The present work deals with the analysis of the employer in his role as a health and security guarantor in the workplaces. The employer is the subject which has the primary obligation to protect the psycho-physical integrity, the health, the dignity, the security and the workers’ life. To protect those primary aspects, the employer has to fulfil all the supervision measures imposed by the Penal Code, the Civil Code and the Legislative Decrees. He works both on the precautionary aspect in the case in which he omits to fulfil the supervision measures aimed to prevent and protect the workers, and on the following aspect if there concretely happened an injury or the professional illness that the same cautions wanted to prevent. The composition debates about the definition of employer, distinguishing the employer of the private work and the employer of the public administration, the definition of injury and of professional illness. It deals with the obligations of the employer, including the responsibility about the maximum technologic security, the responsibility to evaluate the risks, the obligation of compiling the Document of Risks and, lastly, the responsibility to prevent the stress correlated to work. Lastly it focuses on the protocol of the delegation of tasks with which the employer can transfer a part of his obligations to another subject.
Il presente lavoro ha come oggetto principale l’analisi della figura del datore di lavoro nel suo ruolo di garante della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il datore di lavoro si configura come il soggetto su cui grava l’obbligo primario di tutelare l’integrità psico-fisica, la salute, la dignità, la sicurezza e la vita dei prestatori di lavoro. Al fine di proteggere questi beni primari, il datore di lavoro deve ottemperare alle misure cautelari previste dal Codice penale, dal Codice civile e dai decreti legislativi. Egli risponde sia sul versante preventivo nel caso in cui ometta di adempiere alle misure cautelari miranti a prevenire e proteggere i lavoratori dai rischi, e sia a posteriori là dove si sia concretamente realizzato l’infortunio o la malattia professionale che le stesse cautele miravano a prevenire. Il primo capitolo tratta l’evoluzione storica della figura del datore di lavoro a partire dai decreti del Presidente della Repubblica degli anni Cinquanta, affrontando i contributi offerti dal diritto euro-comunitario, i decreti legislativi degli anni Novanta, fino ad arrivare alla disciplina del Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro emanato con il decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81. Viene definito il concetto di infortunio e di malattia professionale da cui possono derivare omicidio colposo (art. 589 c.p.) o lesioni personali colpose (art. 590 c.p.), gravi o gravissime. Infine, si prendono in esame le definizioni offerte dalla dottrina riguardanti la distinzione tra datore di lavoro privato e datore di lavoro nella pubblica amministrazione. Il secondo capitolo è incentrato sulla sfera degli obblighi che gravano sul datore di lavoro. Tra questi viene citato l’art.2087 c.c. che impone alla figura del datore di lavoro, equiparata a quella di imprenditore, di attuare le norme prevenzionali facendosi guidare dalla sua esperienza, seguendo i canoni di diligenza, prudenza e perizia. Successivamente viene analizzato il punto centrale della prevenzione dei rischi: la loro valutazione. La valutazione dei rischi viene effettuata dal datore di lavoro che si avvale, per redigere il Documento di valutazione dei rischi, della collaborazione di altre figure: il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e il medico competente. Da ultimo, viene discusso un tema importante: la prevenzione dello stress lavoro correlato. L’ultimo capitolo verte sulla delega di funzioni, istituto consueto e diffuso, che permette al datore di lavoro di adempiere agli obblighi di sicurezza trasferendo parte delle sue funzioni in capo a un delegato, capace, esperto e professionale.
LA FIGURA DEL DATORE DI LAVORO E LA SUA RESPONSABILITA' PENALE
FLOREAN, PATRICIA
2020/2021
Abstract
Il presente lavoro ha come oggetto principale l’analisi della figura del datore di lavoro nel suo ruolo di garante della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il datore di lavoro si configura come il soggetto su cui grava l’obbligo primario di tutelare l’integrità psico-fisica, la salute, la dignità, la sicurezza e la vita dei prestatori di lavoro. Al fine di proteggere questi beni primari, il datore di lavoro deve ottemperare alle misure cautelari previste dal Codice penale, dal Codice civile e dai decreti legislativi. Egli risponde sia sul versante preventivo nel caso in cui ometta di adempiere alle misure cautelari miranti a prevenire e proteggere i lavoratori dai rischi, e sia a posteriori là dove si sia concretamente realizzato l’infortunio o la malattia professionale che le stesse cautele miravano a prevenire. Il primo capitolo tratta l’evoluzione storica della figura del datore di lavoro a partire dai decreti del Presidente della Repubblica degli anni Cinquanta, affrontando i contributi offerti dal diritto euro-comunitario, i decreti legislativi degli anni Novanta, fino ad arrivare alla disciplina del Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro emanato con il decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81. Viene definito il concetto di infortunio e di malattia professionale da cui possono derivare omicidio colposo (art. 589 c.p.) o lesioni personali colpose (art. 590 c.p.), gravi o gravissime. Infine, si prendono in esame le definizioni offerte dalla dottrina riguardanti la distinzione tra datore di lavoro privato e datore di lavoro nella pubblica amministrazione. Il secondo capitolo è incentrato sulla sfera degli obblighi che gravano sul datore di lavoro. Tra questi viene citato l’art.2087 c.c. che impone alla figura del datore di lavoro, equiparata a quella di imprenditore, di attuare le norme prevenzionali facendosi guidare dalla sua esperienza, seguendo i canoni di diligenza, prudenza e perizia. Successivamente viene analizzato il punto centrale della prevenzione dei rischi: la loro valutazione. La valutazione dei rischi viene effettuata dal datore di lavoro che si avvale, per redigere il Documento di valutazione dei rischi, della collaborazione di altre figure: il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e il medico competente. Da ultimo, viene discusso un tema importante: la prevenzione dello stress lavoro correlato. L’ultimo capitolo verte sulla delega di funzioni, istituto consueto e diffuso, che permette al datore di lavoro di adempiere agli obblighi di sicurezza trasferendo parte delle sue funzioni in capo a un delegato, capace, esperto e professionale.File | Dimensione | Formato | |
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