Lo sviluppo motorio del bambino viene analizzato e suddiviso principalmente in due fasce d'età : 0-6 anni e 6-11 anni, caratterizzate rispettivamente da attività di base come camminare, correre, saltare e da attività più complesse utilizzate nel gioco e nello sport. L'obiettivo di questo studio è evidenziare l'importanza degli schemi motori di base e di come un bambino, attraverso la sua naturale crescita, possa svilupparli e di come, attraverso i processi motori cognitivi, possa interiorizzarli. Diventa dunque interessante capire, in un secondo momento, come questi schemi motori di base possano esser il fondamento di una vita in movimento, nella quale dedicare diverso tempo allo sport e ai giochi di squadra. Essi diventano indispensabili anche e soprattutto per una vita sana, equilibrata e che permetta lo sviluppo di interazioni sociali all'interno di uno stesso gruppo o tra diversi membri infondendo sicurezza e autostima nei singoli. A tal riguardo non va dimenticato quanto una squadra in sé per sé possa diventare una seconda famiglia costruita su regole, ruoli e principi ben definiti. E' dunque necessario inserire i concetti di serietà e impegno nel contesto della squadra dove anche la relazione con la famiglia, parte esterna del tutto, risulta fondamentale per la buona riuscita negli obiettivi preposti. Non va sottovalutato o sminuito il ruolo dell'allenatore che, oltre alla sua indiscussa preparazione tecnica, diventa maestro di coesione, educazione e disciplina. Il ruolo dunque della famiglia deve esser di sostegno nei confronti del mister e della squadra e mai di sostituzione o sopraffazione di ruoli che non competono. Tale realtà viene analizzata nel gioco del calcio proponendo esempi di schemi di gioco e approfondimenti relativi al rispetto dei ruoli e delle loro interconnessioni affinché il percorso di crescita del bambino sia completo.
Attività motoria di base nel gioco del calcio
CONTE, MATTIA
2019/2020
Abstract
Lo sviluppo motorio del bambino viene analizzato e suddiviso principalmente in due fasce d'età : 0-6 anni e 6-11 anni, caratterizzate rispettivamente da attività di base come camminare, correre, saltare e da attività più complesse utilizzate nel gioco e nello sport. L'obiettivo di questo studio è evidenziare l'importanza degli schemi motori di base e di come un bambino, attraverso la sua naturale crescita, possa svilupparli e di come, attraverso i processi motori cognitivi, possa interiorizzarli. Diventa dunque interessante capire, in un secondo momento, come questi schemi motori di base possano esser il fondamento di una vita in movimento, nella quale dedicare diverso tempo allo sport e ai giochi di squadra. Essi diventano indispensabili anche e soprattutto per una vita sana, equilibrata e che permetta lo sviluppo di interazioni sociali all'interno di uno stesso gruppo o tra diversi membri infondendo sicurezza e autostima nei singoli. A tal riguardo non va dimenticato quanto una squadra in sé per sé possa diventare una seconda famiglia costruita su regole, ruoli e principi ben definiti. E' dunque necessario inserire i concetti di serietà e impegno nel contesto della squadra dove anche la relazione con la famiglia, parte esterna del tutto, risulta fondamentale per la buona riuscita negli obiettivi preposti. Non va sottovalutato o sminuito il ruolo dell'allenatore che, oltre alla sua indiscussa preparazione tecnica, diventa maestro di coesione, educazione e disciplina. Il ruolo dunque della famiglia deve esser di sostegno nei confronti del mister e della squadra e mai di sostituzione o sopraffazione di ruoli che non competono. Tale realtà viene analizzata nel gioco del calcio proponendo esempi di schemi di gioco e approfondimenti relativi al rispetto dei ruoli e delle loro interconnessioni affinché il percorso di crescita del bambino sia completo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/123834