Dalla nascita del sonoro a Whiplash: un'introduzione sulla relazione tra jazz e cinema

Senza dubbio il jazz spesso nella filmografia di metà XX secolo prende parte all'accompagnamento di svariate pellicole, anche di genere differenti senza fornire connotati particolari, senza infondere particolari sensazioni. Tuttavia la sfumatura più accentuata dell'utilizzo di questo genere musicale si riscontra in un preciso immaginario collettivo. Una cupa nottata, con poche luci fortemente in contrasto, delle deserte vie in periferia, una nube di fumo che accompagna ogni tegola sui tetti, un delitto, forse un omicidio vicino ad un nightclub dove un complesso di musicisti suona del jazz. Questi elementi, sommariamente e casualmente elencati rappresentano alcuni dei connotati che rendono possibile l'inserimento di un film nell'insieme denominato “noir”. Il jazz si accosta all'incertezza e all'inquietudine diventando un altro elemento conduttore della trama. Alcuni motivi musicali talvolta si presentano solo in momenti precisi, come per tentare di comunicare con lo spettatore, di avvertirlo, di metterlo in guarda o anche di tranquillizzarlo. Se in generale con l'accompagnamento musicale nel periodo del sonoro questa può definirsi una norma o comunque una ripetizione frequente, nel film noir la presenza del nightclub comunica una maggiore tangibilità della musica udita e quindi un confine più sfumato di musica diegetica e non diegetica.