell'algometro pressorio manuale per valutare la soglia dolorifica e la sommazione temporale in un punto locale ed uno remoto. RISULTATI: I dati raccolti sono stati analizzati utilizzando il coefficiente di correlazione di Pearson ed un livello di significatività p < 0.05. L'analisi statistica ha condotto ai seguenti risultati: - sono assenti correlazioni significative tra l'estensione del dolore e le misurazioni dirette del QST; - sono presenti correlazioni negative significative moderate: soglia dolorifica locale con NRS del sonno e con soglia dolorifica remota; soglia dolorifica remota con PDQ, CSI e CPGSD; sommazione temporale locale con NRS del dolore attuale e con PDQ e con sommazione temporale remota. CONCLUSIONI: Le misurazioni effettuate con il QST non sono correlate all'estensione del dolore. Di conseguenza, la presenza di un'estensione dolorifica diffusa non predice basse soglie dolorifiche e/o presenza di sommazione temporale, e viceversa. Pertanto, il pain drawing non sembra essere utile nel valutare i segni della nociplasticità allo stesso modo delle misurazioni dirette effettuate con l'algometro.
ITA
INTRODUCTION: Pain is an unpleasant sensory and emotional experience that constitutes the conscious component of the defense system capable of alerting the body to the presence or potential of damage. The nociceptive system in fact encodes noxious stimuli and leads them to the brain, where the painful experience is processed. In some cases, the functioning of this system can alter, and the pain become chronic: the neurons become more excitable, activating themselves after less intense noxious stimuli and after non-noxious stimuli. This phenomenon, called central sensitization, clinically involves the presence of nociplastic pain, that is pain that occurs without the presence of actual or potential tissue damage or injury to the somatosensory nervous system. The typical signs of this clinical condition are the presence of pain disproportionate to the lesion, diffuse pain, secondary hyperalgesia, allodynia and temporal summation of the stimuli. In the evaluation of nociplastic pain, it may be useful to use the pain drawing to assess the extent of pain and the pressure algometer to measure the pain threshold and to assess the presence of temporal summation of noxious stimuli. MATERIALS AND METHODS: To deepen the knowledge regarding the relationships between pain extension and signs of central sensitization, the University of Turin, SUPSI and the University of Birmingham have created an international research network and in 2019 they launched monocentric non-pharmacological transverse observation study with the aim of examining whether the extent of pain was associated with direct or indirect measures of central sensitization in patients with chronic musculoskeletal pain. Fiftynine patients with pain for at least three months and suffering from a musculoskeletal pathology were selected. They were initially assessed with pain drawing, noting the extent of pain perceived by the patient in the last month, and then with indirect measures of evaluation of the signs of central sensitization. Finally, the participants underwent Quantitative Sensory Testing, as a direct measure of central sensitization, with the use of the manual pressure algometer to evaluate the pain threshold and the temporal summation in a local and a remote point. RESULTS: The collected data were analyzed using the Pearson correlation coefficient and a significance level p <0.05. Statistical analysis led to the following results: - there are no significant correlations between the extent of pain and direct QST measurements; - moderate significant negative correlations are present: local pain threshold with sleep NRS and with remote pain threshold; remote pain threshold with PDQ, CSI and CPGSD; local temporal summation with NRS of current pain and with PDQ and with remote temporal summation. CONCLUSIONS: The measurements made with the QST are not related to the extent of pain. Consequently, the presence of a widespread pain extension does not predict low pain thresholds and / or the presence of temporal summation, and vice versa. Therefore, pain drawing does not seem to be useful in evaluating the signs of nociplasticity in the same way as direct measurements made with the algometer.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/123882