Echocardiography-based markers of subclinical cardiac dysfunction in individuals with Non-Alcoholic Fatty Liver Disease and preserved ejection fraction. Introduction. Non-Alcoholic Fatty Liver Disease (NAFLD) is a chronic liver disease, widespread in 25% of the population, closely associated with the Metabolic Syndrome. Insulin resistance and high-calorie diet intake play a key role in multifactorial pathogenesis along with inflammation and genetic predisposition. Natural history is characterised by a slow progression towards steatohepatitis, cirrhosis and risk of hepatocarcinoma in the liver; systemic complications are diabetes mellitus (T2DM) and cardiovascular disease (CVD).Liver biopsy is the diagnostic gold standard, however, noninvasive biochemical and imaging tests are employed. Background and aims. In asymptomatic NAFLD patients, in early stages of hepatic fibrosis, the first cause of death is due to cardiovascular (CV) events, potentially due to related cardiac fibrosis. The aim of the study is to provide cardiovascular diagnostic management tools in subjects with NAFLD and preserved ejection fraction, suggesting that subclinical echocardiographic markers are useful for the early identification of a CV risk. Materials and methods. We prospectively selected US-diagnosed NAFLD patients undergoing an outpatient visit, blood chemistry and echocardiography within one month, in the absence of CVD, heart failure(HF). Echocardiography was performed according with the "European Society of Cardiovascular Imaging guidelines ", using speckle tracking analysis (Philips, Andover, US) for an accurate quantification of systolic function by measuring the left ventricular global longitudinal strain (GLS). Diastolic dysfunction was defined as mitral E / e '> 9 by TDI. Liver fibrosis was assessed by non-invasive tests (FIB-4) and TE (Fibroscan F530) and was defined as significant if FIB-4 score> 1.3 or LSM> 7kPa. Results. 56 patients were enrolled, characterized by dyslipidemia (63%), arterial hypertension (45.5%), obesity (40.7%), T2DM (20.4%), normal transaminases, GGT 34.0 U / l, FIB-4> 1.3 (14.3 %), significant fibrosis (F> 1) found in 12.5%, E / e 'ratio> 9 in 21.8%, 3D volume (LAVi 3DHM) of ASn 30.0 ml / m2, EF 3DHM 62.0%. Individuals with LSM> 7kPa had higher E/e ' values (p = 0.018) and reduced GLS values (median -18.3% versus -19.9% of the group with LSM≤ 7 kPa, p = 0.032). FIB-4 was significantly higher in individuals with diastolic dysfunction (p = 0.025). LS and FIB-4 correlate positively with E / e '(r = 0.33, p = 0.015 and r = 0.42, p = 0.005). In a multivariate logistic regression analysis, which includes significant fibrosis, T2DM and arterial hypertension, only T2DM was associated with E/e '> 9 (corrected OR 10.6 [95% CI 1.1 - 99.2], p = 0.040). Discussion. A metabolic, cardiovascular and comorbidity profile was outlined according to recent evidence. The innovative echocardiographic technology has highlighted systolic-diastolic cardiac dysfunction with accurate sensitivity and significant hepatic fibrosis in asymptomatic patients and with preserved EF. Furthermore, T2DM was found to be an independent predictor of E / e '. Conclusion. To date, there are no common PDTA protocols in NAFLD patients for cardiovascular risk, which is the most important outcome in this population, particularly in low levels and early fibrosis. Therefore, the search for preclinical instrumental signs of cardiac dysfunction can help clinicians in risk stratification and multidisciplinary management of this multidimensional disease.

