The dissertation aims to study the way in which Catalan, following the Aragonese domination in Sicily, influenced the Sicilian. The work opens with an introduction about what is the concept of the standard language and what is the dialect and what is the type of relationship between them. The first chapter presents a general framework that concerns the historical point of view and the salient points of the Aragonese dominion in Sicily. From the second chapter we move on to the more strictly linguistic field: first we go back briefly to the historical linguistics of Sicilian to see how the languages spoken by the peoples who have settled in Sicily over time have influenced the Sicilian; we then go on to see in more detail in which areas Catalan has been instrumental in this process of formation of the language being studied. Before moving on to the last chapter, the most "practical", it was considered important to present some characteristic aspects of Sicilian such as nominal morphology, vocalism and even consonantism. Finally, the third chapter focuses on the analysis of the Catalanisms present in Sicilian and indicated by Varvaro in his "Vocabolario storico-etimologico del siciliano”. These are 35 catalanisms of which the etymology described by Varvaro (1986) has been reported, then compared with the etymology of the Catalan term of origin extracted from the DCVB, Diccionari català-Valencià-balear. Some of these terms have also been evidenced by the phonetic, and sometimes morphological, resemblance between the Sicilian and Catalan oral voices. The work closes with a conclusion containing the reflections derived from this analysis, which allows us to return to the question of language-dialect and some of the reasons why it is important today to preserve the regional linguistic heritage.
La dissertazione ha l’obiettivo di studiare il modo in cui il catalano, in seguito alla dominazione aragonese in Sicilia, abbia influenzato il siciliano. Il lavoro si apre con un’introduzione riguardo quale sia il concetto di lingua standard e quale quello di dialetto e quale sia il tipo di relazione esistente tra questi. Nel primo capitolo è presentato un quadro generale che riguarda il punto di vista storico e i punti salienti del dominio aragonese in Sicilia. Dal secondo capitolo si passa all’ambito più strettamente linguistico: innanzitutto si ripercorre brevemente linguistica storica del siciliano per vedere in che modo le lingue parlate dai popoli che nel tempo si sono stanziati in Sicilia abbiano influenzato il siciliano; si passa poi a vedere in maniera più dettagliata in quali ambiti il catalano è stato determinante in questo processo di formazione dell’idioma oggetto di studio. Prima di passare all’ultimo capitolo, il più “pratico”, si è ritenuto importante presentare alcuni aspetti caratteristici del siciliano come la morfologia nominale, il vocalismo e ancora il consonantismo. Infine, nel terzo capitolo ci si concentra sull’analisi dei catalanismi presenti nel siciliano e indicati da Varvaro nel suo “Vocabolario storico-etimologico del siciliano”. Si tratta di 35 catalanismi di cui è stata riportata l’etimologia descritta da Varvaro (1986), poi confrontata con l’etimologia del termine catalano di provenienza estratta dal DCVB, Diccionari català-valencià-balear. Di alcuni di questi termini è stata evidenziata anche la somiglianza fonetica, ed a volte morfologica, presente tra le voci siciliane e quelle catalane orali attuali. Chiude il lavoro una conclusione contenenti le riflessioni derivate da questa analisi, che permette di ritornare sulla questione lingua-dialetto e su alcune delle ragioni per le quali è importante oggi preservare il patrimonio linguistico regionale.
La Sicilia aragonese e l'influenza del catalano sul siciliano
PIRAINO, FRANCESCA
2020/2021
Abstract
La dissertazione ha l’obiettivo di studiare il modo in cui il catalano, in seguito alla dominazione aragonese in Sicilia, abbia influenzato il siciliano. Il lavoro si apre con un’introduzione riguardo quale sia il concetto di lingua standard e quale quello di dialetto e quale sia il tipo di relazione esistente tra questi. Nel primo capitolo è presentato un quadro generale che riguarda il punto di vista storico e i punti salienti del dominio aragonese in Sicilia. Dal secondo capitolo si passa all’ambito più strettamente linguistico: innanzitutto si ripercorre brevemente linguistica storica del siciliano per vedere in che modo le lingue parlate dai popoli che nel tempo si sono stanziati in Sicilia abbiano influenzato il siciliano; si passa poi a vedere in maniera più dettagliata in quali ambiti il catalano è stato determinante in questo processo di formazione dell’idioma oggetto di studio. Prima di passare all’ultimo capitolo, il più “pratico”, si è ritenuto importante presentare alcuni aspetti caratteristici del siciliano come la morfologia nominale, il vocalismo e ancora il consonantismo. Infine, nel terzo capitolo ci si concentra sull’analisi dei catalanismi presenti nel siciliano e indicati da Varvaro nel suo “Vocabolario storico-etimologico del siciliano”. Si tratta di 35 catalanismi di cui è stata riportata l’etimologia descritta da Varvaro (1986), poi confrontata con l’etimologia del termine catalano di provenienza estratta dal DCVB, Diccionari català-valencià-balear. Di alcuni di questi termini è stata evidenziata anche la somiglianza fonetica, ed a volte morfologica, presente tra le voci siciliane e quelle catalane orali attuali. Chiude il lavoro una conclusione contenenti le riflessioni derivate da questa analisi, che permette di ritornare sulla questione lingua-dialetto e su alcune delle ragioni per le quali è importante oggi preservare il patrimonio linguistico regionale.File | Dimensione | Formato | |
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