La mia Tesi di Laurea si pone l’obiettivo di analizzare il fenomeno delle persone senza fissa dimora, partendo da un’analisi del fenomeno e degli interventi per contrastarlo. Prestando particolare attenzione al ruolo dei servizi sociali territoriali. L’elaborato si suddivide in tre capitoli. Il primo capitolo analizza la condizione delle persone senza fissa dimora attraverso gli studi effettuati dalla scuola di Chicago, in particolare grazie al contributo di Nels Anderson e il testo: “Il vagabondo, sociologia dell’uomo senza dimora”. Si focalizza principalmente sulla figura dello hobo, identificandolo in una subcultura con delle proprie caratteristiche, che vanno dal gergo parlato alle modalità di provvedere ai propri bisogni primari in assenza di una abitazione e occupazione stabile. Successivamente, nel secondo capitolo si pone l’attenzione sulla definizione che viene attribuita alla persona senza fissa dimora, esaminando in particolare le definizioni che vengono attribuite dalla Federazione Europea delle Organizzazioni Nazionali che lavorano con Persone Senza Dimora (FEANTSA) in relazione alla classificazione ETHOS e dalla Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora (Fio.PSD). In seguito, si evidenziano le sue molteplici caratteristiche rilevate attraverso ricerche statunitensi e da una ricerca effettuata da Fio.PSD dal 2007 al 2012 e successivamente riproposta nel 2014 sul territorio italiano. Inoltre, si evidenzia l’influenza dello stigma, il quale condiziona il modo in cui la persona si relaziona con i servizi territoriali, con gli estranei e con gli altri homeless, si esaminano le problematiche materiali e relazionali che affronta la persona senza dimora nella sua quotidianità e le cause e i fattori che possono influenzare un percorso di grave emarginazione. Infine, il terzo capitolo approfondisce il ruolo dei servizi sociali territoriali, tra cui i servizi a bassa soglia, con un focus particolare sul modello progettuale Housing First e Housing Led che considera la casa come un bene primario, le attività della cooperativa Maria Cecilia nel progetto “Accoglienza Plurale” nel quale ho svolto il mio tirocinio e il ruolo dei servizi sociali durante l’emergenza sanitaria COVID-19.
Homeless: persone al di là dello stereotipo
GRAZIANO, ROBERTA
2019/2020
Abstract
La mia Tesi di Laurea si pone l’obiettivo di analizzare il fenomeno delle persone senza fissa dimora, partendo da un’analisi del fenomeno e degli interventi per contrastarlo. Prestando particolare attenzione al ruolo dei servizi sociali territoriali. L’elaborato si suddivide in tre capitoli. Il primo capitolo analizza la condizione delle persone senza fissa dimora attraverso gli studi effettuati dalla scuola di Chicago, in particolare grazie al contributo di Nels Anderson e il testo: “Il vagabondo, sociologia dell’uomo senza dimora”. Si focalizza principalmente sulla figura dello hobo, identificandolo in una subcultura con delle proprie caratteristiche, che vanno dal gergo parlato alle modalità di provvedere ai propri bisogni primari in assenza di una abitazione e occupazione stabile. Successivamente, nel secondo capitolo si pone l’attenzione sulla definizione che viene attribuita alla persona senza fissa dimora, esaminando in particolare le definizioni che vengono attribuite dalla Federazione Europea delle Organizzazioni Nazionali che lavorano con Persone Senza Dimora (FEANTSA) in relazione alla classificazione ETHOS e dalla Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora (Fio.PSD). In seguito, si evidenziano le sue molteplici caratteristiche rilevate attraverso ricerche statunitensi e da una ricerca effettuata da Fio.PSD dal 2007 al 2012 e successivamente riproposta nel 2014 sul territorio italiano. Inoltre, si evidenzia l’influenza dello stigma, il quale condiziona il modo in cui la persona si relaziona con i servizi territoriali, con gli estranei e con gli altri homeless, si esaminano le problematiche materiali e relazionali che affronta la persona senza dimora nella sua quotidianità e le cause e i fattori che possono influenzare un percorso di grave emarginazione. Infine, il terzo capitolo approfondisce il ruolo dei servizi sociali territoriali, tra cui i servizi a bassa soglia, con un focus particolare sul modello progettuale Housing First e Housing Led che considera la casa come un bene primario, le attività della cooperativa Maria Cecilia nel progetto “Accoglienza Plurale” nel quale ho svolto il mio tirocinio e il ruolo dei servizi sociali durante l’emergenza sanitaria COVID-19.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/123228