Marcatori ecocardiografici di disfuzione cardiaca subclinica in individui Non-Alcoholic Fatty Liver Disease e frazione di eiezione preservata Introduzione.Non-Alcoholic Fatty Liver Disease(NAFLD) è una malattia epatica cronica, diffusa nel 25% della popolazione, strettamente associata alla Sindrome Metabolica. L’insulino resistenza e la dieta ipercalorica hanno un ruolo chiave nella patogenesi multifattoriale insieme ad infiammazione e predisposizione genetica.La storia naturale a livello epatico prevede una lenta progressione verso steatoepatite,cirrosi e rischio di epatocarcinoma;a livello sistemico le complicanze sono il diabete mellito(T2DM) e la malattia cardiovascolare.La biopsia epatica è il gold standard diagnostico, tuttavia esistono test non invasivi biochimici e di imaging. Contesto e scopo.In individui con NAFLD asintomatici in stadi iniziali di fibrosi epatica, la prima causa di morte è dovuta agli eventi cardiovascolari (CV), per possibile fibrosi cardiaca correlata.Lo scopo dello studio è di proporre degli strumenti di gestione diagnostica cardiovascolare in soggetti con NAFLD e frazione d’eiezione preservata, fornendo dei marcatori ecocardiografici subclinici utili alla precoce individuazione di un rischio CV. Materiale e metodi.Sono stati selezionati in maniera prospettica pazienti con NAFLD sulla base di diagnosi ecografica ed entro un mese sottoposti a visita ambulatoriale, esami ematochimici ed ecocardiografia,in assenza di CVD, HF.L’ecocardiografia è stata eseguita in accordo con le “European Society of Cardiovascular Imaging guidelines”,mediante utilizzo della speckle tracking analysis(Philips,Andover,US) per un’accurata quantificazione della funzione sistolica attraverso la misurazione del left ventricular global longitudinal strain(GLS).La disfunzione diastolica è stata definita E/e’>9 mitralico al TDI.La fibrosi epatica è stata valutata tramite test non invasivi(FIB-4) e TE(Fibroscan F530) ed è stata definita significativa se FIB-4 score>1.3 o LSM>7kPa. Risultati. Sono stati arruolati 56 pazienti,caratterizzati da dislipidemia(63%), ipertensione arteriosa(45.5%), obesità(40.7%), T2DM(20.4%), transaminasi nella norma,GGT 34.0 U/l, FIB-4>1.3(14.3%), fibrosi significativa(F>1) presente nel 12.5%, E/e’ ratio>9 nel 21.8%,volume 3D (LAVi 3DHM) di ASn 30.0 ml/m2,EF 3DHM 62.0%. Gli individui con LSM>7kPa hanno restituito valori più alti di E/e’(p = 0.018) e valori ridotti di GLS(mediano -18.3% versus -19.9% del gruppo con LSM≤ 7 kPa, p=0.032). FIB-4 è risultato significativamente più alto negli individui con disfunzione diastolica(p= 0.025).LS e FIB-4 correlano positivamente con E/e’(r = 0.33, p=0.015 e r=0.42, p=0.005). In un modello di regressione logistica multivariata, che include fibrosi significativa, T2DM e ipertesione arteriosa, solo T2DM è stato associato a E/e’>9(OR corretto 10.6[95%CI 1.1 – 99.2],p=0.040). Discussione.È stato delineato un profilo metabolico, ematochimico,cardiovascolare e di comorbidità in accordo con le evidenze della letteratura.L’innovativa tecnologia ecocardiografica ha messo in evidenza con accurata sensibilità una disfunzione cardiaca sisto-diastolica e fibrosi epatica significativa in pazienti asintomatici ed a FE preservata. Inoltre, il T2DM è risultato predittore indipendente di E/e’. Conclusione.In pazienti NAFLD, non esistono protocolli PDTA condivisi per il rischio cardiovascolare, outcome più importante in questa popolazione, sopratutto per livelli bassi di fibrosi. Pertanto, la ricerca di segni strumentali pre-clinici di disfuzione cardiaca può aiutare i clinici nel miglioramento della stratificazione del rischio e nella gestione pluridisciplinare di questa malattia multidimensionale.

