Recently, the scientific community has witnessed the explosive growth of wildlife tracking equipment, bringing to light what are new scientific insights and discoveries. Traditional animal tracking methods use professional figures who, waving antennas, record information on dozens of locations for each animal, revealing only the animal's most general pattern of space use. The coming of satellite tracking automates this process, initially limited to large animals, by increasing the resolution of the trajectory to a few hundred locations per animal. New and improved technologies not only use high-resolution movement trajectories, but also add more animal sensors and integrate remote sensing data about the environment in which they move, bringing animal tracking into the realm of big data. It is now possible to record animal movements almost continuously through the use of monitors equipped with Global Positioning System (GPS) devices. For birds and flying mammals, geolocators often take the form of a small solar-powered harness, which is mounted on the animal's back and can weigh as little as half a gram. Staring at the movement of the wild birds animals is essential to understand the migratory flow over a given area and be interested in the behavior of individuals of a selected sample of animals. These tools are of great importance if applied within a recovery plan to verify the reintegration in nature, the predatory capacity and the expansion of the territory of the subject after release.
Negli ultimi anni, la comunità scientifica ha assistito alla crescita esplosiva delle at?trezzature per il monitoraggio della fauna selvatica, portando alla luce quelle che sono nuove intuizioni e scoperte scientifiche. I metodi tradizionali di tracciamento degli animali utilizzano personale che, agitando antenne, registrano informazioni su dozzine di posizioni per ciascun animale, rivelando solo il modello più generale di utilizzo dello spazio dello stesso. L'avvento del tracciamento satellitare automatizza questo processo, inizialmente limitato agli animali di grossa taglia, aumentando la risoluzione della traiettoria a poche centinaia di posizioni per animale. Tecnologie nuove e migliorate non solo utilizzano traiettorie di movimento ad alta risoluzione, ma aggiungono anche altri sensori per animali e integrano i dati di telerilevamento sull'ambiente in cui si muovono, portando il monitoraggio degli animali nel campo dei big data. E' ora possibile registrare quasi ininterrottamente i movimenti degli ani?mali attraverso l'uso di monitor dotati di dispositivi GPS (Global Positioning System). Per gli uccelli ed i mammiferi volanti, i geolocalizzatori assumono spesso la forma di una piccola imbracatura a energia solare, che è montata sul dorso dell'animale e può pesare anche solo mezzo grammo. Studiare il movimento dell'avifauna risulta indispensabile per comprendere il flusso migratorio su di una determinata area ed interessarsi al comportamento di singoli individui di un selezionato campione di ani?mali. Tali strumenti risultano essere di rilevata importanza se applicati all'interno di un piano di recupero per verificare l'avvenuto reinserimento in natura, la capacità predatoria e l'espansione sul territorio del soggetto post liberazione.
Tecniche di monitoraggio on-field per la geolocalizzazione dell'avifauna
CAPOZZI, FIORITA
2019/2020
Abstract
Negli ultimi anni, la comunità scientifica ha assistito alla crescita esplosiva delle at?trezzature per il monitoraggio della fauna selvatica, portando alla luce quelle che sono nuove intuizioni e scoperte scientifiche. I metodi tradizionali di tracciamento degli animali utilizzano personale che, agitando antenne, registrano informazioni su dozzine di posizioni per ciascun animale, rivelando solo il modello più generale di utilizzo dello spazio dello stesso. L'avvento del tracciamento satellitare automatizza questo processo, inizialmente limitato agli animali di grossa taglia, aumentando la risoluzione della traiettoria a poche centinaia di posizioni per animale. Tecnologie nuove e migliorate non solo utilizzano traiettorie di movimento ad alta risoluzione, ma aggiungono anche altri sensori per animali e integrano i dati di telerilevamento sull'ambiente in cui si muovono, portando il monitoraggio degli animali nel campo dei big data. E' ora possibile registrare quasi ininterrottamente i movimenti degli ani?mali attraverso l'uso di monitor dotati di dispositivi GPS (Global Positioning System). Per gli uccelli ed i mammiferi volanti, i geolocalizzatori assumono spesso la forma di una piccola imbracatura a energia solare, che è montata sul dorso dell'animale e può pesare anche solo mezzo grammo. Studiare il movimento dell'avifauna risulta indispensabile per comprendere il flusso migratorio su di una determinata area ed interessarsi al comportamento di singoli individui di un selezionato campione di ani?mali. Tali strumenti risultano essere di rilevata importanza se applicati all'interno di un piano di recupero per verificare l'avvenuto reinserimento in natura, la capacità predatoria e l'espansione sul territorio del soggetto post liberazione.File | Dimensione | Formato | |
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