I cani sono diventati gli animali da compagnia più popolari nel mondo, e come conseguenza anche l’interesse per razze specifiche è incrementato. Per far fronte a questa elevatissima e sempre crescente richiesta, gli allevatori cercano di soddisfare la domanda attraverso la produzione maggiore di cuccioli. Tuttavia, l'origine dei cuccioli è una considerazione importante da valutare perché si ipotizza che la tipologia di allevamento o di detenzione dell’animale nei primi mesi di vita sia associato al rischio di insorgenza di comportamenti maladattativi nell’animale adulto. Infatti, numerosi studi effettuati sui problemi comportamentali mostrano che i cani provenienti dalle puppy mills o dai negozi di animali tendono ad avere una maggiore incidenza di disturbi come paura e aggressività verso altri individui, rispetto a quelli acquistati da allevamenti certificati e professionali. Inoltre, i disturbi comportamentali sono anche una delle principali ragioni di eutanasia, abbandono e ricovero dei cani da compagnia. Il lavoro di approfondimento di questo elaborato vuole mettere in luce quali siano le differenze tra le due diverse forme di allevamento inerenti le strutture, il ruolo dell’allevatore nella gestione dei riproduttori e dei cuccioli. Dall’analisi della letteratura si evince che la vendita di cani attraverso negozi e allevamenti industriali (puppy mills) incide realmente sulla manifestazione di comportamenti indesiderati in età adulta. Questo perché all’interno di queste strutture sono presenti numerosi fattori stressanti che si ripercuotono sulle delicate fasi dello sviluppo del cucciolo, i cosiddetti “periodi sensibili”.
Lo sviluppo comportamentale del cane: confronto tra allevamento industriale e familiare.
MILANESE, GIULIA
2019/2020
Abstract
I cani sono diventati gli animali da compagnia più popolari nel mondo, e come conseguenza anche l’interesse per razze specifiche è incrementato. Per far fronte a questa elevatissima e sempre crescente richiesta, gli allevatori cercano di soddisfare la domanda attraverso la produzione maggiore di cuccioli. Tuttavia, l'origine dei cuccioli è una considerazione importante da valutare perché si ipotizza che la tipologia di allevamento o di detenzione dell’animale nei primi mesi di vita sia associato al rischio di insorgenza di comportamenti maladattativi nell’animale adulto. Infatti, numerosi studi effettuati sui problemi comportamentali mostrano che i cani provenienti dalle puppy mills o dai negozi di animali tendono ad avere una maggiore incidenza di disturbi come paura e aggressività verso altri individui, rispetto a quelli acquistati da allevamenti certificati e professionali. Inoltre, i disturbi comportamentali sono anche una delle principali ragioni di eutanasia, abbandono e ricovero dei cani da compagnia. Il lavoro di approfondimento di questo elaborato vuole mettere in luce quali siano le differenze tra le due diverse forme di allevamento inerenti le strutture, il ruolo dell’allevatore nella gestione dei riproduttori e dei cuccioli. Dall’analisi della letteratura si evince che la vendita di cani attraverso negozi e allevamenti industriali (puppy mills) incide realmente sulla manifestazione di comportamenti indesiderati in età adulta. Questo perché all’interno di queste strutture sono presenti numerosi fattori stressanti che si ripercuotono sulle delicate fasi dello sviluppo del cucciolo, i cosiddetti “periodi sensibili”.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/123074