Il processo di romanizzazione della Cisalpina occidentale si attua prevalentemente in età augustea, quando le colonie assumono una fisionomia urbana e vivono una grande stagione di monumentalizzazione. Alba Pompeia, centro nodale nel sistema insediativo e viario della regio IX Liguria, manifesta questo rinnovamento soprattutto nel foro, luogo cruciale per lo svolgimento della vita civile, sociale e politica. L'area pubblica si dota del tempio, della platea forense e dei portici, elementi canonici di ogni città romana, e si connota per l'adozione dello schema del foro “bipartito”, che prevede la divisione del settore civile dall'area sacra tramite un asse viario. Il modello, ricorrente in molti centri della Cisalpina occidentale, testimonia la circolazione in ambito regionale di determinati criteri spaziali e progettuali. Tuttavia, la sua applicazione nei singoli contesti cittadini risulta assoggettata alle esigenze di funzionalità del foro, al tessuto viario e urbano e alle caratteristiche territoriali e geomorfologiche. Pertanto, in un'analisti complessiva del foro di Alba Pompeia e delle altre colonie della regione occorre tenere conto tanto delle affinità riscontrabili in norme planimetriche condivise, quanto delle difformità rispetto a un modello che rimane suscettibile di varie declinazione locali.

Il foro di Alba Pompeia: un esempio della diffusione di schemi urbanistici nella Cisalpina occidentale

BAROSO, SIMONE
2019/2020

Abstract

Il processo di romanizzazione della Cisalpina occidentale si attua prevalentemente in età augustea, quando le colonie assumono una fisionomia urbana e vivono una grande stagione di monumentalizzazione. Alba Pompeia, centro nodale nel sistema insediativo e viario della regio IX Liguria, manifesta questo rinnovamento soprattutto nel foro, luogo cruciale per lo svolgimento della vita civile, sociale e politica. L'area pubblica si dota del tempio, della platea forense e dei portici, elementi canonici di ogni città romana, e si connota per l'adozione dello schema del foro “bipartito”, che prevede la divisione del settore civile dall'area sacra tramite un asse viario. Il modello, ricorrente in molti centri della Cisalpina occidentale, testimonia la circolazione in ambito regionale di determinati criteri spaziali e progettuali. Tuttavia, la sua applicazione nei singoli contesti cittadini risulta assoggettata alle esigenze di funzionalità del foro, al tessuto viario e urbano e alle caratteristiche territoriali e geomorfologiche. Pertanto, in un'analisti complessiva del foro di Alba Pompeia e delle altre colonie della regione occorre tenere conto tanto delle affinità riscontrabili in norme planimetriche condivise, quanto delle difformità rispetto a un modello che rimane suscettibile di varie declinazione locali.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
824923_foroalbapompeia.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 6.44 MB
Formato Adobe PDF
6.44 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/123178