Vesubia jugorum (Simon, 1881) è un ragno lupo che occupa le zone di pietraia sopra i 2000 metri di altitudine nelle Alpi sud-occidentali, al confine tra Italia e Francia. La specie è inserita in lista rossa IUCN (International Union for Conservation of Nature) nella categoria Endangered in relazione alle dimensioni dell'areale, del numero ridotto di popolazioni e alle previste riduzioni di questi due parametri a seguito del riscaldamento globale. Studi recenti hanno messo in luce come variazioni climatiche possano influenzare i tratti morfologici di questa specie, quali lunghezza dei femori e dimensione dei cocoon e, di conseguenza influire sulla performance generale e sulla sopravvivenza degli individui. Sulla base di questi studi l'Università di Torino, in collaborazione con il Parco Naturale Alpi Marittime e il Parco Nazionale del Mercantour, ha avviato un programma di monitoraggio il cui obiettivo è la salvaguardia della specie: in particolare si vuole monitorare l'influenza che il cambiamento climatico potrà avere sulla sopravvivenza di Vesubia jugorum tramite l'analisi nel tempo di alcuni tratti funzionali. Sulla base dei dati presenti in letteratura sono stati scelti 17 siti target all'interno dell'areale della specie, suddivisi tra Italia e Francia. Il presente elaborato ha preso in analisi alcuni parametri raccolti nell'estate 2019 nell'ambito del progetto di monitoraggio: in particolare sono stati presi in considerazione lunghezza e larghezza del femore dell'arto IV, il peso degli individui, altezza e diametro dei cocoon misurati nei 17 siti previsti dal programma. Sono state valutate le relazioni tra questi tratti funzionali e i valori di qualità dell'habitat dedotti dai modelli di nicchia ecologica presenti in letteratura. La relazione tra la lunghezza dei femori e la qualità dell'habitat è risultata significativa, confermando i risultati presenti in letteratura e la affidabilità di questo tratto funzionale a fini del monitoraggio. Al contrario gli altri parametri misurati (larghezza del femore, peso degli individui, altezza e diametro dei cocoon) non presentano relazioni significative con la qualità dell'habitat. Da questo elaborato si deduce come i tratti funzionali, ed in particolare la lunghezza del femore IV, si prestino in modo efficace ai fini del programma di monitoraggio, nell'ottica di un campionamento quinquennale.
Attività di monitoraggio di Vesubia jugorum (Simon, 1881) (Arachnida: Araneae) con particolare riferimento allo studio della relazione tra tratti funzionali e idoneità climatica
GUGLIELMO, DAVIDE
2019/2020
Abstract
Vesubia jugorum (Simon, 1881) è un ragno lupo che occupa le zone di pietraia sopra i 2000 metri di altitudine nelle Alpi sud-occidentali, al confine tra Italia e Francia. La specie è inserita in lista rossa IUCN (International Union for Conservation of Nature) nella categoria Endangered in relazione alle dimensioni dell'areale, del numero ridotto di popolazioni e alle previste riduzioni di questi due parametri a seguito del riscaldamento globale. Studi recenti hanno messo in luce come variazioni climatiche possano influenzare i tratti morfologici di questa specie, quali lunghezza dei femori e dimensione dei cocoon e, di conseguenza influire sulla performance generale e sulla sopravvivenza degli individui. Sulla base di questi studi l'Università di Torino, in collaborazione con il Parco Naturale Alpi Marittime e il Parco Nazionale del Mercantour, ha avviato un programma di monitoraggio il cui obiettivo è la salvaguardia della specie: in particolare si vuole monitorare l'influenza che il cambiamento climatico potrà avere sulla sopravvivenza di Vesubia jugorum tramite l'analisi nel tempo di alcuni tratti funzionali. Sulla base dei dati presenti in letteratura sono stati scelti 17 siti target all'interno dell'areale della specie, suddivisi tra Italia e Francia. Il presente elaborato ha preso in analisi alcuni parametri raccolti nell'estate 2019 nell'ambito del progetto di monitoraggio: in particolare sono stati presi in considerazione lunghezza e larghezza del femore dell'arto IV, il peso degli individui, altezza e diametro dei cocoon misurati nei 17 siti previsti dal programma. Sono state valutate le relazioni tra questi tratti funzionali e i valori di qualità dell'habitat dedotti dai modelli di nicchia ecologica presenti in letteratura. La relazione tra la lunghezza dei femori e la qualità dell'habitat è risultata significativa, confermando i risultati presenti in letteratura e la affidabilità di questo tratto funzionale a fini del monitoraggio. Al contrario gli altri parametri misurati (larghezza del femore, peso degli individui, altezza e diametro dei cocoon) non presentano relazioni significative con la qualità dell'habitat. Da questo elaborato si deduce come i tratti funzionali, ed in particolare la lunghezza del femore IV, si prestino in modo efficace ai fini del programma di monitoraggio, nell'ottica di un campionamento quinquennale.File | Dimensione | Formato | |
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