Mikhail Yur'evič Lermontov (1814–1841) was a Russian poet, playwright and painter. A prominent figure of Russian romanticism, he is considered one of the greatest writers of the 19th century. He passed into Russian literature as a "meteor", as he lived very little but still brought something new to the literary world. The objective of this study is aimed at analyzing the figure of Grigorij Aleksandrovič Pečorin, protagonist of the lyrical-psychological novel Geroj Naščevo Vremeni (A hero of our time, 1840). In particular, in the course of the Dissertation, the aim is to demonstrate how it is possible to extend the chronology to the present day by highlighting the similarities and differences between Pečorin and contemporary man. Through the three chapters from which the work is composed, we will try to clarify the impact that the reading of the novel has had on subsequent Russian and non-Russian writers, reporting the thoughts of some critics in this regard and showing the relevance of the issues addressed in novel (such as boredom towards existence, inner splitting and the inability to resolve). In the first chapter, a general overview of the Author and his work will be provided; subsequently, in the second chapter, the contradictory nature of the protagonist and his conflictual relationship with the female figures will be analyzed. Finally, in the third chapter, the figure of Pečorin will be compared first with illustrious figures of the past such as Aleksandr Sergeevič Pushkin, then with Italo Svevo's inept and finally with modern man. At the end of the paper, it is clear that the connection between Pečorin and its creator is actually valid also between Pečorin and the reader. Whether it is the reader of the same era as Lermontov, of the subsequent one or of the contemporary era, it is still possible to ascribe A Hero Of Our Time and his protagonist in a universal space-time line. Ultimately, we can therefore say that Pečorin is not only the hero of “his" time, that represents the vices of an entire generation, but also the hero of "all" times.
Michail Jur'evič Lermontov (1814–1841) è stato un poeta, drammaturgo e pittore russo. Figura di spicco del romanticismo russo, è considerato uno dei maggiori scrittori del XIX secolo. É passato nella letteratura russa come una “meteora”, in quanto visse molto poco ma apportò comunque qualcosa di inedito al mondo letterario. L’obiettivo del presente studio è volto all’analisi della figura di Grigorij Aleksandrovič Pečorin, protagonista del romanzo lirico-psicologico Geroj Naščevo Vremeni (Un eroe del nostro tempo, 1840). In particolare, nel corso della Dissertazione, si vuole dimostrare come sia possibile estendere la cronologia temporale fino ai nostri giorni mettendo in evidenza analogie e differenze tra Pečorin e l’uomo contemporaneo. Attraverso i tre capitoli da cui è composto il lavoro, si cercherà di fare chiarezza sull’impatto che la lettura del romanzo ha avuto sugli scrittori successivi russi e non, riportando il pensiero di alcuni critici al riguardo e mostrando l’attualità delle tematiche affrontate nel romanzo (quali la noia nei confronti dell’esistenza, la scissione interiore e l’incapacità di risoluzione). Nel primo capitolo verrà fornito un quadro generale sull’Autore e la sua opera; successivamente, nel secondo capitolo, verrà analizzata la natura contraddittoria del protagonista e il suo rapporto conflittuale con le figure femminili. Infine, nel terzo capitolo, la figura di Pečorin sarà comparata dapprima con personaggi illustri del passato come Aleksandr Sergeevič Puškin, in seguito con l’inetto di Italo Svevo e in conclusione con l’uomo moderno. Giunti al termine dell’elaborato, si evince come effettivamente la connessione tra Pečorin e il suo creatore sia valida anche tra Pečorin e il lettore. Che sia il lettore della stessa epoca di Lermontov, di quella successiva o dell’epoca contemporanea risulta comunque possibile ascrivere Un eroe del nostro tempo e il suo protagonista in una linea spazio-temporale universale. In ultima analisi possiamo quindi affermare che Pečorin non solo è l’eroe del “suo” tempo, portavoce dei vizi di un’intera generazione, bensì, è l’eroe di “ogni” tempo.
La figura di Pečorin nel romanzo di Michail Jur'evič Lermontov: la fragilità di un eroe senza tempo
CHIARENZA, CHIARA
2019/2020
Abstract
Michail Jur'evič Lermontov (1814–1841) è stato un poeta, drammaturgo e pittore russo. Figura di spicco del romanticismo russo, è considerato uno dei maggiori scrittori del XIX secolo. É passato nella letteratura russa come una “meteora”, in quanto visse molto poco ma apportò comunque qualcosa di inedito al mondo letterario. L’obiettivo del presente studio è volto all’analisi della figura di Grigorij Aleksandrovič Pečorin, protagonista del romanzo lirico-psicologico Geroj Naščevo Vremeni (Un eroe del nostro tempo, 1840). In particolare, nel corso della Dissertazione, si vuole dimostrare come sia possibile estendere la cronologia temporale fino ai nostri giorni mettendo in evidenza analogie e differenze tra Pečorin e l’uomo contemporaneo. Attraverso i tre capitoli da cui è composto il lavoro, si cercherà di fare chiarezza sull’impatto che la lettura del romanzo ha avuto sugli scrittori successivi russi e non, riportando il pensiero di alcuni critici al riguardo e mostrando l’attualità delle tematiche affrontate nel romanzo (quali la noia nei confronti dell’esistenza, la scissione interiore e l’incapacità di risoluzione). Nel primo capitolo verrà fornito un quadro generale sull’Autore e la sua opera; successivamente, nel secondo capitolo, verrà analizzata la natura contraddittoria del protagonista e il suo rapporto conflittuale con le figure femminili. Infine, nel terzo capitolo, la figura di Pečorin sarà comparata dapprima con personaggi illustri del passato come Aleksandr Sergeevič Puškin, in seguito con l’inetto di Italo Svevo e in conclusione con l’uomo moderno. Giunti al termine dell’elaborato, si evince come effettivamente la connessione tra Pečorin e il suo creatore sia valida anche tra Pečorin e il lettore. Che sia il lettore della stessa epoca di Lermontov, di quella successiva o dell’epoca contemporanea risulta comunque possibile ascrivere Un eroe del nostro tempo e il suo protagonista in una linea spazio-temporale universale. In ultima analisi possiamo quindi affermare che Pečorin non solo è l’eroe del “suo” tempo, portavoce dei vizi di un’intera generazione, bensì, è l’eroe di “ogni” tempo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/123498