Background: Overcrowding in the Emergency Department (ED) is a recurring problem, given by the numerous accesses to the ED and the insufficient number of beds. An articulated system, the Reverse Triage, was created for maxi emergencies and disaster management, with the aim of discharging discharged patients early to conserve resources for the most acute patients. Some studies show that the use of RT in hospitalization facilities in the medical area could help reduce overcrowding in emergency rooms and discharge discharged patients in appropriate times. Objective: To evaluate Reverse Triage for identify early discharge patients, identify difficult discharges and prevent early readmissions. Methods: By analyzing the medical and nursing records of four medical departments of a Turin hospital, the RT score was compiled for hospitalized patients, after the same number of days, three times a week for a period of four months. The sampling took place in two periods of 2019. In patients with RT ≤ 3 (potential discharge) the frailty risk scores (ISAR, HOSPITAL and BRASS) were calculated. At the follow-up, after 30 days, outcomes were assessed (increased intensity of care, death, discharge and readmission to the DEA). Results and discussions: 622 patients were enrolled in the two sampling periods; RT identified a low percentage of discharged patients and a high degree of clinical complexity. 51.95% of patients with RT ≤ 3 were discharged within 7 days versus 41.38% of patients with RT> 3; at the first sampling the group with RT ≤ 3 was discharged 2 days earlier than the one with RT> 3, this difference rises to 6 days at the second sampling. The overall length of hospitalization was longer in Geriatrics, in line with the higher number of frail patients and the high values of frailty scores compared to other departments. Conclusions: Reverse Triage has been shown to be reliable and safe and has been shown to intercept unstable subjects when the score is greater than 4. Furthermore, the use of frailty scores has allowed to describe the reasons for difficult discharge. It is conceivable to use the RT 5-7 days after admission, with the aim of identifying patients with a lower need for assistance and therefore discharge early.
Introduzione: Il sovraffollamento in Pronto Soccorso è un problema ricorrente, dato dai numerosi accessi in DEA e dal numero insufficiente di posti letto. Esiste un articolato sistema, il Reverse Triage, nato per le maxi emergenze e nel disaster management, con lo scopo di dimettere precocemente i pazienti dimissibili per conservare risorse per i pazienti più acuti. Alcuni studi evidenziano che l’utilizzo del RT nelle strutture di ricovero in area medica potrebbe contribuire a ridurre l’overcrowding nei Pronto Soccorso e dimettere in tempi appropriati i pazienti dimissibili. Obiettivo: Valutare se il Reverse Triage sia in grado di identificare i pazienti dimissibili precocemente, individuare le dimissioni difficili e prevenire le riammissioni precoci. Materiali e metodi: Attraverso l’analisi delle cartelle medico-infermieristiche di quattro reparti di area medica di un ospedale torinese è stato compilato lo score RT dei pazienti ricoverati, a distanza di uno stesso numero di giorni, tre volte a settimana per un periodo di quattro mesi. Il campionamento è avvenuto in due periodi del 2019. Nei pazienti con RT < 3 (potenzialmente dimissibili) sono stati calcolati gli score di rischio fragilità (ISAR, HOSPITAL e BRASS). Al follow up, dopo 30 giorni, sono stati valutati gli outcome di esito (aumento intensità di cure, decesso, dimissione e riammissione in DEA). Risultati e discussioni: Sono stati arruolati 622 pazienti nei due periodi di campionamento; il RT ha individuato una bassa percentuale di pazienti dimissibili e un alto grado di complessità clinica. Il 51,95% dei pazienti con RT ≤ 3 sono stati dimessi entro 7 giorni contro il 41,38% dei pazienti con RT >3; al primo campionamento il gruppo con RT ≤ 3 è stato dimesso 2 giorni prima rispetto a quello con RT >3, tale differenza sale a 6 giorni al secondo campionamento. La durata complessiva del ricovero è stata maggiore in Geriatria, in linea con il maggior numero di pazienti fragili e gli alti valori degli score di fragilità rispetto agli altri reparti. Conclusioni: Il Reverse Triage ha dimostrato di essere affidabile e sicuro e ha mostrato di intercettare i soggetti instabili quando il punteggio è superiore a 4. Inoltre l’uso degli score di fragilità ha permesso di descrivere i motivi delle dimissioni difficili. È ipotizzabile l’uso del RT a 5-7 giorni dal ricovero, con lo scopo di individuare i pazienti a minor necessità assistenziale e quindi dimissibili precocemente.
Il Reverse Triage nell’identificazione dei pazienti dimissibili in area medica: uno studio osservazionale.
LORINO, FRANCESCA
2019/2020
Abstract
Introduzione: Il sovraffollamento in Pronto Soccorso è un problema ricorrente, dato dai numerosi accessi in DEA e dal numero insufficiente di posti letto. Esiste un articolato sistema, il Reverse Triage, nato per le maxi emergenze e nel disaster management, con lo scopo di dimettere precocemente i pazienti dimissibili per conservare risorse per i pazienti più acuti. Alcuni studi evidenziano che l’utilizzo del RT nelle strutture di ricovero in area medica potrebbe contribuire a ridurre l’overcrowding nei Pronto Soccorso e dimettere in tempi appropriati i pazienti dimissibili. Obiettivo: Valutare se il Reverse Triage sia in grado di identificare i pazienti dimissibili precocemente, individuare le dimissioni difficili e prevenire le riammissioni precoci. Materiali e metodi: Attraverso l’analisi delle cartelle medico-infermieristiche di quattro reparti di area medica di un ospedale torinese è stato compilato lo score RT dei pazienti ricoverati, a distanza di uno stesso numero di giorni, tre volte a settimana per un periodo di quattro mesi. Il campionamento è avvenuto in due periodi del 2019. Nei pazienti con RT < 3 (potenzialmente dimissibili) sono stati calcolati gli score di rischio fragilità (ISAR, HOSPITAL e BRASS). Al follow up, dopo 30 giorni, sono stati valutati gli outcome di esito (aumento intensità di cure, decesso, dimissione e riammissione in DEA). Risultati e discussioni: Sono stati arruolati 622 pazienti nei due periodi di campionamento; il RT ha individuato una bassa percentuale di pazienti dimissibili e un alto grado di complessità clinica. Il 51,95% dei pazienti con RT ≤ 3 sono stati dimessi entro 7 giorni contro il 41,38% dei pazienti con RT >3; al primo campionamento il gruppo con RT ≤ 3 è stato dimesso 2 giorni prima rispetto a quello con RT >3, tale differenza sale a 6 giorni al secondo campionamento. La durata complessiva del ricovero è stata maggiore in Geriatria, in linea con il maggior numero di pazienti fragili e gli alti valori degli score di fragilità rispetto agli altri reparti. Conclusioni: Il Reverse Triage ha dimostrato di essere affidabile e sicuro e ha mostrato di intercettare i soggetti instabili quando il punteggio è superiore a 4. Inoltre l’uso degli score di fragilità ha permesso di descrivere i motivi delle dimissioni difficili. È ipotizzabile l’uso del RT a 5-7 giorni dal ricovero, con lo scopo di individuare i pazienti a minor necessità assistenziale e quindi dimissibili precocemente.File | Dimensione | Formato | |
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