Il camoscio è presente in Italia con due specie, Rupicapra rupicapra e Rupicapra pyrenaica, localizzate rispettivamente sulle Alpi e nell'Appennino centrale. Le popolazioni di questo ungulato sono in fase di incremento tranne che nella zona del Parco di Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM), dove la popolazione sorgente sta diminuendo, anche se le reintroduzioni effettuate in aree limitrofe stanno avendo buon esito. Per valutare le problematiche che coinvolgono queste due specie in Italia e paesi limitrofi, sono stati presi in esame i seguenti articoli scientifici: CHIRICHELLA R., CIUTI S., APOLLONIO M., 2013. Effect of livestock and non-native mouflon on use of high-elevation pastures by Alpine chamois. Mammalian Biology 78: 344-350. GIACOMETTI M., JANOVSKY M., BEELOY L., FREY J., 2002. Infectious keratoconjunctivitis of ibex, chamois and other Caprinae. Rev. sci. tech. Off. int. Epiz. 21 (2): 335-345. LOVARI S., 1985. Behavioural repertoire of the Abruzzo chamois, Rupicapra pyrenaica ornata Neumann, 1899 (Artiodactyla: Bovidae). Saugetierkundliche Mitteilungen 32: 113-136. LOVARI S., FERRETTI F., CORAZZA M., MINDER I., TROIANI N., FERRARI C., SADDI A., 2014. Unexpected consequences of reintroductions: competition between increasing red deer and threatened Appenine chamois. Animal conservation 17: 359-370. MAVROT F., VILEI E. M., MARREROS N., SIGNER C., FREY J. RYSER-DEGIORGIS M. P., 2012. Occurence, quantification, and genotyping of Mycoplasma conjunctivae in wild Caprinae with and without infectious keratoconjunctivitis. Journal of Wildlife Diseases 48 (3): 619-631. Considerando la competizione con altre specie, uno studio condotto nel PNALM mostra una crescente sovrapposizione spaziale e alimentare fra il camoscio appenninico e Cervus elaphus, specie reintrodotta negli anni '70 e ora in incremento. Emerge un effetto negativo del cervo sulla qualità dei pascoli e sull'efficienza di foraggiamento del camoscio appenninico a causa della competizione trofica e spaziale tra le specie. Per quanto riguarda il camoscio alpino l'introduzione di ungulati alloctoni come il muflone Ovis aries musimon innesca una sovrapposizione ecologica e una potenziale competizione interspecifica. Tra i problemi sanitari, la diffusione della cheratocongiuntivite infettiva causata da Mycoplasma conjunctivae ha gravi ricadute sulle dinamiche del camoscio. In passato, si ipotizzò che la patologia venisse diffusa attraverso il contatto con caprini e ovini domestici, ma studi recenti hanno dimostrato che il patogeno permane nelle popolazioni di camoscio e può diffondersi senza un contatto diretto con i domestici.
Gestione e problematiche del camoscio, Rupicapra spp., in Italia
JACQUIN, ROBERTA
2014/2015
Abstract
Il camoscio è presente in Italia con due specie, Rupicapra rupicapra e Rupicapra pyrenaica, localizzate rispettivamente sulle Alpi e nell'Appennino centrale. Le popolazioni di questo ungulato sono in fase di incremento tranne che nella zona del Parco di Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM), dove la popolazione sorgente sta diminuendo, anche se le reintroduzioni effettuate in aree limitrofe stanno avendo buon esito. Per valutare le problematiche che coinvolgono queste due specie in Italia e paesi limitrofi, sono stati presi in esame i seguenti articoli scientifici: CHIRICHELLA R., CIUTI S., APOLLONIO M., 2013. Effect of livestock and non-native mouflon on use of high-elevation pastures by Alpine chamois. Mammalian Biology 78: 344-350. GIACOMETTI M., JANOVSKY M., BEELOY L., FREY J., 2002. Infectious keratoconjunctivitis of ibex, chamois and other Caprinae. Rev. sci. tech. Off. int. Epiz. 21 (2): 335-345. LOVARI S., 1985. Behavioural repertoire of the Abruzzo chamois, Rupicapra pyrenaica ornata Neumann, 1899 (Artiodactyla: Bovidae). Saugetierkundliche Mitteilungen 32: 113-136. LOVARI S., FERRETTI F., CORAZZA M., MINDER I., TROIANI N., FERRARI C., SADDI A., 2014. Unexpected consequences of reintroductions: competition between increasing red deer and threatened Appenine chamois. Animal conservation 17: 359-370. MAVROT F., VILEI E. M., MARREROS N., SIGNER C., FREY J. RYSER-DEGIORGIS M. P., 2012. Occurence, quantification, and genotyping of Mycoplasma conjunctivae in wild Caprinae with and without infectious keratoconjunctivitis. Journal of Wildlife Diseases 48 (3): 619-631. Considerando la competizione con altre specie, uno studio condotto nel PNALM mostra una crescente sovrapposizione spaziale e alimentare fra il camoscio appenninico e Cervus elaphus, specie reintrodotta negli anni '70 e ora in incremento. Emerge un effetto negativo del cervo sulla qualità dei pascoli e sull'efficienza di foraggiamento del camoscio appenninico a causa della competizione trofica e spaziale tra le specie. Per quanto riguarda il camoscio alpino l'introduzione di ungulati alloctoni come il muflone Ovis aries musimon innesca una sovrapposizione ecologica e una potenziale competizione interspecifica. Tra i problemi sanitari, la diffusione della cheratocongiuntivite infettiva causata da Mycoplasma conjunctivae ha gravi ricadute sulle dinamiche del camoscio. In passato, si ipotizzò che la patologia venisse diffusa attraverso il contatto con caprini e ovini domestici, ma studi recenti hanno dimostrato che il patogeno permane nelle popolazioni di camoscio e può diffondersi senza un contatto diretto con i domestici.File | Dimensione | Formato | |
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