Marcatori ecocardiografici di disfuzione cardiaca subclinica in individui Non-Alcoholic Fatty Liver Disease e frazione di eiezione preservata

LA ROSA, GIANMARIA PIO
2021/2022

Abstract

Marcatori ecocardiografici di disfuzione cardiaca subclinica in individui Non-Alcoholic Fatty Liver Disease e frazione di eiezione preservata Introduzione.Non-Alcoholic Fatty Liver Disease(NAFLD) è una malattia epatica cronica, diffusa nel 25% della popolazione, strettamente associata alla Sindrome Metabolica. L’insulino resistenza e la dieta ipercalorica hanno un ruolo chiave nella patogenesi multifattoriale insieme ad infiammazione e predisposizione genetica.La storia naturale a livello epatico prevede una lenta progressione verso steatoepatite,cirrosi e rischio di epatocarcinoma;a livello sistemico le complicanze sono il diabete mellito(T2DM) e la malattia cardiovascolare.La biopsia epatica è il gold standard diagnostico, tuttavia esistono test non invasivi biochimici e di imaging. Contesto e scopo.In individui con NAFLD asintomatici in stadi iniziali di fibrosi epatica, la prima causa di morte è dovuta agli eventi cardiovascolari (CV), per possibile fibrosi cardiaca correlata.Lo scopo dello studio è di proporre degli strumenti di gestione diagnostica cardiovascolare in soggetti con NAFLD e frazione d’eiezione preservata, fornendo dei marcatori ecocardiografici subclinici utili alla precoce individuazione di un rischio CV. Materiale e metodi.Sono stati selezionati in maniera prospettica pazienti con NAFLD sulla base di diagnosi ecografica ed entro un mese sottoposti a visita ambulatoriale, esami ematochimici ed ecocardiografia,in assenza di CVD, HF.L’ecocardiografia è stata eseguita in accordo con le “European Society of Cardiovascular Imaging guidelines”,mediante utilizzo della speckle tracking analysis(Philips,Andover,US) per un’accurata quantificazione della funzione sistolica attraverso la misurazione del left ventricular global longitudinal strain(GLS).La disfunzione diastolica è stata definita E/e’>9 mitralico al TDI.La fibrosi epatica è stata valutata tramite test non invasivi(FIB-4) e TE(Fibroscan F530) ed è stata definita significativa se FIB-4 score>1.3 o LSM>7kPa. Risultati. Sono stati arruolati 56 pazienti,caratterizzati da dislipidemia(63%), ipertensione arteriosa(45.5%), obesità(40.7%), T2DM(20.4%), transaminasi nella norma,GGT 34.0 U/l, FIB-4>1.3(14.3%), fibrosi significativa(F>1) presente nel 12.5%, E/e’ ratio>9 nel 21.8%,volume 3D (LAVi 3DHM) di ASn 30.0 ml/m2,EF 3DHM 62.0%. Gli individui con LSM>7kPa hanno restituito valori più alti di E/e’(p = 0.018) e valori ridotti di GLS(mediano -18.3% versus -19.9% del gruppo con LSM≤ 7 kPa, p=0.032). FIB-4 è risultato significativamente più alto negli individui con disfunzione diastolica(p= 0.025).LS e FIB-4 correlano positivamente con E/e’(r = 0.33, p=0.015 e r=0.42, p=0.005). In un modello di regressione logistica multivariata, che include fibrosi significativa, T2DM e ipertesione arteriosa, solo T2DM è stato associato a E/e’>9(OR corretto 10.6[95%CI 1.1 – 99.2],p=0.040). Discussione.È stato delineato un profilo metabolico, ematochimico,cardiovascolare e di comorbidità in accordo con le evidenze della letteratura.L’innovativa tecnologia ecocardiografica ha messo in evidenza con accurata sensibilità una disfunzione cardiaca sisto-diastolica e fibrosi epatica significativa in pazienti asintomatici ed a FE preservata. Inoltre, il T2DM è risultato predittore indipendente di E/e’. Conclusione.In pazienti NAFLD, non esistono protocolli PDTA condivisi per il rischio cardiovascolare, outcome più importante in questa popolazione, sopratutto per livelli bassi di fibrosi. Pertanto, la ricerca di segni strumentali pre-clinici di disfuzione cardiaca può aiutare i clinici nel miglioramento della stratificazione del rischio e nella gestione pluridisciplinare di questa malattia multidimensionale.
