Valori fisiologici e capacità di prestazione sportiva ad alta quota

La crescita della fisiologia come scienza sperimentale autonoma (XIX secolo) e il procedere di spedizioni alpinistiche in alta quota hanno presto condotto allo studio dell'adattamento dell'uomo all'altitudine. Da allora, si è cercato di comprendere quali fossero i meccanismi interni al soggetto che vengono sollecitati durante un'ascesa a quote elevate. Si può invece collocare nel periodo delle Olimpiadi di Città del Messico del 1968, l'inizio degli studi sugli effetti dell'altitudine sulla prestazione sportiva, per arrivare a comprendere come tali meccanismi potevano essere sfruttati per migliorare le performance degli atleti. Gli scopi del seguente lavoro sono quindi l'approfondimento delle maggiori risposte fisiologiche all'esposizione dell'uomo all'altitudine nonché alcune forme specifiche di adattamento di popolazioni che risiedono permanentemente in alta quota e la comprensione dei processi insiti nella prestazione e negli allenamenti in altura. L'analisi del tema verrà effettuata su più aspetti, approfondendo anche alcuni principi base dell'alimentazione in alta quota e dedicando, inoltre, un intero capitolo ai disturbi dell'adattamento all'altitudine.