Dalle prime scoperte risalenti al 79 d.c. sino ad oggi la pubblicità si è dimostrata malleabile agli sviluppi della società, affermandosi protagonista di un fenomeno complesso sia per la natura variegata di ogni messaggio sia perché fortemente influenzata dal contesto in cui si sviluppa. Proprio come conseguenza di tale complessità, il fenomeno pubblicitario è da decenni oggetto di studio di diverse discipline: economia, psicologia, antropologia, linguistica e semiotica sono solo alcune delle materie che hanno dedicato il loro tempo all'esplorazione di questo campo. Fermo restando che il fenomeno pubblicitario ha in questi millenni rinnovato notevolmente i suoi segni di riferimento, in stretta relazione e interdipendenza con fattori sociali e culturali, di costume, di progresso tecnologico ed eventi socioeconomici, si può definire la pubblicità come mutevole e specchio di differenti periodi storici. Il presente elaborato si pone quindi in primis di condurre una riflessione analitica in chiave semiotica di testi pubblicitari da me selezionati apparsi sui principali canali mediatici televisivi, con particolare riferimento al discorso di marca, ove ognuno di questi agisce nei confronti del telespettatore, attraverso la narrazione, sull'identità visiva e tematica all' interno di un contesto storico di emergenza come quello del Covid-19. Le elaborazioni da me prodotte seguono i criteri di analisi del linguista e semiologo Algirdas Julien Greimas e del Quadrato di Ferraro per una valutazione prospettica e relativa. In secondo luogo, l'elaborato si pone di sviluppare una riflessione finale sulla realtà pubblicitaria in termini di comparazione cronologica tra prima e dopo la pandemia e in particolar modo sui valori e significati colti dalla società con le pubblicità dei grandi brand durante il Coronavirus. Dopo aver consultato più fonti autorevoli in materia, con lo scopo di ottenere un indice di analisi più saldo, ho deciso di far particolare riferimento al libro di Cinzia Bianchi “Spot” seguendo il modello analitico riferito alla pubblicità Nescafé da lei utilizzato. Nel Primo capitolo si presentano la storia della pubblicità che verrà adoperata al ragionamento semiotico di cinque spot, inerenti alla fase pre-covid, di brand da me selezionati per afferrare i valori, le isotopie e le figure di riferimento in una situazione di normalità dalla quale si cercherà di sviluppare un ragionamento che introduca le basi per le indagini nel secondo capitolo. Verranno quindi in questa prima parte anche esposti ed argomentati i mezzi semiotici utilizzati ai fini dell' analisi per cogliere le teorie Greimasiane e i suoi scopi. Si accennerà alle osservazioni che ci si aspetta di dedurre da queste considerazioni iniziali e che verranno riargomentate solo nell' ultimo capitolo. Il secondo Capitolo tratta lo sviluppo analitico di testi pubblicitari trasmessi durante il lockdown e lo mette a confronto, a vari livelli semiotici, con lo spot del medesimo brand ante-coronavirus sia in termini di coerenza che di comunicazione. Viene utilizzata ed applicata in maniera minuziosa la scaletta di Cinzia Bianchi la quale suddivide l'argomentazione in sottoargomenti classificati per struttura e genere. Nel terzo capitolo si volge alla conclusione riproponendo i case studies ante e pre-Coronavirus confrontando le considerazioni finali che danno luogo ad un quadro d' insieme più chiaro riguardo i meccanismi e l'impatto che un evento straordinario come un'epidemia globale hanno avuto sulla pubblicità.
Analisi Semiotica delle pubblicità durante il Covid-19: Come i brand hanno reagito all'emergenza internazionale
DE GIORGI, FABIO
2019/2020
Abstract
Dalle prime scoperte risalenti al 79 d.c. sino ad oggi la pubblicità si è dimostrata malleabile agli sviluppi della società, affermandosi protagonista di un fenomeno complesso sia per la natura variegata di ogni messaggio sia perché fortemente influenzata dal contesto in cui si sviluppa. Proprio come conseguenza di tale complessità, il fenomeno pubblicitario è da decenni oggetto di studio di diverse discipline: economia, psicologia, antropologia, linguistica e semiotica sono solo alcune delle materie che hanno dedicato il loro tempo all'esplorazione di questo campo. Fermo restando che il fenomeno pubblicitario ha in questi millenni rinnovato notevolmente i suoi segni di riferimento, in stretta relazione e interdipendenza con fattori sociali e culturali, di costume, di progresso tecnologico ed eventi socioeconomici, si può definire la pubblicità come mutevole e specchio di differenti periodi storici. Il presente elaborato si pone quindi in primis di condurre una riflessione analitica in chiave semiotica di testi pubblicitari da me selezionati apparsi sui principali canali mediatici televisivi, con particolare riferimento al discorso di marca, ove ognuno di questi agisce nei confronti del telespettatore, attraverso la narrazione, sull'identità visiva e tematica all' interno di un contesto storico di emergenza come quello del Covid-19. Le elaborazioni da me prodotte seguono i criteri di analisi del linguista e semiologo Algirdas Julien Greimas e del Quadrato di Ferraro per una valutazione prospettica e relativa. In secondo luogo, l'elaborato si pone di sviluppare una riflessione finale sulla realtà pubblicitaria in termini di comparazione cronologica tra prima e dopo la pandemia e in particolar modo sui valori e significati colti dalla società con le pubblicità dei grandi brand durante il Coronavirus. Dopo aver consultato più fonti autorevoli in materia, con lo scopo di ottenere un indice di analisi più saldo, ho deciso di far particolare riferimento al libro di Cinzia Bianchi “Spot” seguendo il modello analitico riferito alla pubblicità Nescafé da lei utilizzato. Nel Primo capitolo si presentano la storia della pubblicità che verrà adoperata al ragionamento semiotico di cinque spot, inerenti alla fase pre-covid, di brand da me selezionati per afferrare i valori, le isotopie e le figure di riferimento in una situazione di normalità dalla quale si cercherà di sviluppare un ragionamento che introduca le basi per le indagini nel secondo capitolo. Verranno quindi in questa prima parte anche esposti ed argomentati i mezzi semiotici utilizzati ai fini dell' analisi per cogliere le teorie Greimasiane e i suoi scopi. Si accennerà alle osservazioni che ci si aspetta di dedurre da queste considerazioni iniziali e che verranno riargomentate solo nell' ultimo capitolo. Il secondo Capitolo tratta lo sviluppo analitico di testi pubblicitari trasmessi durante il lockdown e lo mette a confronto, a vari livelli semiotici, con lo spot del medesimo brand ante-coronavirus sia in termini di coerenza che di comunicazione. Viene utilizzata ed applicata in maniera minuziosa la scaletta di Cinzia Bianchi la quale suddivide l'argomentazione in sottoargomenti classificati per struttura e genere. Nel terzo capitolo si volge alla conclusione riproponendo i case studies ante e pre-Coronavirus confrontando le considerazioni finali che danno luogo ad un quadro d' insieme più chiaro riguardo i meccanismi e l'impatto che un evento straordinario come un'epidemia globale hanno avuto sulla pubblicità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/123191