Echocardiography-based markers of subclinical cardiac dysfunction in individuals with Non-Alcoholic Fatty Liver Disease and preserved ejection fraction
Echocardiography-based markers of subclinical cardiac dysfunction in individuals with Non-Alcoholic Fatty Liver Disease and preserved ejection fraction. Introduction. Non-Alcoholic Fatty Liver Disease (NAFLD) is a chronic liver disease, widespread in 25% of the population, closely associated with the Metabolic Syndrome. Insulin resistance and high-calorie diet intake play a key role in multifactorial pathogenesis along with inflammation and genetic predisposition. Natural history is characterised by a slow progression towards steatohepatitis, cirrhosis and risk of hepatocarcinoma in the liver; systemic complications are diabetes mellitus (T2DM) and cardiovascular disease (CVD).Liver biopsy is the diagnostic gold standard, however, noninvasive biochemical and imaging tests are employed. Background and aims. In asymptomatic NAFLD patients, in early stages of hepatic fibrosis, the first cause of death is due to cardiovascular (CV) events, potentially due to related cardiac fibrosis. The aim of the study is to provide cardiovascular diagnostic management tools in subjects with NAFLD and preserved ejection fraction, suggesting that subclinical echocardiographic markers are useful for the early identification of a CV risk. Materials and methods. We prospectively selected US-diagnosed NAFLD patients undergoing an outpatient visit, blood chemistry and echocardiography within one month, in the absence of CVD, heart failure(HF). Echocardiography was performed according with the "European Society of Cardiovascular Imaging guidelines ", using speckle tracking analysis (Philips, Andover, US) for an accurate quantification of systolic function by measuring the left ventricular global longitudinal strain (GLS). Diastolic dysfunction was defined as mitral E / e '> 9 by TDI. Liver fibrosis was assessed by non-invasive tests (FIB-4) and TE (Fibroscan F530) and was defined as significant if FIB-4 score> 1.3 or LSM> 7kPa. Results. 56 patients were enrolled, characterized by dyslipidemia (63%), arterial hypertension (45.5%), obesity (40.7%), T2DM (20.4%), normal transaminases, GGT 34.0 U / l, FIB-4> 1.3 (14.3 %), significant fibrosis (F> 1) found in 12.5%, E / e 'ratio> 9 in 21.8%, 3D volume (LAVi 3DHM) of ASn 30.0 ml / m2, EF 3DHM 62.0%. Individuals with LSM> 7kPa had higher E/e ' values (p = 0.018) and reduced GLS values (median -18.3% versus -19.9% of the group with LSM≤ 7 kPa, p = 0.032). FIB-4 was significantly higher in individuals with diastolic dysfunction (p = 0.025). LS and FIB-4 correlate positively with E / e '(r = 0.33, p = 0.015 and r = 0.42, p = 0.005). In a multivariate logistic regression analysis, which includes significant fibrosis, T2DM and arterial hypertension, only T2DM was associated with E/e '> 9 (corrected OR 10.6 [95% CI 1.1 - 99.2], p = 0.040). Discussion. A metabolic, cardiovascular and comorbidity profile was outlined according to recent evidence. The innovative echocardiographic technology has highlighted systolic-diastolic cardiac dysfunction with accurate sensitivity and significant hepatic fibrosis in asymptomatic patients and with preserved EF. Furthermore, T2DM was found to be an independent predictor of E / e '. Conclusion. To date, there are no common PDTA protocols in NAFLD patients for cardiovascular risk, which is the most important outcome in this population, particularly in low levels and early fibrosis. Therefore, the search for preclinical instrumental signs of cardiac dysfunction can help clinicians in risk stratification and multidisciplinary management of this multidimensional disease.
RIBALDONE, DAVIDE GIUSEPPE
IMPORT TESI SOLO SU ESSE3 DAL 2018
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